DeGama : [post n° 480422]

APE procedura semplificata (DOCET) e ponti termici

Buongiorno, scrivo per chiedere un consiglio: nella redazione dell'APE fatta attraverso la procedura semplificata (quindi ad esempio tramite DOCET) è obbligatorio il rilievo ed il calcolo dei ponti termici? In tal caso come li considero, visto che almeno il DOCET non permette l'inserimento dei ponti termici, ma solo dati per la geometria? Infatti, oltre alla tipologia di muratura, solaio ed infissi, fondamentalmente non è possibile inserire altri parametri quali eventuali ponti termici. Per l'appunto, in fase di compilazione, oltre alla sezione finale con i dati dell'APE, il docet è strutturato in tre sezioni, che sono involucro ( che riichiede i dati appunto sulla struttura, superficie infissi, volumi e superfici riscaldate, superfici disperdenti, ecc), impianti e miglioramenti. Quindi, come impiego eventuali ponti termici rilevati? Anche perché il problema si pone in quanto la procedura semplificata (quindi il DOCET in pratica) si impiega generalemente per edifici residenziali con superficie inferiore ai 200 m^2 nei soli casi di passaggi di proprietà, locazione e riqualificazione energetica, per l'appunto per rendere più accessibile economicamente al commitente l'APE e di conseguenza non andare ad intaccare le sue disponibilità economiche. Se l'obbligo di rilievo dei ponti termici vale anche per la procedura semplificata, ovviamente il costo di un APE sale, visto che il rilievo dei ponti termici fatto per bene richiede risorse, competenze e tempo. Quindi come giustifico questa spesa quando poi il programma stesso non mi permette di inserire i ponti termici rilevati? Vi ringrazio per la disponibilità, spero di essere stato chiaro.
archspf :
"per rendere più accessibile economicamente al commitente l'APE e di conseguenza non andare ad intaccare le sue disponibilità economiche" se questo significa motivare appena 50/80€ per un APE, te lo dico apertamente non lo giustifica affatto: semplificato o meno rimane la responsabilità dei dati di input e dichiarazioni del tecnico certificatore. Pertanto a mio personale giudizio non c'è differenza economica dal momento che i passaggi sono gli stessi ed anzi per dirla tutta utilizzare un software concepito come il Docet, determina solo maggiore lavoro.

Detto questo e confermando che i ponti termici sono obbligatori e da introdurre analiticamente dal 2014, il software Docet che io sappia adotta una procedura parametrica.

Senza voler fare alcuna pubblicità, ti consiglio MC11300net della Aermec: stessa logica di input tabellare ma offre maggiori funzioni soprattutto di controllo.
DeGama :
Grazie mille per la risposta. Ovviamente non significa fare APE a 50/80€, siamo sempre almeno sulle 250/300€. Se non ricordo male, la logica di base che ovviamente non ho deciso io, ma era da parte del legislatore, almeno all'inizio, che per alcune tipologie di situazioni, (locazione e vendita), sempre solo per unità residenziali, si poteva usare un metodo di calcolo semplificato il quale doveva garantire uno scostamento massimo compreso tra + 20% e – 5% rispetto ai corrispondenti parametri determinati con l’applicazione dello strumento nazionale di riferimento predisposto dal CTI (art. 7, comma 2 del D.M. 26 giugno 2015 “Requisiti Minimi”). Anche perché la logica che c'era dietro questo era proprio che l'ape non doveva pesare sul committente. Docet se non sbaglio si basa proprio su questo presupposto, infatti l'ape la redigi in buona parte sulle informazioni raccolte dal sopralluogo e dai dati di impianto e su valori preimpostati da normativa (anche se alcuni parametri possono essere modificati). Come ti dicevo però, non è possibile inserire i ponti termici, non è previsto. Anche nel manuale ufficiale di Docet l'unica volta in cui si citano i ponti termici è quando si parla dei serramenti, infatti vi è scritto che "La dimensione dei serramenti è valutata
in funzione del numero di ante per esposizione. Tale richiesta è funzionale alla valutazione dei ponti
termici parete/serramento". Questo mi fa ipotizzare che molto probabilmente Docet consideri già di suo dei ponti termici precalcolati. Chiedo però conferma di questo. E quindi mi domando, nella procedura semplificata, dove non è possibile inserire manualmente i ponti termici, è obbligatorio rilevare i ponti termici, visto che poi non è comunque possibile inserirli nel calcolo? Anche perché il rilievo dei ponti termici, che sia tramite abaco, piuttosto che tramite strumentazione diretta ha un costo che sicuramente non rientra nei 300€ della pratica. Poi ovviamente per i casi che non rientrano nella procedura semplificata utilizzo tranquillamente il Termus dell'ACCA, il quale è sia un programma BIM che un solutore FEM per quanto riguarda il calcolo dei ponti termici, oltre ad avere un abaco molto dettagliato. Con il Termus una volta modellato il tutto hai una piena gestione dei dati di progetto, cosa che non hai sicuramente con Docet. Però anche lì, su programmi come Termus il lavoro è molto più lungo rispetto a Docet dove devi compilare alla fine tre tabelle e il calcolo è tutto preimpostato e dunque il lavoro fatto su un software completo sicuro non si aggira intorno ai 300€, ma su cifre molto più alte ovviamente (anche perché come procedura non si discosta troppo dalla relazione ex l.10, o almeno il modello di partenza è molto simile).

Quindi, per risponderti, APE a 50/80 € decisamente no, te le cedo volentieri, semplicemente mi chiedevo, nei casi in cui è concesso l'impiego di Docet, è obbligatorio il rilievo dei ponti termici, quando poi il programma non consente di inserirli nel calcolo e a quanto pare (o almeno così sembra dal manuale) considera dei ponti termici precalcolati?

Altra questione, software proprietari a parte, considera che anche Termus ha un sistema tabellare molto simile al Docet per le APE fatte con metodo semolificato, quindi a questo punto preferisco il Docet, anche perché se è vero che non è giusto fare APE sottoprezzo, a 50/80€, è anche vero che per alcune tipologie di interventi, come la locazione e la vendita di immobili ad uso residenziale sotto una certa superficie, non è giusto far pagare al cliente cifre sproporzionate, tipo 800/1000€ per un'APE a scopo di locazione mi sembra un po' eccessivo, su questo sono d'accordo con quella che era la filosofia originale del legislatore che prevedeva che l'APE non intaccasse per l'appunto le finanze del cliente, lo ritengo deontologicamente corretto, pertanto se per alcune tipologie di interventi c'è un sistema semplificato che comunque da risultati accettabili e consente di farsi pagare il lavoro al prezzo giusto senza essere allo stesso tempo troppo esoso per il committente, benvenga
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.