Albert : [post n° 489730]

Nuova Crisi del settore?

Non so se siete anche voi nella medesima situazione ma quest'anno ho avuto un crollo delle commesse pauroso e il 2025 sembra uguale.
Ho 48 anni con p.iva e studio proprio, senza dipendenti, con i bonus 90% e 110% ho lavorato tanto. Tutti lavori svolti rispettando le regole e per committenti onesti, tutti cantieri conclusi e dove ogni maestranza è stata pagata, nessuna lamentela. Rimpiango quei tempi quando il telefono suonava sempre e la mattina non sapevo come organizzarmi per essere su 5 cantieri diversi.
Adesso praticamente il nulla, chi si era avvicinato per fare lavori ora tergiversa oppure più onestamente mi dice che aspetta nuovi bonus.
Purtroppo la realtà è che i soldi che abbiamo visto girare negli ultimi 4 anni non arriveranno mai più, perché figli di una situazione straordinaria, quindi hai voglia ad aspettare...
Mi chiamano delle imprese chiedendomi se ho del lavoro... ma sono io che ne ho bisogno!

Sto quasi pensando di cambiare lavoro, ma che faccio?
Adam Richman :
Prima del superbonus come te la passavi? Purtroppo non so aiutarti/consigliarti. Mi chiedo però se ci sarà lo stesso problema per imprese e professionisti che si occupano di lavori pubblici, quando sarà terminato il PNRR
Kia :
Il super bonus, a parte che era una situazione malata, si sapeva che non sarebbe stato eterno per cui che dire? Questo nostro lavoro è fatto di momenti alterni.
Albert :
Prima del Superbonus sopravvivevo, poi con il bonus facciate e il 110% mi era sembrato finalmente di aver ingranato, ho passato 3 anni vivendo come un vero professionista, ero proprio soddisfatto. A dirla tutta ho fatto girarare parecchi soldi, perché ho dato da lavorare a termotecnici e ing. strutturisti e mi sarei aspettato che ricambiassero passandomi altri lavori da architetto. Invece ho scoperto a malincuore che anche tra noi tecnici è tutto un "prendi e scappa" . Un geometra è stato onesto... mi ha offerto una cena
ArchiAlice71 :
Stessa identica situazione e stessi dubbi con qualche anno in più.
Mentre spero che si sblocchi presto questo silenzio, iniziato per me ad inizio anno, sto facendo corsi per concludere i CFP del triennio ma la situazione è veramente preoccupante ogni giorno che passa.

In bocca al lupo a noi!!
d.n.a. :
Considerate che nell'ambito dei lavori pubblici, tra il 2023 e il 2024 c'è stato un calo del 56% dell'importo affidato di servizi di architettura e ingegneria, e che nel 2025 si prevede ancora meno, direi che la questione per chi lavora come libero professionista si sta facendo un po' problematica. nel privato i miei colleghi che seguono il settore riferiscono di un calo evidente, e dato che fanno tre pause caffè al giorno, direi che anche loro hanno molto meno da fare del solito, e girano piu che altro sanatorie e chiusure di vecchie pratiche... Da ex libero professionista e ora sereno dipendente pubblico, non rimpiango le mie scelte.
ponteggiroma :
non rimpiango i bonus perché ho rischiato di ammalarmi seriamente in quel periodo, Non volevo rinunciare a nessun incarico, ma ad un certo punto ho dovuto fare una selezione. Contanti pochi, ma tanti crediti e quindi finalmente sto provando la sensazione che prova chi lavora in nero perché non ho tasse da pagare e quello che incasso è tutto pulito, uno sballo! Fra 3 anni sarà tutto finito e si ricomincia
sclerata :
col fatto che faccio rspp per alcune imprese ho una base che più o meno è la stessa tutti gli anni.
ma con quella esisto e basta (ci copro le spese di ufficio, commercialista, assicurazione, inarcassa... )
lavori qualcuno all'orizzonte ma roba di sanatorie varie, roba vera e sostanziosa no...
Archifish :
Premetto che il fottuto Superbonus mi ha portato parecchie complicazioni, pochi soldi in tasca (più che altro per studi di fattibilità), migliaia di km percorsi, altrettante ore sprecate, zero interventi avviati/conclusi e qualche compenso ancora da riscuotere.
Ad oggi ho la fortuna di avere qualche commessa in fase embrionale e/o che deve ancora partire ed altre in corso e da concludere entro l'anno, quindi credo (SPERO) che per un annetto o due risentirò meno della brusca frenata del settore. Sono però consapevole che la mia condizione costituisca semplicemente uno spostamento "un po' più in là" della nuova depressione del mercato.
Le richieste delle imprese, ma soprattutto le martellanti telefonate di ditte di serramenti che si propongono, quasi quotidianamente, per preventivi e forniture, mi lasciano pensare che la bolla speculativa sia esplosa già da qualche mese.
Tutto ciò premesso non mi arrischio in previsioni per il futuro. Nel bene o nel male, non è possibile immaginare se nuovi committenti busseranno alla porta, così come non ci è dato sapere cosa si inventerà e poi rinegozierà chi ci governa (il fottuto superbonus insegna).
Diciamo che mi aspetto il peggio, così, qualsiasi cosa accadrà, per lo meno, non rimarrò deluso (il mio timore è che al peggio non c'è mai fine).
ponteggiroma :
@archifish, io sono riuscito a venirne a capo solo quando a un certo punto ho deciso di farmi pagare gli studi di fattibilità. Come per magia sono spariti da un giorno all'altro tutti i cazzari e perditempo e sono rimasti solo quelli veramente interessati
Albert :
Gli studi di fattibilità per me son stati un introito importante. Accanto ai cantieri 110 e 90% mi sono sempre fatto pagare gli studi di fattibilità e un'altra fonte di guadagno sono state le sanatorie dei condomini preliminari per il 110%. E' capitato che per questioni (litigi) dei condomini, alcuni non abbiano poi proceduto a fare il cantiere, ma intanto la sanatoria me l'hanno pagata. Per questo rimpiango quei tempi, perché cantieri 110% a parte c'era tutto un sottobosco di commesse che ruotava attorno ai bonus e che a fine mese cubavano fatture importanti. Parcelle che non hanno pesato sul debito italiano, perché le sanatorie o gli studi di fattibilità senza seguito erano al 100% a carico del committente.
Kia :
Io lavoro su immobili di centro storico con vincoli paesaggistici e monumentali per cui dire "cappotto" è (giustamente) un tabù ed espressamente vietato dalla Soprintendenza sulla maggior parte degli edifici. Per cui il 110 praticamente ci ha solo leggermente sfiorato e poi anche per scelta dello studio con cui collaboro non lo abbiamo manco cercato, pur studiandone in meccanismi. Per cui la vita in questi anni è andata avanti come prima del 110 con interventi di restauro e strutturali, devo dire che si è lavorato abbastanza ma non grazie al superbonus. Piuttosto adesso che stanno rimodulandol i bonus tradizionali.... vedremo le conseguenze .Questo sarà uno degli effetti post 110, che per chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi, si abbassano i bonus meno macchinosi e più sostenibili.
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