ArchitettoBuscetta : [post n° 498190]

LE ASSENZE NEGLI STUDI PRIVATI

Sono curioso di sapere come i vostri capi si comportano rispetto alle vostre esigenze di salute ed alla vostra necessità di assentarvi non per fare un viaggio ma per controlli medici e motivi di salute.
Vi racconto la mia esperienza.
Gli potrei anche tossire in faccia ma farebbero finta di niente.
22 giorni di ferie pagate di cui 7 obbligate ad Agosto e 3 a Natale ( e so che mi va di lusso, mi rimangono 12 giorni da usare in un anno, so che qualcuno non ha nemmeno quelle) ma quando comunichi con preavviso un giorno di assenza al capo, lui strabuzza gli occhi ed esclama "come maiiiiii?
Preciso che siamo 3 gatti in uno studio che fattura 800.000 euro annuali (quando alcuni studi hanno lo stesso fatturato con 12- 15 collaboratori)
Per stare a casa ti devi inventare una febbre da comunicare la mattina prima sul gruppo whatsapp di studio e ci sta una implicita regola per cui la febbre (e relativa pemanenza a casa) non puo' durare piu' di due giorni.
Pensate che il mio collega-da bravo soldatino- l 'ultima volta che si è assentato lo ha notificato mandando sul gruppo di whatsapp la foto del termometro con in bella vista il 37.5°. Tra l'altro adesso non è piu' collega ma socio.
Quando ho avuto un incidente che mi ha costretto a zoppicare, 2 giorni di riposo e poi di corsa a studio anche zoppicando (da casa mia lo studio dista 12 km)
Smart working!?? per carita' è un abominio, mai fatto, perchè ci sono costantemente cambiamenti e revisioni giornalmente e si naviga a vista.
E quando i capi non ci sono perchè sono fuori città, a ridosso della fine dell'orario di lavoro arriva la chiamata telefonica "di controllo" da parte dei capi con delle scuse puerili.
Quali sono le vostre esperienze in merito?
Kia :
ogni anno ci sono almeno due ammalamenti a catena e raffreddori in continuazione perchè è normale negli ambienti di lavoro passarsi i malanni. Io per un raffre non sto a casa, ma sono così di mio. Però se si sta male sul serio tipo una influenza o una tosse persistente si sta a casa a curarsi. Io mi farei meno paranoie sia su "chiamate di controllo" sia su altre cose onestamente. Esperienza mia in studio piccolo da moltissimi anni: farsi meno problemi, lo studio va avanti lo stesso soprattutto se siete in tre. Io sono da sola ed effettivamente se manco perchè non sto bene un po' di scombussolamento c'è ma dura 10 minuti, poi si organizzano e in caso esiste sempre wap, una video chiamata o altro se ho imbucato qualche carta! Abbiamo eventualmente anche un drop box per le emergenze. Bisogna anche un po' "educarli" i titolari se hanno questi comportamenti controllanti nei vostri confronti e non autoalimentare la cosa anche tra di voi che ci lavorate.
Lassa :
1° la salute è la cosa più importante, 2° ma lascialo perdere st'ambiente tossicissimo! Certo, è casa loro e a casa propria ognuno ha le proprie regole, ma qui si parla di lavoro, non di un'uscita con gli amici. Se non ti stanno bene le loro regolette e dettami tramandati oralmente cerca altro, da dipendente, all'estero o da collaboratore esterno, ma esterno per davvero. Il soldatino senza tutele, senza diritti e senza contratto da dipendente fallo fare agli altri.
Kia :
si è un ambiente tossico. Meglio cercare di non rimanerne invischiati. Più che altro si auto alimentano queste cose per cui non se ne esce se non adottando determinati comportamenti. Ragazzi, alla fin fine abbiamo una p.iva per cui di cosa stiamo parlando? mica di un contratto firmato col sangue!
