ArchitettoBuscetta : [post n° 498718]

GLI SCAPPELLOTTI DEL CAPO (OLTRE AGLI INSULTI GRATUITI)

Gia' sapete che lavoro in uno studio in cui vengo trattato come l'ultima ruota del carro.
In questo anno si è accentuato questo trattamento perche' quelli che erano i miei unici due colleghi sono diventati soci ed io vengo controllato non solo da i miei due boss ma anche dai miei ex colleghi nuovi soci.
I titolari hanno preso a trattarmi in un certo modo ancora piu' di prima anche se nel frattempo è aumentato il mio impegno e la mia produzione (come se ce ne fosse stato bisogno)
Quest' anno il titolare ultra ottantenne mi ha urlato ben due volte "vaffanXXXX" come nessuno ha fatto nella mia vita, per stupidi errori che ha trovato dopo la classica ricerca del pelo nell'uovo, ovviamente in presenza dei colleghi.
Sapevate anche che ho fatto due colloqui per altri studi privati non andati a buon fine (erano entrambi studi che cercavano un addetto ufficio gare per lavori di infrastrutture eppure nel mio curriculum non ci sta traccia di esperienze in lavori di infrastrutture)
In questo stesso anno ho partecipato ad un grande concorso pubblico (per la p.a,)
e ho superato lo scritto e l'orale e quindi nutro grande speranza per rientrare nella lista degli idonei (al netto delle riserve), e mai mi sarei sognato di voler entrare nella p.a. per guadagnare meno di ora ma guadagnarci in salute. E quindi aspetto con ansia la graduatoria finale.
Fatto sta che ieri il mio boss, dopo una discussione tecnica con la collega che spiegava le sue ragioni circa un progetto, dopo qualche frizione, decide di darle ragione (come alla fine fa sempre) chiosando il tutto con "Si si hai ragione perchè sei brava , non come X (il mio nome), che è una PIPPA, e mentro lo dice, da seduto, si gira verso la mia scrivania (vicinissima)e mi da un vigoroso scappellotto
La mia unica reazione è stata quella di dirgli "tu sai bene che stai dicendo una cosa non vera, prova ne è il lavoro che ho fatto", mostrandogli il lavoro per cui negli ultimi giorni abbiamo lavorato insieme e che è induscitibilmente un ottimo lavoro.
Mi è sembrato che abbia sorriso con gli occhi , con un leggerissimo imbarazzo.
E poi ho lavorato con lui altre due ore, fianco a fianco fino alla consegna degli elaborati al cliente. (!)

A me stupisce come io non abbia reagito in modo piu' veemente.
Tenete presente che i complimenti li fa sempre agli altri due, ora soci. E fortunatamente per la mia autostima i complimenti li ricevo da altri, anche da collaboratori di altri studi con cui capita di collaborare in questo stesso studio.
Non ho dormito la notte, più per la rabbia della mia reazione da pivello.
Se davvero lavorassi male cosa mi direbbe?
Anni fa ha lavorato a studio una tizia, portata dal collega venerato e lodato dai capi, che ha preso il giro tutto lo studio, che passava le giornate su whatsappweb a chattare e nessuno gli ha detto mai niente.

Ci sta un amico che mi ha detto che il mio capo stavo scherzando, ma non credo proprio (anche alla luce degli altri epiteti rivoltimi), qualcuno (mia sorella) mi ha detto che sono troppo rosicone e dovrei lasciare tutto come sta.
Io sento che questa volta ha veramente esagerato, e sento di dovergli dire che non si deve permettere piu' di toccarmi in quel modo svalutandomi con quell'aggettivo ma il problema grosso è che forse è scaduto il tempo massimo per dirglielo.
Qualcosa (a parte andarsene nel modo piu' drammatico per loro - mica li avviso- quando e se la P.A. mi chiamera') va detto e fatto, ma non so come.
lorenzo_px :
I capi hanno bisogno di paura ogni tanto, anzi ogni tanto c'è bisogno di alzare la voce e far volare sedie.
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