Archiconfusa : [post n° 473385]

Arrivare a pensare di cambiare professione

Mi chiedo se ne valga la pena stare sempre in ansia di non arrivare a fine mese, dover stare attenti ad ogni minima spesa, dovendosi privare anche delle cose che ci fanno stare bene, non riuscire nemmeno a mettere da parte qualcosina al mese per un progetto futuro.
Forse non amo abbastanza questa professione.
Forse non ci sono portata (si mi stanno facendo dubitare anche di questo).

Scusate lo sfogo.
fulser :
Queste cose, tali e quali, succedono anche a chi (come me) lavora come "dipendente".
marS :
Succedeva anche a me con la professione ma, adesso, come dipendente pubblico, nonostante ci siano altri tipi di problemi, mi posso permettere di vivere e non di sopravvivere... A te le conclusioni!!
Archiconfusa :
Se intendi a partita Iva in uno studio non tuo è la mia stessa situazione.
Non ho la mia libera professione avviata, lavoro in uno studio altrui a partita Iva. Avviare una mia professione proprio non ci penso. Cambiare campo si.
Adam Richman :
@ Archiconfusa
Quanti anni hai? Quanto fatturi? Devi campare del tuo lavoro?
Archiconfusa :
31 anni, non lavoro da molti anni in realtà, sono "dipendente" a partiva iva. Non so, probabilmente dovrò trovare studi migliori dove sperare di imparare e sperare che mi paghino un po' di più. La famosa gavetta...
Tia :
Io me lo chiedo da ormai vent’anni…
Adam Richman :
La tua è una situazione molto consueta, Io stesso l'ho vissuta per molti anni. Secondo me dovresti capire che obiettivi hai per la tua carriera, valutare se siano raggiungibili e come, e poi provare ad agire di conseguenza. Vuoi fare la vera libera professionista? Vuoi restare nell'ambito degli studi professionali come collaboratrice? Vuoi trovare lavoro da dipendente? Pubblico o privato? Ecc.
La "famosa gavetta" fine a se stessa fatta come collaboratore a p.iva spesso è inutile e vessatoria, non dare per scontato che sia un passaggio obbligato ed attenta a non trovarti in balia degli eventi.
Un adulto con p.iva (finta o vera) che voglia campare dignitosamente del proprio lavoro deve fatturare almeno 40.000€ annui, imho. Ed avere la ragionevole certezza di non scendere mai sotto a quell'importo. Quanto fatturi attualmente? Che prospettive hai?
La vita da vero dipendente (assunta a tempo indeterminato) ti toglie almeno una fetta di problemi. Hai solitamente più tutele, uno stipendio magari modesto ma sicuro, meno possibilità di restare senza lavoro/clienti rispetto alla p.iva. Se hai il sacro fuoco della professione potrebbe essere frustrante vendere serramenti o fare il tecnico comunale, ma amen.
Per diventare dipendente di aziende private non so consigliarti; ho provato per anni senza riuscirci. Nel caso comunque provaci il prima possibile.
Per diventare dipendente pubblico (quello che è stato il mio salvagente) è un ottimo momento: ci sono parecchi concorsi (almeno al nord), sempre meno candidati, ed a forza di provare prima o poi si entra. In questi giorni stanno cambiando le regole, temo in peggio, ma vabbè. Secondo me è una opzione che potresti valutare: nell'assunzione manca la discrezionalità del privato, basta avere i titoli e studiare.
Naturalmente nulla ti vieta di cambiare del tutto settore. La laurea in architettura non ti obbliga a fare lavori da architetto, se non riesci a viverci o se non ti piace.
In bocca al lupo
dav :
Ciao, io ho 41 anni e situazione simile. Nel 2019 mi sono in proprio ... ma poi è arrivato il covid. Ho qualche lavoretto mio (poca roba), ma per lo più sono un falsa p.iva.
