Kicka : [post n° 139400]

PARTITA IVA - FORFETTINO - COME CALCOLARE LO STIPENDIO

Ciao a tutti, dopo aver trascorso l'intero pomeriggio dal commercialista ho deciso di studiare a fondo i calcoli matematici da fare per calcolarsi uno stipendio...caso assai complesso e discusso tra noi architetti!!!

Io arrivo da una realtà aziendale (che ora vi spiegherò nel dettaglio perchè utile) e sto per aprire la partita iva per iniziare un nuovo lavoro in uno studio professionale...sono arrivata alla conclusione che non è giusto che i liberi professionisti siano trattati come sono trattati...uniamo le forze per cambiare la situazione che è diventata insostenibile...se no non ci si sposa più!!!

In un'azienda un laureato entra con uno stipendio netto di base (c'è una sorta di tabella che viene rispettata)...

nell'azienda nella quale mi trovavo un laureato quinquiennale architetto aveva, per iniziare, uno stipendio netto di poco superiore ai 1300 euro al mese...non contiamo poi il fatto che in azienda ti fanno il contratto, si ha la tredicesima, si ha la quattordicesima o i bonus, si hanno le ferie pagate, la malattia, la pensione, solo 8 ore lavorative, spesso la mensa o i buoni pasto etc...

Ho fatto già esperienza anche in uno studio e so che la situazione è assai diversa...indi per cui...

Importantissimo per chi, come me, inizia la professione in uno studio:

tra partita iva e contratto a progetto mi permetto di consigliare la partita iva...capirete poi perchè

se si ha meno di 35 anni e si ha intenzione di aprire la partita iva si ha la possibilità di avvalersi del forfettino ossia il regime agevolato (se ne ha il diritto...i primi tre anni si pagherà solo il 10% di tasse)

assicurarsi di non aver fatto contratti a progetto o prestazioni occasionali come architetti (intendo già con abilitazione) prima dell'apertura della partita iva altrimenti il forfettino salta (è diverso se il contratto a progetto o la prestazione occasionale si fanno prima di prendere l'abilitazione in quanto non si è architetto ma disegnatore e risultano quindi due categorie differenti...in questo caso il forfettino è possibile)

NB:
ecco perchè partita iva piuttosto che contratto a progetto, con un contratto a progetto il forfettino salta...!!!

iscrivendosi all'Ordine si paga direttamente Inarcassa (la nostra cassa previdenziale per la pensione) al posto dell'Inps

Il forfettino ha durata di tre anni solari per cui è utile aprire la partita iva in gennaio (se la apro per esempio adesso - ottobre - perdo praticamente quasi un anno di forfettino)

Ed ora entriamo nel merito dello stipendio:
Quali spese dobbiamo sostenere con la partita iva?

INARCASSA:
contributo fisso minimo pari a 1.180 euro annui + 65 euro per maternità (la pagano sia le donne che gli uomini) per un totale di 1.245 euro annui

5% sul reddito annuo (solo per i primi 3 anni poi diventerà il 10%)

10% di tasse (solo per i primi tre anni con il forfettino - regime agevolato)

4,25% IRAP sul reddito netto annuo

spese commercialista (con un contratto non avrei di queste spese)

spese vive (ossia cibo-benzina o mezzi di trasporto etc ma queste non contiamole nella nostra fattura visto che anche in azienda non tutti le pagano...comunque è bene sapere che ci sarebbero anche queste...)

E cosa è importantissimo chiedere?
Le ferie sono pagate o no? Da qui il conteggio su 11 o 12 mesi per calcolare lo stipendio...

se le ferie sono pagate l'imponibile sarà più basso mentre è da fare più alto se le ferie non sono pagate perchè andrà diviso su 11 mesi!!! (ho calcolato tra ferie estive e invernali 1 mese)

Per prendere uno stipendio pulito di 1.200 Euro...senza ferie pagate...

