Sara : [post n° 160154]

soliti problemi solita paura

Salve ragazzi, a questa domanda magari avrete già risposto molte volte e altrove... cmq tento di fare appello alla vostra magnanimità non per pigrizia di leggere i vecchi post, ma perché qui il tempo stringe e devo capirci qualcosa entro... 2 giorni (aiut!). Dunque, all'architetto presso il quale faccio schiava da diverso tempo senza percepire nulla (gliel'ho chiesto io di fare un po' di ..."pratica"!) è capitato un lavoretto che ci impegnerà per un paio di mesi e finalmente (udite udite) mi vuol retribuire (pochino, eh...). Però urge che io mi iscriva all'albo - secondo lui. (Io è da un anno che rimando l'iscrizione).

Orbene, questo è un passo che prima o poi avrei fatto, ma vorrei sapere, evitando per ora l'iscrizione all'inarcassa, 1 a quanto ammontano le spese fisse annuali dell'ordine. Punto 2: può farmi una ritenuta alla fine, senza che ci sia nullissimo di scritto che abbia regolato il nostro rapporto? Ci pago qualcosa io? Una volta iscritti penso che non ci sia da scherzare... Lunedì aspetta la mia risposta... Grazie sin d'ora!
Francesco :
MA NO VAI TRANQUILLA ISCRIVITI
L'ISCRIZIONE ALL'ALBO NON OBBLIGA L'ISCRIZIONE AD INARCASASSA
IL COSTO DELL'ORDINE SI AGGIRA INTORNO ALLE 100 EURO L'ANNO (DIPENDE DAL'ORDINE)
SENZA PART.IVA PUOI FATTURARE FINO A 4500 ERUO L'ANNO CON LA SOLA RITENUTA D'ACCONTO
nico :
per un lavoro di un paio di mesi non vale la pena iscriverti all'albo a meno che tu non abbia lavori tuoi.
anche perchè che te ne fai della sola iscrizione all'albo? devi aprire anche partita iva quindi.
le spese sarebbero: ca. 600 € d'iscrizione all'ordine, poi sono dalle 150 alle 250 annuali. per aprire PI nulla ma dovrai pagare il minimo di inarcassa annuale che se non mi sbaglio per i primi 3 anni sono circa 400 €
secondo me per un lavoro di soli 2 mesi puoi fare benissimo con prestazioni occasionali..........e poi se firma lui i progetti a che gli serve la tua iscrizione all'albo?
comunque fai un foglietto con questi conti e fatti un'idea di quanto costi il tuo lavoro. poi vai da lui con quelle cifre e mettiti d'accordo.
ma ti garantisco una cosa: aprire PI significa anche avere un certo reddito annuale altrimenti non arrvivi a fine mese.........un lavoro di 2 mesi deve essere ben pagato
Francesco :
L'ISCRIZIONE ALL'ALBO NON OBBLIGA AD AVERE LA P.I. E AD ISCRIVERSI AD INARCASA.
SONO STATO ISCRITTO ALL'ORDINE PER DUE ANNI PAGANDO SOLO IL CONTRIBUTO ISCRIZIONE DI 130 EURO
DA QUEST'ANNO PAGO SEMPRE 130 EURO CON LA SOLA DIFFERENZA CHE ADESSO HO ANCHE LA P.I. CON RELATIVI ONERI OBBLIGATORI DA VERSARE AD INARCASSA. CONOSCO TANTI COLLEGHI CHE SONO ISCRITTI ALL'ALBO SENZA P.I., FANNO QUALCHE LAVORETTO COME PRESTAZIONE OCCASIONALE CON LA RITENUTA D'ACCONTO. SI HA L'OBBLIGO DI ISCRIVERSI AD INARCASSA QUANDO SI HA L'ISCRIZIONE ALL'ORDINE E LA TITOLARITA' DELLA P.I.
SE NON FOSSI CERTO NON INSISTEREI
CIAO E GRAZIE
Vicky :
quello che dici è vero ma il datore ha chiesto iscrizione evidentemente per fare firmare qualcosa, e la legge 30 del 2003 non permette di effettuare lavori di tipo intellettuale che necessitino di iscrizione all'albo cons emplice ritenuta di acconto. Ne abbiamo parlato varie volte e chi l'ha fatto ha sbagliato! tanto è vero che una ragazza ha chiesto all'ordine e l'ordine ha detto che non era poccibile.
Sara può lavorare con ritenuta fino a 5000 euro ma per lavori che non implichino la sua firma da architetto! SE no si deve aprire la p iva.
Ne abbiamo parlato anche mille volte con Nico in altri post.
Ciao
nico :
francesco hai ragione a sostenere quello che hai esposto ma il contributo per la prima iscrizione è di circa 600 € che per uno che non guadagna quasi niente sono tantissimi; la tassa annuale varia in base alla provincia (la mia è 250).
io direi che per Sara non vale la pena per un lavoro di 2 mesi a meno di altri lavori personali che si possono aggiungere nel corso dell'anno o di un rapporto più prolungato con il suo datore di lavoro (economicamente intendo).
tra l'altro bisognerebbe capire a che serve un'iscrizione all'albo se poi non firmi niente.

sara pensaci bene.....noi esprimiamo solo i nostri pensieri
Vicky :
Soggetti esclusi
L'art. 61 del D. Lgs. esclude da questo tipo di rapporto di lavoro i seguenti soggetti:
i professionisti intellettuali, con iscrizione ad apposito albo;
coloro che hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con associazioni o società sportive associate a federazioni nazionali o ad enti di promozione sportiva riconosciute dal CONI;
i dipendenti di pubbliche amministrazioni;
i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società;
i partecipanti a collegi e commissioni.

