Archi-76 : [post n° 186224]

Esami di Stato dove?

Obiettivamente c'è qulche sede in Italia dove a livello di percentuali è più facile superare questa farsa di esame???
lmvdr :
percè farsa? se fosse una farsa non dovresti preoccuparti di dove farlo...
o forse se c'è una farsa è proprio quella di chi ragiona in base alle percentuali.
Archi-76 :
Lo faccio perché sono costretto da un sistema corporativo ad iscrivermi ad un Ordine professionale. Lo faccio perché altrimenti non posso esercitare la professione.
Vorrei ricordare che più volte la Commissione Europea ha chiesto all'Italia di abolire gli Ordini Professionali perchè rallentano e limitano l'accesso al lavoro, perchè creano una distorsione nel mercato del lavoro.
Questo esame è una farsa perchè nelle modalità di esecuzione è assolutamente anti-professionale e di certo non può essere una Commissione qualunque a decretare se io so o meno lavorare.
Sveglia! La selezione la deve fare il MERCATO!
dani :
Per quanto riguarda gli architetti proprio non si può dire che c'è un limite, ma ti sei informato di quanti sono gli architetti in Italia. Parli di mercato, vedrai che bella sorpresa ti farà il mercato, perchè non c'è assolutamente offerta per lo spropositato numero di architetti che ci sono in Italia. Pensa a studiare, non solo per l'Esame di Stato, che la concorrenza è dura. Altro che esame.
Archi-76 :
Scusa Dani ma ti sei risposta da sola...
Proprio perchè la professione è tutt'altra cosa rispetto a questo esame perchè ce lo fanno fare?
Dite quel che volete, ma l'Esame di stato è indifendibile!
Almeno fosse formativo... Gli avvocati ad esempio devono fare 2 o 3 anni di tirocinio in uno studio e poi hanno un corso (opzionale) che li prepara all'esame. Ergo l'esame per avvocato verte effettivamente su conoscenze nuove, che lo studente apprende fuori dall'Università.
Non ditemi che l'esame di stato per architetti è la stessa cosa!!! Almeno fosse così!
dani :
non preparava prima quando c'era il vecchio ordinamento, ed oggi è ancora più distante. Per quanto mi riguarda, se avessi voce, oltre al tirocinio, l'esame lo farei molto più severo di quanto non lo sia ora, anche se cercherei soluzioni alternative più giuste ed oggettive possibili a questo di adesso che fa acqua da tutte le parti. Innanzitutto un esame unico per tutte le sedi. Ora è un terno al lotto, ma credo che l'abilitazione sia una cosa molta seria e che non tutti i laureati siano pronti per essere dei bravi e seri professionisti.
lmvdr :
- checché ne dica l'unione europea, che dice (anche) un sacco di cazzate, gli ordini sono (dovrebbero essere) importanti per garantire prima di tutto il cittadino, e poi gli stessi architetti: io credo che se ben impostati siano un elemento di CIVILTA.
- ahahahaha il mercato unica igiene del mondo...funziona bene di questi ultimi tempi mi pare...
- anche io sarei per un tirocinio precedente all'esame (ma a che serve se poi uno passa il tempo a photoshoppare? e poi mica è vero che l'esame da avvocato verte solo su cose che uno impara durante il tirocinio...un cazzo, devi studiare di brutto cose che nel tuo ufficio non hai neanche la minima possibilità di vedere...)
- in ogni caso l'utilità dell'esame è proprio dimostrata dal'incapacità di passarlo, anche con temi semplicissimi, da parte di migliaia di studenti
- quindi se c'è da incazzarsi facciamolo con l'università che ci prepara a tutto fuorché alla progettazione
Archi-76 :
Sinceramente credevo che la popolazione italiana fosse più moderna...
Senza offesa per nessuno, ma qui sento difendere gli Ordini come se fossero chissà cosa, quando basta conoscere un po' la storia per sapere che sono il residuo dell'Italia Fascista. Ripeto non esistono in nessun altro paese europeo!!!
Poi se siete contenti di pagare 400€ di tasse per sostenere l'esame, se siete contenti che una percentuale di bocciati sia d'obbligo proprio perchè così verranno pagati altri 400€, se siete contenti di pagare a vita il vostro il titolo (350€ ogni anno) altrimenti non potete lavorare... Contenti voi!
Io so solo che se vado in Inghilterra già adesso potrei lavorare, essere pagato regolarmente, farmi la mia vita ecc. Invece qui in Italia... paghiamo le tasse all'Ordine.