ArchiFra :
nel secondo studio in cui ho lavorato, avevo 20 giorni totali di ferie, di cui 15 ad agosto e 5 a natale. il resto dell'anno, niente ponti (però il titolare era sistematicamente alle maldive con la moglie, e anche suo figlio e suo nipote che lavoravano nello studio si prendevano tutti i giorni che volevano).
Essendo a afinta partita iva, se ti assentavi per malattia ti decurtavano lo stipendio: quando venni operata agli arti inferiori bilateralmente, per cui un dipendente sarebbe stato a casa un mese intero, io dovetti tornare dopo una settimana per le pressioni oscene che mi facevano.
Era vietato andare a fare visite mediche in orario lavorativo, quindi nessuno poteva andare tramite mutua ma solo tramite privati che ricevevano la sera e il sabato.
Ero giovane, ignorante, spaurita e tenni duro fin troppo, andandomene di punto in bianco all'ennesimo sopruso (il nipote aveva riportato le misure sbagliate per cui la restituzione grafica che io avevo fatto non corrispondeva con quanto poi effettivamente cantierizzato: diede la colpa a me urlandomi a 5 cm dalla faccia, strappando le tavole stampate e lanciandomi addosso un portapenne.
Sbattitene, prenditi i diritti che ti spettano soprattutto considerando che non essendo assunto ma avendo la partita iva, anche se finta, non ti possono proibire proprio nulla. Non giustificarti, mettili di fronte al fatto compiuto limitandoti a comunicare che non ci sei, che hai una visita, che stai male, senza dettagli (sono soggetti a privacy essendo dati sensibili) e senza giustificarti.
Questa gente va educata, e stai sicuro che non ti lasceranno a casa nel vedere che non sei un pusillanime.
Ily :
Ti posso dire che certe pretese non stanno né in cielo né in terra!!!
Se andate via tutti assieme, lo stanno con le chiappe per terra. Quindi mettetevi d'accordo tra di voi e minacciate esattamente questo. Fate "sciopero" insomma!
La finta partita Iva è un'arma a doppio taglio, perché potete legittimamente andarvene senza preavviso e gestire le vostre esigenze personali. Considera che voi conoscete le dinamiche dello studio e gli incarichi già iniziati, se anche solo uno di voi molla (o si assenta anche solo per una settimana) gli vanno a monte le consegne. E nemmeno dire "ho la fila fuori" è una minaccia credibile, perché anche una professionista con esperienza come me avrebbe difficoltà a inserirsi in un nuovo studio ed essere produttiva fin dal subito al 100%. Avete quest'arma, sfruttatela a vostro vantaggio!
ArchitettoBuscetta :
@Ily
il problema è solo mio purtroppo. I miei colleghi sono soci e questo regime gli sta benissimo! perchè a fine anno avranno la loro fetta di torta. Anzi ti diro' il collega quando sono tornato dai miei due giorni di malattia mi ha fatto una battutina, come la fa sempre. Perche' lui non si è mai assentato da studio per piu' di un giorno in una volta
ArchitettoBuscetta :
@Archifra
quando mi fara' il conteggio dei giorni che ho sforato le contero' le ore in cui sono rimasto a studio oltre l'orario per terminare le consegne.
Archifish :
Che si parli di "ferie", "orari" e "malattia" in riferimento ad un rapporto di collaborazione a partita IVA è agghiacciante e sintomatico dell'assuefazione ad un mercato del lavoro dorgato.
Non ne faccio una colpa alle vittime, ma a meno dell'esistenza di contratti tra le parti con condizioni chiare in merito alla modalità di espletamento della collaborazione, bisognerebbe mettere in chiaro che chi collabora non è dipendente e chi somministra incarichi non è datore di lavoro, ma cliente.
Purtroppo si parla di in mercato in cui la domanda, tutto sommato, "scarseggia" e l'offerta è satura, quindi ne consegue che lo svendersi (o il prostituirsi) sia divenuto malcostume diffuso, il tutto condito da subconscio ed infondato senso di colpevolezza da parte delle vittime del sistema.
