Ed eccomi qua, di nuovo, in una situazione che continua a ripetersi per cui sto iniziando a rassegnarmi e dire "evidentemente a questo sono destinata".
Un anno fa (dopo 3 anni di full time 5/5 prima in uno studio tecnico e poi in uno studio con impresa di ristrutturazioni) ho iniziato a lavorare in uno studio in cui le condizioni erano 3 giorni di full time a settimana per 800 euro al mese a partita Iva ovviamente (nel frattempo avevo iniziato anche una collaborazione a progetto terminata ag agosto).
Da settembre le volte in questo studio sono diventate 4 e da questa settimana 5 (compenso aumentato a 1200 al mese).
Bene, perché mi ritrovo sempre nella stessa situazione?! Mi sembra un circolo vizioso. 5 giorni a settimana 9 ore in uno studio e due di viaggio da e verso casa, 11 ore fuori casa e i soldi non bastano mai.
Che sia questo quello "che mi spetta" e basta?
Sto finendo anche di seguire una ristrutturazione per dei clienti "miei" e un corso da Bim specialist ma nessuna delle due prospettive future mi convince (leggasi: non so se vorrò fare la vera libera professione).
Forse sto sperando che dopo qualche anno di collaborazione in questo studio avrò la svolta, l'architetto mi passerà dei suoi clienti o cose simili? Alla collega qui dopo 4 anni non sembra sia successo, d'altronde lui è ancora giovane.
Non se ne esce.
Arch_pru : [post n° 492437]
Sfogo del periodo parte due
Interrompi la situazione. Nel senso che prendi da parte il titolare dello studio e gli dici che bisogna rivedere il compenso anche in modo retroattivo perché tu per non danneggiarlo in un picco di lavoro ti sei resa disponibile ma l'accordo iniziale era per tot giorni e ore/ tot cifra e non per 5 giorni completi lavorati in studio per cui adesso devi fatturare la differenza. Fatti prima due conti ovviamente da sottoporre ma non fare passare il tempo altrimenti la situazione si cristallizza e ti trovi a lavorare "come un musso" per una cifra non congrua. Altra cosa: non sperare che ti passino alcunché. Sono speranze vane, meglio non illudersi. E se ti passano qualcosa chiediti se non sia un lavoro fregatura.
Mi ha detto che se in estate ci sarà più disponibilità economica mi farà fatturare qualcosa in più (presumo e spero sui 1400 almeno) ma i giorni di lavoro e il compenso varieranno comunque in base a quanto lavoro ci sarà da fare in futuro. Per questo mi chiedo quanto mi convenga visto che se un giorno dovrò tornare a 3 volte a settimana con 800 euro al mese e non avrò altro tra le mani (lavori miei privati o altre collaborazioni) sarà difficile continuare a campare. Non so se sia arrivato il momento di iniziare a capire cosa vorrei fare davvero in futuro e costruirmi qualcosa (che sia libera professione da sola -ma sinceramente non so se voglio- o posto da dipendente privato o pubblico che sia).
Considerando i 4 anni di esperienza, i 1.200€ lordi a p.iva sono inaccettabili, anche se la tua è una situazione consueta. Attenta a non restare impantanata per anni in una situazione che ti fa guadagnare poco adesso, e magari non ti è nemmeno utile per il futuro.
Consiglio di iniziare effettivamente a pensare a cosa vuoi/puoi fare in futuro a livello lavorativo.
In bocca al lupo
Consiglio di iniziare effettivamente a pensare a cosa vuoi/puoi fare in futuro a livello lavorativo.
In bocca al lupo
Mi sarà utile se vorrò iniziare a fare la vera libera professione (trovando clienti non so dove) perchè non posso dire di non star imparando. Diciamo però che inizio seriamente a pensare che se devo continuare a stare in uno studio come fossi una dipendente allora a questo punto preferirei cercare un posto con contratto da dipendente vera (raro, lo so) e chiudere la p. iva.