Quanto all'esame, ebbene verte su argomenti già affrontati durante il corso di laurea, quindi non si capisce perché lo Stato, che già mi ha nominato Dottore, debba esaminarmi nuovamente... forse non è sicuro???
Infine puoi essere preparato quanto vuoi, ma se finisci in quella percentuale di sfortunati bocciati a priori... che fai? Bestemmi e paghi altri 400€!!!
Ma che bel paese è l'Italia!
lmvdr :
mah, io non mi pongo il problema se una cosa sia moderna o meno (e tantomeno se sia nata nel fascismo, nell'antica roma o l'altro ieri), piuttosto se sia utile o no. gli ordini professionali garantiscono che vengano rispettate norme deontologiche (nei confronti dei colleghi e dei clienti), che la concorrenza sia leale, che i compensi (le tanto vituperate tariffe, che per me sono un segno di civiltà) siano equilibrati, che la preparazione dei membri sia adeguata; dovrebbero inoltre svolgere attività di formazione, di divulgazione dell'architettura, di lobby nei confronti dello stato. cose utili mi pare, e se non le fanno facciamogliele fare (e non cancelliamoli).

la percentuale di bocciati è poco più che una leggenda metropolitana (forse ogni tanto tra i commissari c'è qualcuno che ragiona così ma sono mosche bianche; gli scorretti ovunque), lo so per certo; la norma è che si boccia chi NON SA PROGETTARE. ciò vuol dire che forse (forse) gli argomenti sono già stati affrontati, ma non abbastanza.
non mi sembra che sia così strano pensare che essere dottore in architettura sia diverso da essere architetto: da un lato si riconosce la validità di un percorso accademico (ti ricordo che c'è gente che fa tesi di ricerca pura, che si possono fare 5 anni senza essere andati sotto il 200 come scala di progettazione, ....), dall'altro l'effettiva capacità di svolgere una professione; CAPACITA' CHE DEVE ESSERE GARANTITA DI FRONTE ALLA SOCIETA' .
il problema è proprio che l'università NON PREPARA ALLA PROFESSIONE, ma a fare i caddisti e i fotoshoppari, o a metter su due tavole carine per un concorso di idee.
Archi-76 :
Imvdr è molto semplice, se sai lavorare è sicuro che ce la fai, se non sai lavorare è strasicuro che dopo un anno chiudi baracca e ti dedichi ad altro. A nessuno credo piace perdere soldi in attività che non rendono. L'esempio che fai di quello che progetta solo al 200 è esaustivo, costui difficilmente riuscirà a lavorare perchè incompetente. Non c'è bisogno dell'Ordine per sancire questo.
Le tariffe sono invece a mio parere incivili, anticoncorrenziali e di conseguenza antieuropee. Il libero professionista dovrebbe essere libero (appunto) di fare le tariffe che vuole, che poi sarebbero quelle di mercato.
Allo stato attuale, se lavori lo saprai sicuramente, ci sono tariffari emanati dall'Ordine che non vengono rispettati perchè fuori dal mercato. Ossia se chiedi quello che c'è scritto sul tariffario non lavori e di conseguenza sei costretto ad abbassare le cifre.
Archi-76 :
Fred finalmente riesco a ragionare con qualcuno :)
In bocca al lupo anche a te.

lmvdr :
- il senso degli ordini professionali e dell'esame di stato non è instaurare la meritocrazia, ma garntire capacità minime e conoscenza delle norme(e quello che viene chiesto è una capacità progettuale minima).
non è che hai scritto in fronte sono un ignorante: la gente si rivolgerà a te e scoprirà di aver sbagliato solo dopo. quindi rubi del lavoro a chi lo sa fare meglio di te, fornisci un progetto scadente al cliente, contribuisci a immerdare il paesaggio italiano e; prima o poi chiudi? boh chissà, intanto hai fatto dei danni.
tariffe: non sono fuori dal mercato, semmai ci sono persone scorrette che svendono il proprio lavoro facendo concorrenza sleale tipo venditori di macchine o pescivendoli dei banchetti (magari pigliando stecche dai fornitori).
se si valuta che siano fuori dal mercato, basta abbassarle.
Archi-76 :
In Australia no, e ti pagano anche tanto ;)
Senza considerare che laggiù l'Architetto è un mega-professionista, qui invece sei un signornessuno perennemente gabbato da Ingegneri e Geometri.

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