ponteggiroma : [post n° 492082]
clienti privati? No grazie
Ho sempre avuto reticenze nell'accettare lavori dai privati ed ora ho avuto la conferma che ho fatto bene. Sentite questa: ho accettato di seguire una pratica per abbattimento di un tramezzo, quindi cila, ma trattandosi di immobile oggetto di condono (47/85), ho fatto un accesso agli atti, nel frattempo mi sono sbattuto per rilievi e impostazione della pratica da presentare. Finalmente ricevuti gli atti del condono mi rendo conto che lo stato di fatto è differente da quanto condonato, contatto la proprietà e la stessa mi riferisce candidamente che siccome ci stavo mettendo troppo tempo per avere l'accesso agli atti (30 giorni) aveva contattato un altro tecnico nel frattempo e che se volevo "potevo collaborare con lui".... Domanda: cosa avreste fatto voi?
hai mandato a quel paese il cliente e hai ringraziato il cielo di non aver perso troppo tempo per lui? Spero sia andata così, che farsi il sangue amaro per certa gente è davvero un peccato.
Il collega lo lascerei in pace, probabilmente non sapeva della tua esistenza
Il collega lo lascerei in pace, probabilmente non sapeva della tua esistenza
pepina, che piacere risentirti! Come stai?
Noo ma non ci penso proprio, il lavoro era solo per un favore ad un cliente altrimenti avrei rifiutato da subito, questi sono incarichi che portano solo rogne, come dicevo infatti i lavori per privati non li faccio quasi mai. Il post era solo finalizzato a fotografare il clima in cui ci si trova ad operare in questi ambiti e soprattutto la critica non era rivolta al collega per il quale provo solo pena, ma al committente.
Noo ma non ci penso proprio, il lavoro era solo per un favore ad un cliente altrimenti avrei rifiutato da subito, questi sono incarichi che portano solo rogne, come dicevo infatti i lavori per privati non li faccio quasi mai. Il post era solo finalizzato a fotografare il clima in cui ci si trova ad operare in questi ambiti e soprattutto la critica non era rivolta al collega per il quale provo solo pena, ma al committente.
Avrei intimato il committente di rispettare gli accordi contrattuali che impongono l'esclusività dell'incarico conferito che non prevede "collaborazioni" assegnate forzatamente ed arbitrariamente senza preventivo ed esplicito consenso, ed in ogni caso informandolo che non sono possibili sovrapposizioni sul medesimo (deontologia): al verificarsi dell'inerzia, avrei risolto il contratto condannando il committente al pagamento delle spettanze e delle penali per giusta causa indicando a margine che tuttavia "il tempo è quello necessario tanto al reperimento della documentazione (e quindi indipendente da volontà o meno del tecnico ma dalla sollecitudine delle amministrazioni competenti) tanto a fare le opportune valutazioni".
A quel punto avrei segnalato l'altro tecnico per infrazione disciplinare.
Scusate la crudezza ma io mi sono proprio rotto di situazioni del genere da un parte (committenti) e dell'altra (altri tecnici).
A quel punto avrei segnalato l'altro tecnico per infrazione disciplinare.
Scusate la crudezza ma io mi sono proprio rotto di situazioni del genere da un parte (committenti) e dell'altra (altri tecnici).
@archimamma il collega si dovrebbe sincerare dell'esistenza o meno di incarichi "paralleli" ed è suo dovere informare il cliente (anzi io lo metto per iscritto nelle premesse della lettera di incarico).
hai ragione archspf, ma sinceramente quando la cliente mi ha riferito di aver contattato un altro tecnico ho avuto un attacco di nausea ed ho reagito esattamente come ha detto archimamma
Scusate, di grazia, se ricevete un incarico avete di default il sospetto che ci sia un altro professionista da contattare per le ovvie ragioni deontologiche? Se non ve lo dice il committente come cavolo fate a saperlo? Questo per chi dice di segnalare l'altro tecnico. Probabilmente lui non ne sapeva nulla. È il cliente che è scorretto
@Kia preso atto che le norme anche quelle deontologiche non ammettono ignoranza, ci si deve sincerare (al pari dei subentri) che non vi siano altre situazioni pendenti, comunicando al cliente dell'esistenza del potenziale "conflitto" all'autonomia professionale in caso venga accertata esistenza di pregresse o nuovi incarichi "paralleli". Lo si mette come clausola rescissoria del contratto con tanto di penali a carico del cliente (dal momento che noi saremmo costretti a rifiutare o recedere dall'incarico).