Scusami se mi permetto, ma perchè lavori per 1200 euro lordi al mese? Si, la risposta la so, ma vorrei dirti che in questo mondo si lavora per i soldi, non per la fama, e nemmeno perchè l'architettura sia arte, perchè NON LO È! L'architetto è un c@zzo di lavoro come un altro, e se questo lavoro non ti ripaga, cambia e fanne un altro che paghi di più, perchè altrimenti non ne vieni fuori.
@mitch hai ragione, lo so. Lavoro per 1200 euro al mese a partita iva perchè almeno quelli li ho e un po' ci campo, a fatica, senza mettere da parte, senza vacanze e senza vizi, e perchè "per quello ho studiato, non saprei che altro fare e magari un giorno mi ripagherà". Amen.
Ma lo so, ti capisco guarda e non voglio assolutamente criticarti. Quello che voglio dire è che ci fanno credere che la nostra debba essere una vocazione, così come medici e infermieri, ma sono tutti lavori. Un infermiere che non prende 2k al mese, se ne va all'estero, perché fesso non è, e pertanto ora ci meritiamo di essere nella cacca con la sanità. Noi architetti invece, abbiamo la sfortuna di essere complici di questa rovina, anche per il fatto che molti hanno la fortuna di essere benestanti. Io sinceramente faccio l'architetto per il 2% del mio tempo, il resto faccio il renderista, e la follia è che, almeno in questi ultimi 3/4 anni che lo faccio, prendo il doppio a fare il renderista che l'architetto! Se un giorno non mi darà più da mangiare, cambierò, e chissà, andrò a lavare i piatti, perché meglio pagato!
Infatti io non penso sia una vocazione, il lavoro è lavoro. E attualmente ciò che faccio non mi soddisfa nè a livello economico nè di tempo a disposizione per fare altro che non sia solo lavoro. Devo cominciare a pensare all'alternativa lo so, facile non è però.
So di ripetere sempre le stesse cose in vari post, ma: in questi anni ci sono tanti concorsi per entrare nella PA. Se entri come Funzionario tecnico cat. D in Comune prendi 1.600€ netti *13 mesi (1.500€ netti invece per Istruttore tecnico cat. c) per 36h settimanali, con 30-32 giorni di ferie. Il lavoro è tendenzialmente noioso, e le prospettive di crescita economica scarse se resti Funzionario tecnico comunale a vita. Ma rispetto alla tua situazione attuale mi sembra già un netto miglioramento.
Se anziché in Comune entri in altri enti pubblici (Regione, Ministeri, Agenzie, ecc.) guadagni qualcosa in più. Se vuoi appassionarti e/o fare un minimo di carriera (fino a diventare dirigente) c'è margine per riuscirci. Io mi sto specializzando in lavori pubblici e nonostante gli inevitabili scazzi trovo anche lati interessanti a livello professionale.
Per chi ha velleità creative/artistiche la PA è una gabbia, se invece hai un approccio pragmatico (come il tuo quando scrivi "il lavoro è lavoro") è una buona opzione.
Se anziché in Comune entri in altri enti pubblici (Regione, Ministeri, Agenzie, ecc.) guadagni qualcosa in più. Se vuoi appassionarti e/o fare un minimo di carriera (fino a diventare dirigente) c'è margine per riuscirci. Io mi sto specializzando in lavori pubblici e nonostante gli inevitabili scazzi trovo anche lati interessanti a livello professionale.
Per chi ha velleità creative/artistiche la PA è una gabbia, se invece hai un approccio pragmatico (come il tuo quando scrivi "il lavoro è lavoro") è una buona opzione.
@Adam la creatività posso anche lasciarla per gli hobby visto che se avessi del tempo libero farei volentieri qualcosa di creativo come dipingere o fare composizioni floreali (per me quella è creatività: qualcosa che ti fa stare bene e in cui non devi comunque stare attenta a norme ecc...). A livello di responsabilità come ci si trova nella PA? Non devo svegliarmi la domenica mattina e trovarmi un messaggio dei clienti in cui leggo che l'impresa ha messo il citofono troppo vicino alla porta d'ingresso ed è scomodo? O doverli incalzare a scegliere quale schema di posa del pavimento preferiscono perchè il posatore sta per andare in cantiere?! Ironia a parte a me queste cose stressano molto quindi si, sto valutando anche la P.A. ma vorrei confrontarmi con chi ci è entrato per capire alcune cose.
arch_pru cara.. pensare che ti passi suoi clienti è follia pura. Se è giovane poi...
