sclerata : [post n° 498458]

Se ne sentiva il bisogno...

Arriva la sanatoria per i vecchi abusi edilizi: sanzione e agevolazioni, ecco come funziona
In consiglio dei ministri la bozza di riforma del testo unico dell'edilizia con "razionalizzazione, semplificazione e riordino"

Dal superamento della frammentazione della normativa in materia di edilizia e costruzioni alle semplificazioni per sanare gli abusi storici, alla razionalizzazione delle sanzioni e il riordino dell'erogazione delle agevolazioni. E' quanto prevede una bozza di riforma del Testo unico dell'edilizia atteso in Consiglio dei ministri.
"Semplificare e razionalizzare la normativa"

Cinque articoli in tutto per la delega che tra i principi prevede la "razionalizzazione, semplificazione e riordino, all’interno di un testo normativo omogeneo, di tutte le disposizioni legislative vigenti in materia di edilizia e di disciplina tecnica delle costruzioni, anche in raccordo con la normativa di tutela dell’assetto idrogeologico, di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche, di resistenza, stabilità, affidabilità e sostenibilità ambientale delle costruzioni", si legge.

L'adeguamento della normativa "in materia urbanistica strettamente afferente alla disciplina edilizia e coordinamento delle modifiche apportate in materia di edilizia e costruzioni con la normativa in materia di tutela dei beni culturali e paesaggistici, sanitaria e fiscale nonché con quella di settore avente comunque incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia". Il "superamento della frammentazione della normativa in materia di edilizia e costruzioni, assicurando la risoluzione delle duplicazioni, sovrapposizioni, incongruenze e antinomie esistenti e promuovendo la completezza, l’esaustività e l’immediata applicabilità" delle norme, si legge nella bozza

La classificazione delle tipologie di difformità

Sulle semplificazioni in particolare la riforma intende "individuare, in un’ottica di semplificazione e definizione di univoci standard minimi procedimentali, le regole minime inderogabili attinenti ai regimi amministrativi di realizzazione delle diverse categorie di interventi edilizi", si legge nella bozza.

Il tutto al fine di "definire a livello nazionale una comune classificazione delle tipologie di difformità dal titolo abilitativo edilizio", ma anche individuare le "difformità edilizie che, in ragione della relativa natura ed entità, nonché dell’epoca di realizzazione dell’abuso ovvero di ottenimento del titolo abilitativo, possono essere sanate, nei limiti di quanto già previsto a legislazione vigente, e il relativo titolo in sanatoria".
Abusi storici prima del 1967, cosa cambia

Sul fronte degli abusi storici, la delega ha lo scopo "di semplificare e razionalizzare i procedimenti amministrativi finalizzati al rilascio o alla formazione dei titoli in sanatoria "definendo i termini perentori per la presentazione delle relative istanze, comunque antecedenti all’irrogazione delle sanzioni amministrative, individuando procedure semplificate per la regolarizzazione degli abusi realizzati prima dell’entrata in vigore della legge 6 agosto 1967".
Sanzioni e agevolazioni fiscali

Sul fronte delle sanzioni, si punta a razionalizzare i regimi sanzionatori propedeutici al rilascio dei relativi titoli in sanatoria, commisurandoli all’entità della trasformazione edilizia o urbanistica, alla gravità della difformità ovvero al valore delle opere realizzate, tenuto conto anche della disciplina dei beni sottoposti a tutela; a razionalizzare il regime sanzionatorio delle difformità edilizie che non consentono il rilascio di titoli in sanatoria, individuando in tali ipotesi procedure di riduzione in pristino degli interventi fondati sulla responsabilizzazione del soggetto proprietario o dell’avente titolo, finalizzati a semplificare gli adempimenti e gli oneri a carico dell’ente territorialmente competente.

Fari anche sulle agevolazioni. La delega prevede di riordinare le disposizioni sulla concessione e sull’erogazione di agevolazioni fiscali, contributi e altre provvidenze dello Stato o di enti pubblici per la realizzazione di interventi su opere che presentano difformità edilizie, al fine di escludere tassativamente il rilascio di agevolazioni, contributi e provvidenze ove necessario.

Perchè non ne sono felice??
ponteggiroma :
secondo me se lo facessero secondo i principi espressi in questo testo, sarebbe una vera manna dal cielo. Il problemo è che credo che, come al solito, invece di semplificare complicheranno ancora di più
Arch. Esaurimento :
ogni volta che leggo "semplificazione" sento un brivido freddo lungo la schiena...

di solito si va dalle 300 pagine in su come base di partenza.. vediamo a sto giro
sclerata :
concordo con voi..
River B :
Quoto il collega @Ponteggiroma
Kia :
"semplificazione"....e dopo fanno 35 pagine di linee guide perchè non si capisce nulla! anche a me viene un brivido ogni volta che tirano fuori questo termine.
archspf :
oltre a condividere il pensiero di tutti voi, aggiungo che ne sapremo qualcosa di concreto non prima di 12 mesi, visto che è una legge delega....
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