CONTEGGIO...stipendio di 1200 euro al netto di tutto senza ferie pagate

Con un imponibile in fattura di 1.900 euro facciamo
1.900 euro (reddito mensile lordo) * 11 mesi = 20.900 euro

20.900 euro - 1.180 euro (Inarcassa) = 19.720 euro

19.720 euro - 65 euro (per maternità) = 19.655 euro

19.655 euro - (il 5% del reddito lordo annuo che è) 1.045 euro (il calcolo è il 5% di 20.900 euro) = 18.610 euro

18.610 euro - (il 10% di tasse sul reddito lordo annuo quindi il 10% di 20.900 =) 2.090 euro = 16.520 euro

16.520 euro - (il 4,25% IRAP sul reddito netto annuo che è (utile - spese = 20.400 - 1.180 - 65 - spese commercialista - esempio 830 euro = 18.825 di cui il 4,25 % è)) 800 euro = 15.720 euro

15.720 euro - spese commercialista (abbiamo detto per esempio) 830 euro = 14.890 euro

14.890 euro / i nostri 12 mesi = 1.240 circa di stipendio che ci rimane (calcolando spese di 830 euro di commercialista, magari 9 ore lavorative al giorno e nessuna spesa viva)

IN FATTURA:
1.900 euro (compenso per prestazione professionale presso Vs studio) +
38 euro (che sono il 2% di 1.900 euro come contributo alla cassa previdenziale) = 1.938 euro (prima voce)

1.938 euro + (IVA al 20% su 1.938 euro = 387,6 euro) = 2.325,6 euro

2.325,6 euro è il totale fattura che il titolare deve dare al "dipendente" professionista per avere 1.200 euro di stipendio pulito senza ferie pagate.

Con le ferie pagate l'imponibile fattura o reddito mensile lordo, è la stessa cosa, sarà di 1.700 o 1.800 euro a seconda delle vostre spese di commercialista...il calcolo è uguale ma va fatto per 12 mesi...con un commercialista che costa 830 euro annui se si mette 1.700 euro di imponibile si prendono circa 1.200 euro giusti al mese mentre con 1.800 di imponibile, poco di più, circa 1.280 euro

Importante inoltre sapere:
che per il titolare un contratto a progetto costerebbe di più...

Spero di essere stata utile, se riscontrate sbagli fatemelo sapere per favore, sono informazioni utili anche per me...grazie di cuore!!!

Vi ricordo che sono informazioni per architetti che aprono la partita iva, si iscrivono all'Ordine e godono del regime agevolato - forfettino


Maffy :
Complimenti, sei stata esaustivissima!
babbu :
sono appena entrata in studio, ho letto i primi due versi e ho stampato in triplice copia distribuendo il verbo fra le colleghe. brava
Anny :
grazie, un appunto, mi sembra di non aver pagato tutti quei soldi di inarcassa, ma sui 528 euro, come mai?
Kicka :
Ciao Anny, grazie per la segnalazione.
Ho telefonato ad INARCASSA, hai ragione RETTIFICO...per chi ha maeno di 35 anni si paga come contributo soggettivo per i primi tre anni solari 393,3 periodico euro e come contributo integrativo 118 euro per un totale di 511,3 euro i primi tre anni solari al posto di 1.180 euro che avevo segnato...ciò signifca che via per la pensione non si mette poi molto...il contributo maternità rimane invece 65 euro.

Vanno rettificati quindi i calcoli matematici che ho fatto ieri...l'imponibile a questo punto si abbasserà un pochino.

Qui di seguito quanto riportato dal sito INARCASSA...

CONTRIBUTI

Contributo soggettivo, da calcolarsi in ragione percentuale sulla base del reddito professionale netto dichiarato ai fini I.R.P.E.F.
Contributo integrativo, da calcolarsi in ragione percentuale sulla base del volume di affari dichiarato ai fini IVA.
Contributo maternità

CONTRIBUTO SOGGETTIVO

La percentuale di calcolo è variata nel tempo, in quanto la stessa è modificabile biennalmente (art. 33, Statuto Inarcassa). Per il 2007 è pari al 10% sul reddito sino a € 79.500,00 ed al 3% sul reddito eccedente.