Sei giovane ed un futuro davanti. Intanto cerca altri studi ed alza la posta. Dipende dove abiti ma figure come le nostre sono ora molto ricercate e puoi pretendere un compenso più alto. Cerca la flessibilità oraria e tieniti un giorno per fare corsi di formazione, come ad esempio il BIM. Prenditi una bella certificazione e vedrai che troverai di meglio. Ovviamente la certificazione non basta, devi impegnarti ad utilizzare al meglio il software che sceglierai.
Archiconfusa :
Flessibilità oraria e un giorno libero? Ma magari, così come la possibilità di lavorare da remoto se ne ho bisogno dato che ho una relazione a distanza sarebbe comodo avere la possibilità di andare più giorni dal mio ragazzo ma lavorando anche. Vedrò un po' cosa fare, cercherò sia nella città dove abito che dove abita il mio ragazzo. L'idea di prendere una certificazione o imparare ad usare bene alcuni programmi c'è ma purtroppo non ci sono soldi e tempo. Grazie a tutti!
sclerata :
cara archiconfusa...che dire, il tuo pensiero credo accumuni tanti e tante di noi.
io vado per i 43 e francamente me lo chiedo ogni giorno, alla fine mi sono messa "in proprio" 7 anni fa e i i primi anni sono stati un bagno di sangue come fatturato... sono 3 anni che fatturo in modo accettabile (sopra i 40mila) ma quest'anno complice la sfiga (quella ci vede sempre bene) e una situazione mia personale che mi sta mandando in crisi, tornerà ad essere uno schifo.
E ho una figlia da mantenere, pure...
Mitch :
Anche io 31 e con i tuoi stessi dubbi ma di fare la finta p.iva ci ho pensato solo per un anno. Inizia già da ora a cambiare o sarà troppo tardi. Io inizialmente avevo scelto di tentare nel pubblico, e ci ero anche riuscito, ma anche io come te avevo una relazione a distanza, e con il pubblico post covid era effettivamente difficile, oltre a dover fare il pendolare che, al netto delle spese di viaggio mi faceva arrivare a 1000 euro netti al mese. Il pubblico è ottimo se si è in due a lavorare e se si ha la possibilità di maggiori incarichi e categoria massima, altrimenti lo stipendio è misero e preferirei fare il commesso. Io da circa un anno e mezzo mi sono buttato come collaboratore esterno sia in render3d che nella progettazione, pertanto tutto in cloud e, ad oggi, sono riuscito ad avere un minimo miglioramento. Il mio consiglio è pertanto di cambiare leggermente settore e buttarti su qualsiasi cosa. Non stare con l'idea che siamo artisti, che la professione è sacra e balle varie. Questo è un lavoro come un altro. Pertanto come tante altre persone cambiano settore, anche noi dobbiamo farlo e andare verso ciò che più ci permetta di vivere.
Archiconfusa :
Mitch anche io sto pensando di buttarmi sulla collaborazione come renderista, cosa che potrei fare anche da remoto immagino. Cosa mi consigli di fare? So usare un po' rhino, 3d studio max, vray ma ovviamente dovrei fare un bel corso serio che mi rilasci una certificazione immagino no?
Giancarlo P. :
Le certificazioni servono quando si vuol entrare come dipendente in una struttura grande e burocratica; piuttosto che le Certificazioni, inizia a creare un Portfolio di Renders e Virtual Tour: che siano di progetti reali, che partano da modelli 3D di esercizi mai portati a termine, non importa, purché mostrino una qualità da buona a eccezionale. Prepara 10-15 Pubblicazioni al Mese con tali render, ed inizia a condividerli su LinkedIn e Facebook ad un ritmo stabile (2 giorni a settimana, all'incirca alla stessa ora); sii Utente attiva nei Forum dei software di cui ti senti esperta, e chiedi nei Forum dei software di cui ti senti in difficoltà. Ripassa l'Inglese, e buttati sul mercato UE (ed extra-UE, quando il costo della vita è uguale o maggiore dell'Italia), dove potresti provare a chiedere prezzi più alti ed in regime di libero mercato, senza il giogo del tesserino.

