Mirali10 : [post n° 466396]

Mi sento incredibilmente stupida e incapace

E forse lo sono davvero. In due anni ho cambiato 4 studi. Uno mi ha offerto 800 euro senza partita iva per restare dopo uno stage di 6 mesi, 1000 a partita iva. Ovviamente ho detto di no. Uno non mi pagava, in un altro non mi piaceva l’ambito in cui mi avevano inserita. Ora faccio ciò che mi piace davvero, ho un capo abbastanza paziente e consapevole che la mia esperienza in questo campo fosse quasi zero. Faccio tanti errori, alcuni anche terribilmente stupidi e la paura di sbagliare e fare brutta figura mi fa sbagliare ulteriormente delle cavolate. In più ho una collega che me li fa pesare uno dopo l’altro con tono molto sgarbato, sempre infastidito, criticando qualsiasi cosa del mio lavoro e dandomi implicitamente dell’incapace e della cretina. Lei è un bravo architetto e posso capire che le dia fastidio correggere degli errori stupidi o trovarmi patetica. Ovviamente sto cercando di imparare quanto più sia possibile dalle tante commesse che abbiamo che sta diventando difficile gestire in 3. Star dietro a tanti lavori con scadenza senza avere una grande esperienza nè conoscenza mi porta a fare errori. Sto cominciando a pensare di essere incapace e per nulla sveglia, nonostante mi piaccia molto il mio lavoro e soprattutto mi piace imparare e scoprire cose nuove. Tutto questo sfogo qui con voi perché mi chiedo: succede/succedeva anche a voi di fare errori molto spesso (non gravi) all’inizio della vostra carriera (ci son dentro da due mesi) o sono io che in questo lavoro lascio un po’ a desiderare?
d.n.a. :
Servono anni, e ripeto anni, per saper fare l'architetto dopo avere finito l'università, anche perché l'università attuale e passata, ovvero simil liceale certo non fa sviluppare quello che poi sarà la "vera" professione (e per fortuna).
due mesi di carriera, servono forse a capire se ti piace o meno il mestiere, non ad impararlo....
errori se ne fanno di continuo, anche dopo vent'anni che pratichi...
ricordo ancora la decina di tavole fresche di stampa e istantaneamente cestinate perchè avevo scritto sezzione e non sezione (ammetto la mia grave insufficienza nella lingua italiana), e il relativo rimprovero del mio allora capo, e sono passati 18 anni...

Considerazione mia personale. Il lavoro di architetto, per i motivi di cui alle tue premesse e altri, richiede moooltisssima passione innanzitutto, e non è un mestiere che si fa perchè al liceo mi piaceva disegnare o perchè mio papà voleva così. Si fa perchè si sceglie di progettare il futuro di qualcuno tramite la costruzione di un qualcosa (casa, uffici, negozi ecc). Il tempo (molto) e l'esperienza (moltissima) fanno risolvere i problemi che ora tu vedi, poi oltre a questo serve autocritica, e cura nella propria preparazione, sapendo bene, che la fine dell'università, non è la fine degli studi, ma l'inizio di un nuovo modo di studiare, oltre che di applicare lo studio alla professione.
Il lavoro di architetto, NON è inchiodare assi di legno, o tirare linee su un file cad, è sostanzialmente se non esclusivamente un'attività di pensiero, e come tale deve necessariamente continuamente evolvere ed essere alimentata.
buon lavoro, e ricorda sempre che non sei incapace, ricorda che per laurearti ed abilitarti hai passato quanti, 25/30/35 esami, hai dato il tuo, con onore (indipendentemente che ti sia laureata con 110 e lode o con 66), ma ricorda, che quello che veramente oggi deve essere la domanda che ti fai è.. ho passione per quello che faccio. Se la risposta è no, cambia subito mestiere, altrimenti, testa bassa, sorriso sulle labbra, e farsi le ossa.
Davide C. :
Ci siamo passati in molti, anche io. Ma il tuo atteggiamento proattivo (volontà di imparare e stare sempre al passo) è sicuramente un tuo plus. Continua così.
Secondo me hai fatto bene a cambiare tanti posti fino a che non hai trovato quello che ti piace.
Purtroppo le numerose scadenze e lavori sono la quasi normalità. Ci farai l'abitudine.
La collega poco simpatica. Fattene una ragione e non dargli retta. Probabilmente era al tuo stesso livello quando ha cominciato. Lasciale fare la prima donna e lavora di psicologia: falla sentire importante, cerca i suoi consigli e fagli capire che la ritieni la migliore in assoluto (anche se probabilmente non è così). Tu fai tesoro di tutto quello che non conosci e quando avrai assorbito abbastanza, potrai far valere le tue ragioni.
Forza e coraggio!
ArchiFra :
aggiungo agli splendidi consilgi e valutazioni scritte dai colleghi sopra, un trucchetto pratico che uso tuttora: se fai errori ricorrenti, soprattutto se sono sciocchi, fatti un post it da attaccare al pc dove lo hai sempre sotto gli occhi con elencate in modo sintetico le tue carenze; questo ti aiuterà a stilare una sorta di check list di controllo finchè non diventerà un automatismo.
sclerata :
stai lavorando davvero da solo 2 mesi. Datti tempo.
Sappi che errori cretini io ne faccio ancora adesso che faccio la libera professionista da 10 anni.
E ne facevo anche quando ero dipendente.

