Mi hanno chiesto informazioni riguardo una pratica che, a causa di alcune inosservanze, è diventata ora un po’complessa ed io, essendo alle prime armi, non so cosa rispondere.
Si tratta di un progetto di NUOVA COSTRUZIONE di un’abitazione bifamiliare per il quale sono state rilasciate:
- concessione edilizia nel 1993;
- alcune variati di cui l’ultima è scaduta nel settembre 2007.
I problemi sono i seguenti:
1)
- non è mai stata presentata una dichiarazione di fine lavori;
- non è stato fatto l’accatastamento del nuovo immobile.
2)
- bisogna ancora fare delle sistemazioni esterne e l’entrata principale.
Quello che volevo chiedervi è questo:
i proprietari come devono procedere, e in che ordine, con:
- accatastamento;
- dichiarazione di fine lavori;
- certificazione di collaudo finale;
- richiesta di abitabilità,
- D.I.A. per sistemazioni esterne.
Sofia : [post n° 157467]
Pratica mai conclusa
Termini per l'inizio e l'ultimazione dei lavori
(Cassazione 4 agosto 2005, n. 29487, Sez. III penale)
I termini per l’inizio e l’ultimazione dei lavori edilizi non devono essere obbligatoriamente indicati nel permesso edilizio e costituiscono termini di validità e di efficacia del permesso stesso. Essi operano automaticamente, a prescindere quindi da una apposita dichiarazione amministrativa. Ne deriva che, una volta scaduti questi termini, la concessione deve intendersi come “non esistente”, cosicchè i lavori edilizi ultimati dopo lo scadere dei termini sono privi di titolo autorizzativo, e determinano quindi la commissione di reato.
(Corte di Cassazione, sez. III penale, 4 agosto 2005, n. 29487 – Sentenza commentata a cura del Prof. Vittorio Barosio).
(Cassazione 4 agosto 2005, n. 29487, Sez. III penale)
I termini per l’inizio e l’ultimazione dei lavori edilizi non devono essere obbligatoriamente indicati nel permesso edilizio e costituiscono termini di validità e di efficacia del permesso stesso. Essi operano automaticamente, a prescindere quindi da una apposita dichiarazione amministrativa. Ne deriva che, una volta scaduti questi termini, la concessione deve intendersi come “non esistente”, cosicchè i lavori edilizi ultimati dopo lo scadere dei termini sono privi di titolo autorizzativo, e determinano quindi la commissione di reato.
(Corte di Cassazione, sez. III penale, 4 agosto 2005, n. 29487 – Sentenza commentata a cura del Prof. Vittorio Barosio).
Mi era capitato di recente un caso simile e ti consiglio vivamente di parlarne con i tecnici in comune... a me hanno consigliato di presentare una DIA in cui si fa riferimento allo stato di fatto come da aut. precedenti e poi si sistema tutto al momento di chiudere la nuova DIA.. ma credo che questo valga solo se non sono tanto fiscali sulla chiusura dei lavori. Il tuo caso è forse più complesso ma prova comunque a parlarne... ciao!
