Lloyd : [post n° 209579]

Abilitazione all'estero

Apro questo post con la speranza di avere una volta per tutte indicazioni chiare. Cioè evitiamo le solite leggende metropolitane che non aiutano e fanno solo confusione.
Premetto che sono del VO e ho fatto l'esame ad Aversa, quindi non conosco ancora il risultato. Ma sono schifato dal sistema italiano, schifato dal concetto di Ordine Professionale, schifato nei confronti dell'Esame di Stato, una prova che considero obsoleta, inutile, anti-scientifica e umiliante nei nostri confronti!
La domanda sorge spontanea: CI SI PUO' ABILITARE ALL'ESTERO? Se sì, come???
Costa? Non m'interessa! Sarei ben più contento di dare soldi ai cittadini francesi o inglesi o spagnoli se il loro sistema fosse efficiente, piuttosto che all'anti-sistema italiano!
scabbia :
ciao

io mi sono informato sul sistema di alcuni paesi europei...
la questione è che dipende molto dai loro ordinamenti, oltre che dalle regole che hanno per "convalidare" il tuo titolo al loro.

per esempio: se volessi andare in portogallo, mi hanno riferito che l'ordine locale non accetta una iscrizione da parte di un laureato italiano SENZA abilitazione professionale, perchè per loro è come se tu non fossi neanche laureato!

so che in gran bretagna hanno un esame di abilitazione, ma non ti so dire in che termini...

in spagna non esiste attualmente un esame di abilitazione, anche se mi risulta che ci sono polemiche feroci perchè vorrebbero inserirlo (causa trattato di Bologna), ma non ti so dire le condizioni...

dovresti informarti bene presso gli ordini dei rispettivi paesi (quelli ci sono ovunque) e vedere cosa chiedono, ma temo che facciano tutti capo alle norme europee che, mi sembra, considerano un "non abilitato" italiano come un "non laureato"...

pensare di venire al Nord a fare l'esame di stato? no?

io l'ho fatto a Milano, passato al primo colpo con una commissione che non ha sgarrato di un giorno le date prefissate, facendo ovviamente una strage di candidati.

dico la mia: ho trovato l'esame pratico FATTIBILISSIMO nelle 8 ore, il tema teorico FATTIBILE se hai studiato un minimo, e il colloquio estremamente familiare...

spero di esserti stato d'aiuto
ciao
Lloyd :
Ciao Scabbia, grazie per l'esauriente risposta.
Io sono del Nord e mi sono laureato a Genova, ho tentato l'esame ad Aversa perché le percentuali di promossi sono più alte, superiori al 50%, mentre a Genova dove l'ho provato per la prima volta l'autunno scorso si viaggia sul 30% di abilitati. Siccome non dò alcun valore scientifico, né professionale, all'Esame di Stato, ma ritengo sia solo una lotteria, mi sono iscritto ad Aversa.

Per quanto riguarda l'Estero ho fatto un giro in rete e sembra che la Spagna sia il paese con le opportunità migliori... addirittura si vocifera che l'università di Siviglia ti possa abilitare anche solo valutando il tuo piano di studi italiano!!!!!
... :
l'abilitazione esiste solo in Italia....almeno io che sono del nuovo ordinamento e ho una laurea UE, paradossalmente se andassi all'estero potrei già esercitare, stando in Italia mi ritrovo a dover fare quest'inutile esame che serve solo a far crescere le tasche di qualcuno!
scabbia :
@... - ti devo contraddire: la mia ragazza è portoghese, è andata a chiedere all'ordine di Porto cosa fosse necessario, e le hanno riferito che SENZA abilitazione professionale italiana, non posso iscrivermi all'ordine portoghese, e di conseguenza operare...
l'ho detto, varia da paese a paese...

@Lloyd: capisco il tuo risentimento, neanche io do molta importanza all'esame di stato, come non do molto ascolto alle percentuali di promossi delle varie sedi, come non avrei MAI accettato di pagare 400€ per l'esame ad Aversa, perchè lo trovo molto poco onorevole da parte mia, ecc...
diciamo che se la tua intenzione è andare a lavorare all'estero (spagna potrebbe essere) e vuoi provare ad abilitarti là, valuta anche cosa ti chiedono se torni QUI... perchè è vero che esistono le norme europee, ma si fanno sempre i classici distinguo...
liz :
ma certo che se ne raccontano di favole. Un italiano, laureato in Italia in architettura, può esercitare solo se è abilitato ed iscritto ad un albo. Non serve fuggire, perchè è vero che in europa c'è la libera circolazione delle persone, ma il titolo per esercitare deve essere conseguito secondo le regole del proprio paese di origine.
manouche :
non puoi abilitarti all'estero se ti sei laureato in Italia, neanche se sei cittadino e/o residente nel paese dove vorresti abilitarti. L'unica cosa che puoi tentare di fare è andare in Germania dove si è abilitati dopo aver lavorato per 2 anni. Se riesci a dimostrarlo potresti essere abilitato, cmq solo sul territorio tedesco, oppure un dottorato negli USA che è abilitante alla professione (poco te costa) e cmq dovresti poi fartelo convalidare non so come in Europa. ...io ti consiglio di farlo in Italia, anche se il sistema fa schifo, almeno sei architetto riconosciuto in tutta l'UE, poi vai a dare la tua professionalità in paesi + seri. In bocca al lupo
manouche :
non nel prorpio paese di origine, ma nel paese dove ti sei laureato!!!
manouche :
Assolutamente no!!!! non puoi esercitare un bel nulla all'estero se non sei iscritto all'ordine...e poi l'esame di Stato non esiste solo in Italia...anzi!!! ci sono paesi dove è + difficile o + lungo che da noi tipo la Polonia. In Francia adirittura devi seguire un corso integrativo di un'anno, dopo la laurea, solo per sostenere l'esame di Stato.
manouche :
regà metteteve l'anima in pace non c si può abilitare all'estero se ci si è laureati in Italia...per quel che riguarda la Spagna ti posso dire che la mia migliore amica ci ha fatto un dottorato di tre anni, il suo relatore era il presidente dell'ordine di Gran Canaria e nonostante ciò non si è potuta abilitare in spagna....so tutte cazzate, infatti quest'anno a Quaroni c'era uno spagnolo che per sua sfortuna si è laureato a Roma 3, lavora a Madrid e per abilitarsi nel suo paese deve prima essere abilitato qui...daje tocca fallo in Italia non c sono cazzi
baluman :
ciao,