IL LINK è
www.krlavoro.it/impiego/legge_biagi/prestazioni_occasionali.php
Archidafne :
La Riforma Biagi del 2003 impone che tutti i liberi professionisti iscritti all'albo debbano aprire la partita Iva.
L'ho dovuta aprire anche io eppure non arrivo a più di tremila euro l'anno (sono anch'io agli inizi).
Ma se hai prospettive a breve e non si può fare altrimenti...
nico :
archidafne non sei precisa.....
la P IVA la deve aprire chi vuole lavorare come architetto firmando e timbrando quello che produce.
ma s elavori per l'architetto X, non hai bisogno di firmare e guadagni 5000 € lorde l'anno è inutile aprire P IVA.
puoi benissimo fare con le collaborazioni occasionali.
Archidafne :
Magari, mi piacerebbe.
Riguarda però tutti i professionisti iscritti all'albo e non esiste più il discorso dei 5000 euro l'anno; me lo ha detto per primo il consulente fiscale all'Ordine e ne ho avuto conferma dall'Agenzia delle Entrate.
Infatti ho dovuto aprirla!
Se hai riferimenti normativi precisi a dimostrazione del contrario, ti prego di fornirmeli.
Grazie. Ciao
dan :
chiamare un commercialista. qui ognuno la dice diversa, chiedere ad un professionista preparato?
nico :
io non ti capisco!
qua sara ci ha chiesto se aprire o no P IVA.
io ho detto che se non ha bisogno di firmare e lavora per meno di 5000 lordi l'anno può benissimo fare con collaborazioni occasionali.
il tuo discorso sui professionisti è giusto ma forse il tuo caso non rientrava nei limiti delle prestazioni occasionali.
insomma se Sara si iscrive all'albo 600 €, paga inarcassa e non so manco quanto è e lavora per 2 mesi per 2000 euro ma alla fine che ha lavorato a fare?
se è possibile si fa il rapporto occasionale e almeno dei 2000 tolta la ritenuta le restano 1600.
Archidafne :
Nico, scusa, io ho aperto da poco PI, sebbene anche io rientri in quelle che si chiamano "prestazioni occasionali"; mi sono informata all'Ordine e dal mio commercialista: con la Riforma Biagi se sei iscritto all'Ordine sei a tutti gli effetti un libero professionista ed in quanto tale devi avere P.I. ed emettere fattura.
Che vuoi che ti dica ho preferito stare tranquilla (hai visto mai che per poche migliaia di euro mi fanno pure la multa!) e francamente non vedevo alternativa.
Se vai sul sito della Agenzia delle Entrate c'é molto materiale a proposito - e anche questo mi ha convinto - oltre al fatto che dopo tanta fatica spero proprio di arrivarci e superarli questi benedetti 5000 quest'anno!
Ad ogni modo aspetto tue comunicazioni, se vuoi.
Ciao.
Sara :
Innanzi tutto desidero ringraziare tutti coloro che hanno risposto tempestivamente al mio appello. Il fatto di avere sollevato un ennesimo dibattito non fa che confermare quanto fumoso sia questo tema, nonostante su questo sito se ne parli pressoché quotidianamente....

E' evidente quanto le opinioni siano discordanti ma la legge deve essere una sola!

Anche io ho esempi di colleghi iscritti all'albo che non hanno p.i. (che non sembra pertanto obbligatoria) nonostante il richiamo da parte dell'inarcassa sia automatico dal momento dell'iscrizione e cmq dall'emissione della prima fattura. Altro discorso è la natura dei lavori che questi svolgono. Per quanto mi riguarda è una sorta di lavoro di ricerca nel quale figurerei come collaboratrice (non si tratta ahimé di un progetto).

VOLENDO TIRARE LE CONCLUSIONI: Esclusa la collaborazione occasionale (in cui se non erro il datore ti paga la famigerata ritenuta sul lavoro svolto senza nulla di scritto che regoli gli estremi del rapporto lavorativo, a differenza del contratto a progetto in cui c'è appunto un contratto scritto che sintetizza i particolari del lavoro), la cosa da fare - una volta iscrita eventualmente all'albo - è solo emettere una RICEVUTA (E NON FATTURA) con ritenuta d'acconto che me la pago da sola una volta ricevuta dal datore insieme al resto del mio compenso)? é così o ho elaborato una serie di folli conclusioni?

COME VEDETE NON A TUTTI NOI COMUNI MORTALI LA COSA è POI TANTO CHIARA, MA QUELLO CHE POSSO DIRE è CHE SONO MOOOOOLTI I COLLEGHI CHE SONO NELLA MIA STESSA SITUAZIONE DI TRANSIZIONE, SENZA UN LAVORO FISSO SUL QUALE CONTARE, E SENZA -e soprattutto- LA CERTEZZA DEL NOTO "VOLUME DI AFFARI" SUPERIORE AI 5000 EURETTI (ma de ché!) CHE TI FA varcare la soglia dell'ordine con una tale non scialanza da farti non solo dormire sonni tranquilli, ma anche farti affrontare il passo dell'iscrizione con la certezza che la cosa ti sia convenuta.

GRAZIE A TUTTI!
nico :
la conclusione è che ti puoi iscrivere all'albo quando cacchio ti pare senza aprire P IVA.
in questo caso puoi fatturare fino a 5000 lordi e chi ti paga tratterrà il 20% e lo verserà come tasse allo stato.
in tutto questo non puoi firmare niente come architetto Sara Rossi ma come sign.ra Sara Rossi.
in tutti gli altri casi apri P IVA.

e basta!
Andrea :
250 euro l'anno.
Francesco :
...concordo con Nico!
Ringrazio e saluto tutti
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