Io condivido qua lo studio da tipo 6 anni con un collega in pensione che ha 78 anni. Quando sono arrivata era già in pensione e non potendo più firmare nulla aveva bisogno di qualcuno per poter continuare a "passare il tempo" ... perchè francamente è quello che fa. Non è in grado di mandare una mail, di fare una firma digitale, di stampare due cose...
Quei 3 clienti rimbambiti come lui se li vede al bar o chissà dove per non farmi sapere nulla e poi se ne esce "dobbiamo fare la pratica per x" Dobbiamo? Lui non fa nulla tranne scarabocchiare con un mozzicone di matita fogli decrepiti di progetti fatti quando io manco ero nata (e non sono giovane)
Grazie al cielo io cammino con le mie gambe, ma capisci che sono satura di sta situazione e sto seriamente pensando di ritornarmene nel mio sgabuzzino di casa, tanto l'ufficio "fisico" mi serve a gran poco.
Quindi conta su te stessa... io queste fantomatiche collaborazioni tra colleghi da che ho timbro e firma (20 anni) mai le ho viste. Ognuno si tiene stretti i suoi clienti manco fossero le mogli/mariti ...
Io condivido qua lo studio da tipo 6 anni con un collega in pensione che ha 78 anni. Quando sono arrivata era già in pensione e non potendo più firmare nulla aveva bisogno di qualcuno per poter continuare a "passare il tempo" ... perchè francamente è quello che fa. Non è in grado di mandare una mail, di fare una firma digitale, di stampare due cose...
Quei 3 clienti rimbambiti come lui se li vede al bar o chissà dove per non farmi sapere nulla e poi se ne esce "dobbiamo fare la pratica per x" Dobbiamo? Lui non fa nulla tranne scarabocchiare con un mozzicone di matita fogli decrepiti di progetti fatti quando io manco ero nata (e non sono giovane)
Grazie al cielo io cammino con le mie gambe, ma capisci che sono satura di sta situazione e sto seriamente pensando di ritornarmene nel mio sgabuzzino di casa, tanto l'ufficio "fisico" mi serve a gran poco.
Quindi conta su te stessa... io queste fantomatiche collaborazioni tra colleghi da che ho timbro e firma (20 anni) mai le ho viste. Ognuno si tiene stretti i suoi clienti manco fossero le mogli/mariti ...
Stress e responsabilità possono esserci nella PA, sicuramente ci sono nella libera professione. Ho incrociato vari dipendenti pubblici che hanno subito provvedimenti disciplinari o scazzi legali. Se cerchi massima tranquillità consiglio di entrare nella PA con un profilo da diplomato (ad es. Istruttore Tecnico cat. C nei Comuni) in enti grandi. Se entri subito con un profilo da laureato e/o in piccoli enti è più probabile ricevere responsabilità o essere "insostituibili". Ma molto dipende anche dal caso: settore, capo, colleghi, ecc.
@sclerata ti auguro di tornare nel tuo "sgabuzzino" se ne hai possibilità e può farti stare bene a livello professionale ed economico.
Grazie a tutti dei consigli!
Grazie a tutti dei consigli!
Ti capisco! voglio solo dire che non è colpa tua, purtroppo viviamo in un paese profondamente malato, a finta p.iva anche 2000 sarebbero pochi. Però bisogna rendersi conto che se si accettano queste condizioni di schiavitù poi non bisogna lamentersi, non te l'ha ordinato il dottore di farti schivizzare e umiliare obbligatoriamente. Se hai un briciolo di dignita non accettare queste condizioni perchè fa male a te e chi verrà dopo di te, dato che per colpa tua o per ingenuità si crea un precedente e convince gli imprenditori che sia lecito sfruttare le persone dato che sono disposte ad accettare di buttare la vita nel WC per farli guadagnare.