Il mercato dell'Architetto Falso Dipendente Tuttofare è oramai saturo; invece, per Professioni di Nicchia (Renderista, Fotorilievi con Drone o Fotocamera, Specialista in Finiture, ecc), a volte si riesce a trovare un po' di spazio per campare
Mitch :
Il difficile è trovare buoni clienti, un po' come il mondo architettonico. Io ho avuto la fortuna di avere due clienti che proprio quando ho iniziato, stavano cercando un renderista. Dovresti pensare in che settore ti vuoi specializzare e la disponibilità che hai come pc. Io sono specializzato nel mondo architettonico, in prevalenza bar e ristoranti con immagini statiche, pertanto 3ds e vray. I corsi sta a te scegliere se farli o no. Non servono a niente le certificazioni visto che in questo mondo è tutto fuffa, e nemmeno il cv viene guardato...se sai inglese o spagnolo, su youtube trovi di tutto, serve solo organizzazione; è sicuramente importante un buon portfolio non cartaceo e tanta tanta pratica oltre ad una grande libreria. Il tempo è denaro, soprattutto per i render. Importantissimo è non svalutare il lavoro, se no non serve a niente. Essendo un contesto cloud, io dico sempre al mio cliente che qualcosa più economico la trova sempre, ma quello che gli do io è 1)qualità 2) disponibilità e flessibilità 3)massima responsabilità per consegne. Per ora va, per il futuro non lo so! Se non andrà più, si cercherà in qualche call center ;)
francesco :
Cara Confusa,
noi condannati alla partita iva effettivamente dobbiamo "campare" in cerca di un cliente che possa rispondere alle nostre idee progettuali.
Io ad esempio sono emigrato in Francia dove ho aperto un mio studio...ma poi il COVID mi ha fatto un bel sgambetto...Sono ripartito ma lento..Bisogna reinventarsi sempre e se si riesce nel proprio settore ancora meglio..
Cerco sempre di sbirciare il mondo per trovare una ispirazione o qualcosa che non si trova da me e proporlo come novità.. A volte paesi come Stati Uniti..Giappone...UK o altri danno la possibilità di sviluppare idee nuove...ecco posso suggerirti di "cambiare la prospettiva" con cui vedi il lavoro ed immaginare scenari nuovi...il weekend se non hai obblighi familiari..dedicati al mondo esterno..sbircia design siti di architetti di Amsterdam..un esempio vedi nuovi pensieri e chissà avere suggerimenti...Essere dipendente si ma se hai partita iva puoi sempre avere un tuo extra profitto..Dai ..
Archiboh :
Ciao! Ti racconto brevemente la mia esperienza.
Senza partire dal passato, giusto le tre esperienze avute.
1° studio, rimborso spese, mi dovevo ancora laureare, per me andava benissimo così.
Una volta aperta la p. Iva i soldi non arrivavano mai, ritardi nei pagamenti da parte dello studio anche di due mesi, tre addirittura una volta.
Progetti interessanti, ho imparato ma ahimè così chiaramente uno non puo' sperare di vivere

2° studio, puntualissimo nei pagamenti, proprio come un vero dipen... p iva.
Ambiente però orrendo, "datore di lavoro" sempre nero e col vizio di essere superficiale.
Al primo problema dello studio mi son trovato per tre mesi di fila metà di quello pattuito. "Eh sei l'ultimo arrivato, ti chiedo di fare questo sforzo per tutti".
Il colpo di grazia l'ha dato un mio vecchio collega, 32 anni, lavorava lì da 4 anni ormai, 90% del tempo a fare il burocrate, 10% del tempo a fare l'architetto.

3° esperienza: ora sono dipendente, sempre in questo campo miracolosamente, tutto un'altra mondo, ho potuto addirittura iniziare la mia vita.

Valuta! La laurea in architettura apre mille porte, non diamo per scontato che fatturare 12 (a chi va male 11) fatture ad un singolo cliente sia la strada giusta per tutti. Per poi ridursi a fare lavoretti extra per arrotondare.
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