È comunque dovuto un contributo minimo - il cui valore è soggetto a rideterminazione sulla base dell’indice annuale ISTAT - che è pari, per l'anno 2007, a € 1.180,00, frazionabile in dodicesimi in relazione ai mesi solari di iscrizione.

I neoiscritti di età inferiore ai 35 anni hanno diritto, per i primi tre anni solari di iscrizione, alle seguenti riduzioni contributive:

dimezzamento della prima aliquota di calcolo
(dal 10% al 5%);
dimezzamento della seconda aliquota di calcolo
(dal 3% all' 1,5%);
riduzione ad un terzo del contributo minimo.
Tale beneficio vale solo per la prima iscrizione ad Inarcassa. Pertanto un periodo di cancellazione nel triennio comporta, dal successivo anno di reiscrizione, la perdita del beneficio e la conseguente applicazione del contributo intero.

Nota bene

Sono obbligati al versamento dei contributi previdenziali sul reddito professionale anche coloro che si avvalgono della facoltà prevista dall'art.1, comma 499 e seguenti, della Legge n. 266/05 - Legge Finanziaria 2006.

CONTRIBUTO INTEGRATIVO

La percentuale di calcolo, anch’essa modificabile ma a cadenza annuale, è rimasta inalterata nel tempo ed è pari al 2% del volume di affari IVA.

È comunque dovuto un contributo minimo - il cui valore è soggetto a rideterminazione sulla base dell’indice annuale ISTAT, che è pari per l’anno 2007 a € 354,00 - frazionabile in dodicesimi in relazione ai mesi solari di iscrizione.

I neoiscritti di età inferiore ai 35 anni hanno diritto, per i primi tre anni solari di iscrizione, alla riduzione ad un terzo della quota minima. Come per il contributo soggettivo, tale beneficio vale solo per la prima iscrizione ad Inarcassa. Pertanto un periodo di cancellazione nel triennio comporta, dal successivo anno di reiscrizione, la perdita del beneficio e la conseguente applicazione del contributo intero.

Il contributo integrativo è ripetibile nei confronti dei committenti.

Il contributo integrativo non è dovuto per le prestazioni effettuate nei rapporti di collaborazione tra ingegneri e architetti, anche in quanto partecipanti ad associazioni o società di professionisti. Esso non è dovuto neppure per le prestazioni effettuate nei rapporti di collaborazione fra Società di Ingegneria e fra queste ed i soggetti precedentemente indicati.

CONTRIBUTO DI MATERNITA'

E' un contributo annuo a carico di tutti gli iscritti destinato alla copertura degli oneri connessi alla erogazione della indennità di maternità per le libere professioniste, nella misura stabilita ogni anno dal Consiglio di Amministrazione. Per l'anno 2007 esso ammonta a € 65,00.
In caso di iscrizione inferiore all'anno, l'importo è rapportato ai mesi di effettiva iscrizione.
federika :
complimenti per l'impegno e grazie mille per l'aiuto!
desnip :
perchè evidentemente sei nei primi 3 anni di iscrizione ed hai meno di 35 anni, quindi godi della riduzione di ca. 1/3 del minimo.

P.S.: brava, Kicka, hai reso un servizio utile a molti.
Kicka :
Grazie a tutti per le belle parole...

spero che d'ora in poi non esistino più fatture al di sotto di una certa cifra di imponibile o reddito mensile lordo che sia...l'unione fa la forza...vediamo di non farci prendere in giro più...dimostriamo che sappiamo...

PS:
per rifare i calcoli matematici e capire quanto rimane cambiare l'imponibile e fare * 11 o * 12 mesi a seconda se si hanno le ferie pagate o no...poi sottrarre tutto ciò che è a nostro carico (cambiare spese Inarcassa che erano sbagliate e attenzione al 4,25% di IRAP che anche questo cambia essendo meno la spesa Inarcassa)

Un abbraccio, Kicka
Kicka :
1.700 euro di imponibile per 12 mesi (ferie pagate) per uno stipendio di poco più di 1.200 euro puliti al mese
(con commercialista che ha un costo di 830 euro)
per chi è Iscritto al'Ordine, ha partita iva, gode di forfettino, è iscritto a Inarcassa ed ha meno di 35 anni.