Poi io ho la sindrome della secchiona (quale ero a scuola) che se tutto non è perfetto vado proprio in depressione. quindi quando mi rendo conto di avere fatto un errore, voi per distrazione, vuoi per fretta (quella poi è la costante della professione da anni, tutti hanno fretta, una fretta folle) vuoi per ignoranza... mi sento il peggior escremento che puoi incontrare sul marciapiede!
Impara anche un po' a perdonarti.
E annotati le cose che hai sbagliato per non ripetere in futuro.
fulser :
E' anche un po' questione di carattere: per esempio c'è chi (per esempio io) ha l'autostima di un criceto e non è mai sicuro di quello che fa, e chi invece ha il carattere per farsi scivolare adosso le cose.
Personalmente per anni ogni mattina ero assalita dallo sconforto e vomitavo solo all'idea di entrare in ufficio. Ad un certo punto qualcosa è cambiato e adesso va mooolto meglio. Non saprei dire esattamente cosa ma c'è stata una serie di concause.
Certo il carattere uno non se lo può cambiare e, periodiacamente, la crisi si ripresenta; ma molto sta anche nel saper distinguere quanto è tollerabile e quanto no. In ogni caso, in tutte le professioni e soprattutto in questa NON si finisce MAI di imparare, direi anzi che la voglia e la necessità di imparare è uno dei motori migliori di questa scelta di vita. Auguri.
Mirali10 :
Intanto grazie a tutti voi che mi fate sentire un pochino più compresa e umana, meno robot.
@fulser e @sclerata ecco avete centrato il punto, oltre a non avere una grande autostima è pensare sempre di essere meno degli altri nonostante sappia che mi escono delle buone cose dalle mie idee, ho anche io questa famigerata sindrome della specchio e e se ho fatto qualcosa male oppure ho ricevuto un rimprovero vado proprio in depressione. Vorrei imparare ad ignorare e farmi scivolare le cose addosso anche io, ma non prendo in giro nessuno, non ho questo tipo di carattere, che comunque in questo lavoro servirebbe per non lasciarsi sopraffare da certi clienti o colleghi.
@dna io concordo al 110% con quello che scrivi, ho passato mesi a fare lavori in studi di architettura che non mi piacevano solo perché volevo imparare più aspetti del mio mestiere. Ma quando non ti piace una cosa la motivazione inizia a scemare presto e non apporti neanche reali vantaggi allo studio.
Sapevo bene di dover fare quello che faccio ora che è quello per cui ho realmente ho passione, però non mi rendevo conto di quanto fossi effettivamente al livello zero perché appunto l’università è stata utile fino ad un certo punto. non ho scritto qui perché penso non mi piaccia questo mestiere, anzi, non mi pesa neppure perché appunto mi piace molto progettare le case, gli ambienti per le persone, ma solo per capire se è normale commettere tutti questi piccoli errori. Vorrei imparare quanto più possibile da chi ha più esperienza di me, ma vorrei farlo serenamente senza il terrore di essere reputata limitata se sbaglio sbaglio. Comunque grazie, spero di diventare una brava professionista un giorno
arch_mb :
In bocca al lupo Mirali, sono sicura che lo diventerai, credi sempre nelle tue capacità e fai tesoro di ogni piccolo passo
Arch. Esaurimento :
Sei fortunata, molti si sentono incredibilmente capaci ma sono completamente stupidi
Francesco :
Cara Mirali,
come si dice sbagliando si impara, non esiste persona formata ma persona che s'informa .. o meglio ogni errore è una formazione è un passo avanti nel crescere nelle proprie conoscenze..
Devi essere umile ed imparare sempre dagli sbagli per non rifarli..l'università da una coltura a tutti ma impararla ad usarla tocca a noi..anch'io ho iniziato con guadagni miseri..poi ho deciso di emigrare..
Percio' coraggio bisogna essere positivi e se puoi ed hai la possibilità fai un'esperienza all'estero..ti apre gli occhi!!
Ciaoo
Mirali10 :
@Francesco forse di umiltà ne ho anche troppa, visto che a volte mi prendo anche la colpa degli errori degli altri e avverto un gran senso di fallimento ogni qualvolta prendo una bella sgridata.
Emigrare al momento non è nel mio interesse, voglio imparare quanto più possibile sul mio lavoro, quando avrò una realtà mia allora lo prenderò in considerazione. Non mi interessano i soldi, mi interessa diventare un bravo architetto.
La strada mi sembra ancora molto, molto lontana...
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