In pochi si ribellano e quasi sempre, la ribellione, significa semplicemente andarsene, senza possibilità di apportare un contributo concreto alla battaglia.
Puntualizzo, in ultima istanza, per esperienza personale, che può rivelarsi molto rischioso anche il suggerito gesto di "scioperare", consci della propria indispensabilità, facendo saltare il banco ed il croupier. Soprattutto se il croupier è potente, ben inserito, senza scrupoli e dotato di buon avvocato.
Personalmente, dopo aver abbandonato un collega con cui collaboravo e che pensava di possedermi, alla pretesa di veder adeguatamente retribuito il mio operato, mi son sentito minacciare di finire in tribunale per i danni che gli avevo arrecato lasciandolo a piedi (e credetemi, che anche se tutto inventato, l'avrebbe avuta vinta lui).

@ArchiFra
"diede la colpa a me urlandomi a 5 cm dalla faccia, strappando le tavole stampate e lanciandomi addosso un portapenne."
Ecco, forse in questo caso in tribunale ci sarei andato, ma per omicidio.
Ily :
Inconcepibile!!! E ti parla una che ha lavorato per più di 30 giorni consecutivi un paio di mesi fa, anche se mai più di 8 ore al giorno, con una media di sei o sette...
MA... l'ho fatto come consulente esterna (vera), è stata decisamente una mia scelta e lavoravo su uno degli edifici più famosi e importanti d'Italia del suo periodo storico, e nel campo che amo profondamente (della serie: quando non faccio le consulenze sugli affreschi e vado in vacanza, vado a visitare chiese e castelli pieni di affreschi, studio libri sugli affreschi, ecc).
Ily :
Io ci sarei andata per minacce e violenza privata, denunciando il mio "datore di lavoro", altroché.
Kia :
a me pare una stupidaggine dire "scioperare". Il comportamento vostro è quello che deve cambiare a partire dal quotidiano in studio. Per cui cercare di essere un attimo più consapevoli del fatto che siete professionisti non contrattualizzati con un CNL per cui tutte ste categorie di termini tipo ferie, malattia, ecc. devono assumere un senso diverso. E chiaro che si dice "ferie" per semplificare e perchè è nel volcabolario comune ma in realtà per noi è un attimo diverso. Allora, per esempio anche io collaboro con uno studio da mille anni (io fatturo a loro ma anche ad altri professionisti e privati per cui sono una partita iva quasi vera o .....una partita iva meno falsa, vedete voi come preferite definire) ma nessuno si sogna di detrarmi alcunchè. Si dà per scontato e normale che uno si possa prendere influenza e delle settimane di riposo durante l'anno che per questioni pratiche saranno in estate e sotto natale quando i cantieri chiudono. Ma su questo non ci vedo niente di strano onestamente perchè se si lavora in edilizia questo è e comunque in altri ambiti è ancora peggio perchè le ferie te le danno quando gira al "datore di lavoro" (quello vero, che ti contrattualizza) e non necessariamente quando vuoi tu.
Archignere o ingegnetto :
Fai il Buscetta e vai dall'ispettorato del lavoro se non sei iscritto all'albo altrimenti scappa a gambe levate. Almeno nelle piantagioni quando il padrone era via non poteva telefonare per controllare in tempo reale la situazione
mia :
Lavorando in un piccolo studio privato ne ho passate tante ma per fortuna questa no...se sto male o se ho un impegno(che può essere una visita medica, anche per mia figlia, una cerimonia fuori regione, o anche per fatti miei personali) chiedo un giorno o mezza giornata e nessuno ha da ridire o mi chiede spiegazioni perchè non ne ho mai approfittato. Tra i titolari la questione è un po' diversa, per un periodo uno di loro ha avuto impegni familiari pressanti e glielo hanno fatto pesare.
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