1.800 euro di imponibile per 11 mesi (senza ferie pagate) per uno stipendio di poco più di 1.200 euro puliti al mese
(con commercialista che ha costo 830 euro)
sempre per chi è Iscritto al'Ordine, ha partita iva, gode di forfettino, è iscritto a Inarcassa ed ha meno di 35 anni.

Saluti...non rompo più giuro...spero che questa volta i calcoli siano giusti!!!
lul :
Al tuo meraviglioso e utilissimo intervento vorrei aggiungere un paio di cose.
1) Non si può inserire il 2% di contributo previdenziale in una fattura tra professionisti, quindi dovresti toglierlo dalle voci della fattura da presentare allo studio per cui lavori.
2) Se sono essenziali i 35 anni per l'agevolazione inarcassa, non lo sono per usufruire del cosiddetto forfettino, il quale non ha limiti di applicazione se non di reddito o di precedenti attività lavorative nella stessa categoria.
lau :
manca la conclusione....tutto giusto ma....chi te li da 1900€ al mese? ;-)
ele :
...siamo alle solite...appunto: e chi te li paga 1900€ al mese? ;-) ;-)
Kicka :
Hai ragione al 100 %, questo è il problema...
innanzitutto bisogna far presente che se ti offrono la scelta tra contratto a progetto o partita iva, con il contratto a progetto loro (i titolari) pagherebbero molto di più al mese rispetto a quanto tu (professionista) emetti in fattura per cui per loro è già un vantaggio e poi bisogna unirsi per affrontare la situazione...bisogna dire basta a questo sfruttamento sfrenato...parliamo anche di più di otto ore lavorative al giorno, di essere alle dipendenze di qualcuno senza nessun riconoscimento e del fatto che noi architetti non dovremmo neanche avere tirocinio...già l'Italia è l'unico paese ad avere l'Esame di Stato e a farci finire così tardi l'Università...se tutti si rendono conto della situazione (immagino che in questo siamo già uniti) e se insieme affrontiamo con delle basi solide il problema (facciamo vedere i calcoli...anche noi dobbiamo vivere) magari, dico magari si iniziano a muovere un pò le acque...e in un futuro, chissà...le cose potrebbero migliorare e tutti gli architetti italiani non andrebbero più a far successo all'estero...
L'importante è parlarne...
Un saluto, Kicka
ele :
...ma scusate...andate a leggete il post n° 137906 del 30-09-2007...le acque si stanno già muovendo...
Kicka :
Ho letto il post e mi sembra ottimo!

A.i. ho lasciato più volte il lavoro ed ho cambiato proprio perchè non se ne può più di questa situazione...per questo dico che sarebbe già un bel passo se tutti facessero valere i loro diritti in fattura...le spiegazioni da dare non mancherebbero...si smuoverebbero in questo modo tutti gli studi...forza e coraggio...sappiamo benissimo che il lavoro non manca e che loro se non gli stai bene ti lasciano a casa ma la situazione che si presenta è la medesima nel momento che si cambia...è un circolo chiuso...

Per me l'ideale sarebbe scrivere sia al Gabibbo che alle Iene...dovrebbe diventare una notizia più che pubblica perchè si faccia qualcosa...
ele :
...vvvvai kicka!
Kicka :
Raccogliamo tutti i links che parlano di questo argomento, tutti quelli che vi capitano sott'occhio e una volta che abbiamo un bel pò di materiale in mano lo mandiamo ai programmi sopra citati...vediamo se qualcuno fa qualcosa...

Anche le altre categorie di liberi professionisti sono trattate male, ma loro una volta fatto il tirocinio, magari gratis, riescono a percepire per lo meno uno stipendio...a detta di amici avvocati, commercialisti etc...noi no a distanza di anni dalla laurea e finchè non ci si mette in proprio, non è giusto!
tarta :
ciao a tutti ! contate pure su di me per organizzare qualcosa!
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