Inoltre posso assicurarti che vi sono tecnici che (aldilà del farsi o meno degli scrupoli), non si fanno domande e questo è una carenza di carattere professionale.
-edit-
ex Art. 11 comma 2 (testo previgente al 2024). «L'architetto deve evitare di accettare incarichi che possano determinare una sovrapposizione di interessi con altre prestazioni professionali, in particolare quando i destinatari degli incarichi possano essere in concorrenza fra loro o in conflitto.»
art. 15 commi 1-5 (nuovo testo vigente).
«1. L'architetto deve evitare di accettare incarichi che possano entrare in conflitto con altri incarichi precedentemente assunti o che possano compromettere la sua indipendenza di giudizio e la qualità del servizio prestato. L'architetto ha il dovere di astenersi dal compiere atti che possano generare situazioni di conflitto di interesse.
2. L'architetto deve informare tempestivamente il committente e le parti coinvolte di eventuali situazioni che possano dar luogo a conflitti di interesse, e deve adottare le opportune misure per risolvere tali situazioni in modo trasparente e leale.
3. L'architetto non può accettare incarichi che comportino una sovrapposizione di interessi o attività professionali che possano influire sull'imparzialità o sull'indipendenza del suo operato, né quando esistono conflitti di interesse evidenti tra le parti coinvolte.
4. L'architetto deve vigilare, prima di accettare un incarico, sulla possibile esistenza di conflitti di interesse legati alla sovrapposizione di incarichi, evitando di assumere incarichi che possano compromettere l'integrità professionale e il rispetto degli obblighi deontologici.»
Quindi non me lo sono inventato.
Inoltre posso assicurarti che vi sono tecnici che (aldilà del farsi o meno degli scrupoli), non si fanno domande e questo è una carenza di carattere professionale.
-edit-
ex Art. 11 comma 2 (testo previgente al 2024). «L'architetto deve evitare di accettare incarichi che possano determinare una sovrapposizione di interessi con altre prestazioni professionali, in particolare quando i destinatari degli incarichi possano essere in concorrenza fra loro o in conflitto.»
art. 15 commi 1-5 (nuovo testo vigente).
«1. L'architetto deve evitare di accettare incarichi che possano entrare in conflitto con altri incarichi precedentemente assunti o che possano compromettere la sua indipendenza di giudizio e la qualità del servizio prestato. L'architetto ha il dovere di astenersi dal compiere atti che possano generare situazioni di conflitto di interesse.
2. L'architetto deve informare tempestivamente il committente e le parti coinvolte di eventuali situazioni che possano dar luogo a conflitti di interesse, e deve adottare le opportune misure per risolvere tali situazioni in modo trasparente e leale.
3. L'architetto non può accettare incarichi che comportino una sovrapposizione di interessi o attività professionali che possano influire sull'imparzialità o sull'indipendenza del suo operato, né quando esistono conflitti di interesse evidenti tra le parti coinvolte.
4. L'architetto deve vigilare, prima di accettare un incarico, sulla possibile esistenza di conflitti di interesse legati alla sovrapposizione di incarichi, evitando di assumere incarichi che possano compromettere l'integrità professionale e il rispetto degli obblighi deontologici.»
Quindi non me lo sono inventato.
@archpf grazie per il ripasso delle norme (non richiesto). Ho semplicemente detto che se un soggetto mi contatta e non è un subentro ad una dl per cui bisogna compilare carte e parlare con soggetto uscente, non posso chiedere agli altri 5000000 iscritti all'ordine e anche ai geometri e agli ingegneri a questo punto, se hanno rapporti professionali non conclusi con il mio potenziale committente. O me lo dice lui o non lo posso sapere. Tutto qua.
@kia io se ho più accessi agli atti sullo stesso immobile ripetuti avviso il tecnico di turno che era stato un collega senza fare nomi in precedenza.
