È venerdì cari colleghi ma non sto dando i numeri, il titolo è riferito l'ultimo lavoro che mi è capitato e che desidero condividere con voi.
Un cliente che ha appena acquistato casa deve fare una piccola variazione interna e un nuovo impianto termico. Il fabbricato è stato costruito in totale abusivismo nell’80 e condonato nell’85. L’anno scorso viene venduto e, come ormai di prassi, prima dell’atto notarile si corre a depositare la sanatoria che mette tranquillo venditore e acquirente (teoricamente).
Inizio il lavoro senza neanche guardare gli elaborati dei colleghi, di prassi rilevo tutto col laser scanner e poi costruisco il modello bim. Dall’elaborato del geometra però mi salta subito all’occhio un dato, l’incremento di cubatura è stranamente dell’1,98%.
Come volevasi dimostrare salta fuori che allo stato di fatto la cubatura è maggiore ben del 6% e siamo ampiamente saturi quindi neanche uno scomputo per efficientamento energetico potrà salvare la situazione. Poi ci sono anche 3/4 delle finestre con misure fuori tolleranza, ma a questo punto sono sciocchezze.
In conclusione vi confesso che sono molto demoralizzato per diversi motivi, prima di tutto per il cliente che si trova con la casa insanabile, poi per i tecnici della vecchia guardia che continuano a imbrogliare. Per ultimo, ma forse il peggiore, c’è il terzo tecnico che non ha preso l’incarico nonostante avesse promesso il deposito della pratica in soli dieci giorni. Secondo voi avrebbe fatto un rilievo di precisione, sarebbe tornato altre due volte a ricontrollare le misure, avrebbe incontrato l'altro tecnico per chiedere spiegazioni... oppure si sarebbe limitato a ricalcare i disegni dell’ultimo deposito?
Anthony : [post n° 483881]
Sanatoria della sanatoria del condono
Consultare l'UT per verificare le remote condizioni di rettifica. Sarebbe da arrestare chi ti ha preceduto: non si tratta di imbrogliare ma di non saper semplicemente lavorare.
Della serie "Ho visto cose che voi umani": condoni presentati con edifici rappresentati "a occhio", che ovviamente non centrano nulla con la realtà, "semplicemente" perchè era chiedere troppo fare un rilievo...e purtroppo questa era la prassi ahinoi.
Non posso far altro che esprimere la mia solidarietà ma nulla di più poichè di casi come questi ce ne sono troppi e nessuno ha soluzione.
Della serie "Ho visto cose che voi umani": condoni presentati con edifici rappresentati "a occhio", che ovviamente non centrano nulla con la realtà, "semplicemente" perchè era chiedere troppo fare un rilievo...e purtroppo questa era la prassi ahinoi.
Non posso far altro che esprimere la mia solidarietà ma nulla di più poichè di casi come questi ce ne sono troppi e nessuno ha soluzione.
In un mondo ideale l'acquirente farebbe annullare l'atto notarile e chiederebbe i danni al venditore, che a sua volta tirerebbe in mezzo il proprio professionista che ha fatto la sanatoria naif
Non sono solito suggerire le vie lagali. Ho davvero poca fiducia nella giustizia italiana, ma soprattutto sono conscio delle tempistiche e dei costi (fisici e psicologici) della medesima.
In questo caso, però, qualora fosse accertata l'impossibilità di regolarizzare la situazione, siamo di fronte ad un bene non commerciabile ed in quanto tale, esigerei l'annullamento dell'atto, nonchè i danni, ergo, mi allineo al pensiero di Adam Richman.
In questo caso, però, qualora fosse accertata l'impossibilità di regolarizzare la situazione, siamo di fronte ad un bene non commerciabile ed in quanto tale, esigerei l'annullamento dell'atto, nonchè i danni, ergo, mi allineo al pensiero di Adam Richman.