ti posso dire per quanto riguarda Spagna, in preciso Catalunya- qua ti serve PER FORZA esame di stato per poter iscriverti agli Albi e non c'e' niente che lo puo' sostituire (ho chiamato numeros volte al ministerio e all ? ordine degli architetti) ...ho sentito parlare per un altr possibilita' ma la considero molto poco conveniente: fare trasferimento ad una scuola qua che ti riconoscono certo numero di esami, dopo dunque devi fare quelli che ti mancano e la laurea qua. Il problema in Spagna e' che non esiste esame di stato perche la tesi e mooooolto tecnica (non puoi fare lavori teorici come in italia) dunque vale come esame di abilitazione anche.
Questo e' quello che so. In bocca al luppo
P.S. pensa due volte se devi venire a lavorare qua ora, 50% degli architetti sono disoccupati (incluso io)
Lloyd :
liz: è vero che il titolo di laurea italiano senza l'abilitazione all'estero è praticamente carta straccia. Si tratta ovviamente del solito contro-senso italiota, purtroppo i nostri legislatori sono riusciti a creare questo escamotage per aggirare le regole europee, che parlano di Laurea e non di abilitazione. All'Estero l'abilitazione è compresa nel corso di Laurea, nella forma di un corso, o un apprendistato, o un esame. Di conseguenza io sarei molto più contento di frequentare un corso in Francia, ad esempio, parificando il mio titolo al loro, piuttosto che continuare a perdere tempo e pagare tasse per l'esame italiano che è una pagliacciata! Dopo di che penserei di rientrare in Italia e quindi iscrivermi all'Ordine.
Pare invece faccia caso a sè la Spagna dove l'abilitazione è compresa nel titolo di laurea perché non esistono né esami di stato, né corsi specifici. Quindi se mi presento con il mio titolo, cosa succede? Forse basta ridiscutere la Tesi in un ateneo Spagnolo?

Scabbia: l'onore è un gran bella cosa! Davvero! Ma serve in Italia? Qui da noi la meritocrazia ha senso?
Per me non è disonorevole pagare 400€ è solo prendere atto di come funzionano le cose in Italia.
Disonorevole, anzi umiliante, è dover sostenere questo esame dopo tutti i sacrifici fatti all'Università!
Giuly :
Lloyd svegliati! I sacrifici fatti all'uni sono solo lo 0,00001% di quelli che dovrai affrontare nella professione! Tieni duro, ripeti l'esame finchè non lo superi (io ce l'ho fatta l'anno scorso alla 4° volta!), iscriviti all'ordine e inizia a lavorare da professionista. Le soddisfazioni, seppur piccole, le avrai presto! E poi inserisciti nei gruppi giovani architetti e cerca di cambiare le cose! In bocca al lupo per tutto!
omega :

Quello che dovreste chiedervi é se una volta abilitati all´ estero, la vostra abilitazione valga anche in Italia.
Per quello che so io l´abilitazione non é automatica.
Qualsiasi architetto straniero che voglia esercitare in italia deve adeguarsi alle leggi italiane,
quindi deve sostenere l´esame.Mi sembra che ci siano delle clausole per determinate commesse e per periodi di tempo determinato.
Insomma, quello che voglio dire , prima informarsi come funziona da noi e poi chiedere all´estero, altrimenti si rischia tanto stress per nulla!!
un saluto a tutti.
Lloyd :
No Omega, se ti sei abilitato nell'UE puoi esercitare anche in Italia. Se invece ti abiliti fuori Europa, la situazione è diversa ;)
omega :
ma sei sicuro?...vado ad informarmi meglio...
poipoi :
quoto LLoyd
Un architetto che ha tutti i requisiti per poter esercitare nel proprio paese, può firmare progetti in Italia. C'è solo un passaggio formale che prevede una specie di iscrizione a un Albo provinciale italiano. Ad es. Meyer, per poter firmare l'edificio dell'Ara Pacis a Roma ha dovuto iscriversi all'ordine architetti di Firenze (sì mi pare di aver letto che fosse Firenze e non Roma).

Ma di certo non ha fatto l'esame di stato.
Te lo immagini? Col rischio che qualche commissario lo bocciava pure.
:)

Lloyd :
poipoi, dici bene, considerando come correggono i nostri scritti, l'avrebbero bocciato di sicuro :)
Comunque solo il gusto di abilitarmi all'estero e di non versare nenanche un cent all'Ordine in Italia, mi fa passare sopra a tutti i sacrifici che dovrei sostenere!
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