@ponteggi. Sto bene, ho allargato famiglia e i fastidi lavorativi. Mi occupo di qualsiasi cosa dai cimiteri ai trasporti, alle opere, sfalci, bollette, pulizoe, direttive di prgc, fiscalizzazioni ecc. nonchè i gabbiotti della Sciura Maria. Scrivo km di delibere e determine..Non mi annoio, dai. La professione quella tradizionale non era x me. Manco di talento e visione... :D Saluta GeoAlessio se lo senti
@ponteggi. Sto bene, ho allargato famiglia e i fastidi lavorativi. Mi occupo di qualsiasi cosa dai cimiteri ai trasporti, alle opere, sfalci, bollette, pulizoe, direttive di prgc, fiscalizzazioni ecc. nonchè i gabbiotti della Sciura Maria. Scrivo km di delibere e determine..Non mi annoio, dai. La professione quella tradizionale non era x me. Manco di talento e visione... :D Saluta GeoAlessio se lo senti
@pepina: ma questo lo sai perché sei in un ufficio tecnico comunale e hai accesso a questi dati. E fai anche un buon servizio ai colleghi esterni se avvisi di situazioni di potenziale "conflitto". Penso tu sia una rarità perché non sei obbligata, lo fai perché ti sembra giusto farlo.
Eh Pepina, ma se il cliente NON TI DICE di aver dato lo stesso incarico a un altro tecnico, tu puoi violare le norme deontologiche in perfetta buona fede. Perchè:
1) la palla di vetro per leggere nella testa del cliente non ce l'hai
2) non puoi ovviamente chiamare tutti i geometri, gli ingegneri e gli architetti d'Italia per sapere se il tal cliente ha già dato incarico a loro.
E visto lo scherzetto che il cliente ha tirato a Ponteggi, presumo la buona fede del collega.
1) la palla di vetro per leggere nella testa del cliente non ce l'hai
2) non puoi ovviamente chiamare tutti i geometri, gli ingegneri e gli architetti d'Italia per sapere se il tal cliente ha già dato incarico a loro.
E visto lo scherzetto che il cliente ha tirato a Ponteggi, presumo la buona fede del collega.
@pepina, hai allargato la famiglia? Figo, quindi hai una bambina/bambino da spupazzarti... Ingeo quando lo sento te lo saluto sicuramente.
In merito all'accesso agli atti, non credo proprio che il collega ne abbia bisogno perché la committente ha pensato bene di comunicarmi il cambio del tecnico solo DOPO aver ricevuto le copie della sanatoria, ah ah ah, mica scema!
In merito all'accesso agli atti, non credo proprio che il collega ne abbia bisogno perché la committente ha pensato bene di comunicarmi il cambio del tecnico solo DOPO aver ricevuto le copie della sanatoria, ah ah ah, mica scema!
@Kia si lo faccio in memoria dei vecchi tempi ed in realtà perchè sono in un piccolo ma ricco e rognoso ente in cui conosco anche i sassi, per correttezza verso i colleghi. infatti il prossimo anno istituirò diritti di segreteria xl in caso di reitero accesso atti mi sa nell'anno solare. devo capire se giuridicamente sta in piedi...
@ponteggi si ho un Pupone di quasi tre anni. come vola il tempo :D. comunque prima vedere cammello e poi sanatoria la prossima volta. Hai peccato d'innocenza ;)
@Ily se non ti chiedono il preventivo ma ti mandano a fare accesso agli atti dicendoti "cumbinin" ovvero poi combiniamo è un indizio del privato che hai di fronte.
@ponteggi si ho un Pupone di quasi tre anni. come vola il tempo :D. comunque prima vedere cammello e poi sanatoria la prossima volta. Hai peccato d'innocenza ;)
@Ily se non ti chiedono il preventivo ma ti mandano a fare accesso agli atti dicendoti "cumbinin" ovvero poi combiniamo è un indizio del privato che hai di fronte.
Ponteggi, riesci almeno a farti pagare l'accesso atti? Giusto per fare un attimo di "educazione di base" alla committenza e recuperare anche spese anticipate se ne hai avute tipo diritto di riproduzione della pratica