Giancarlo P. : [post n° 463012]

Cofirmatari per professionisti stranieri: esiste ancora?

L'ex-Nuovo Aeroporto di Città del Messico "è di Foster", dicevano i colleghi in Europa; "ma che dici? lo ha disegnato Fernando Romero", diceva il collega messicano. Ed alla fine risulta che avevano ragione entrambi: Foster si era occupato soprattutto della parte progettuale, ma siccome non aveva professionisti abilitati secondo le regole messicane, era in partenariato con FR-EE, i cui integranti erano in possesso del tesserino dell'Ordine e pertanto responsabili del progetto.

Al che chiedo: dando per scontato che con la cédula profesional messicana non potrò assolutamente operare in Italia in autonomia se mi trasferirò nuovamente, potrò perlomeno entrare in partenariato con un italiano iscritto all'Ordine? Ovvero: essere l'autore dell'idea, ma lavorando a stretto contatto con un architetto italiano, con un contratto di partenariato, ed essendo lui il firmatario delle planimetrie e delle pratiche.

Vi sarebbe anche un dubbio simile sul lavoro in remoto: è possibile ottenere in remoto lavori legati al settore, ma non di stretta competenza dell'Architetto iscritto all'Albo? Mi riferisco al processamento di campagne fotogrammetriche, redazione del BEP, coordinazione tra modelli BIM diverse discipline, ottimizzazione della nuvola di punti, ed altre mansioni che, per evoluzione tecnologica, non sono espressamente menzionate nel RD del 1925, né nel DPR del 2001.

Nota a margine: "i rilievi diretti e strumentali sull'edilizia attuale e storica" riservati all'Architetto Iunior suppongo includano la responsabilità di accettazione di un rilievo con laser-scanner, ma non credo che impediscano che un'alta persona, sotto la responsabilità dell'Architetto Iunior, possa svolgere materialmente il lavoro di processamento della nuvola in sé
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