stefania perplessa : [post n° 166653]

ciao a tutti

vorrei da chiunque può fornirmelo..un sincero consiglio. laureata, a 26 anni, 7 mesi fa, nel Nord Italia, lavoro già da qualche mese prima della laurea, in uno studio tecnico della mia città.
in questi mesi ho imparato moltissimo e ora sono in grado di gestire una pratica in autonomia. mi occupo anche della parte progettuale con una discreta libertà, anche se ovviamente nn ho io l'ultima parola (che ce l'ha in fin dei conti sempre il committente!).
situazione umana allo studio soddisfacente e rapporti umani abbastanza buoni. in generale sembrerebbe una situazione positiva...
ora mi chiedo: lavoro a nero, prendo meno di 1000 € e mi chiedo sinceramente come mi devo comportare..
la cifra a PI verrebbe a loro giudizio troppo alta...ma io nemmeno posso andare avanti degli anni così.
quale sarebbe la tipologia contributiva + adatta?
un amico mi parla di praticantato! ma noi abbiamo il praticantato?!
un contratto a progetto significa cmq inps in gestione separata al 24%?
e un contratto da dipendente eventualmente come funzionerebbe? che inps si paga?
gigi :
prima di iniziare i a pagare le tasse e i contributi, cerca almeno di ottenere una paga decente, se mi dici che non arrivi a 1000€ ti dico che guadagni poco se poi ci detrai il 30-40% di imposte il conto viene da se. Io dopo vari studi che mi davano l'elemosina e inutili ricerche di clienti facoltosi ho deciso di entrare nell'amministrazione. Magari non si fanno progetti eccezionali quali stazioni o aeroporti ma almeno uno stipendio decente arriva a casa tutti i mesi, e poi nel piccolo ci sono anche li delle soddisfazioni
stefania perplessa :
1000 euro sono al netto di tutto.compreso spese e commercialista. la mia richiesta partiva da circa 1500 euro lordi. (con PI e inps gestione separata)
per questo gli è sembrata una cifra troppo alta.
volevano rimanere sui 1200-1300 circa!!!
purtroppo le tasse da pagare nn le ho stabilite io e queste sono...
e d'altra parte anch'io devo campare...
x questo chiedevo: che fare??
meglio nn aprire PI? MA ALLORA COSA FARE? che tipologia di contratto? che gestione pensioni?
gigi :
non conosco la persona, se si attacca ai 200€ mi fa pensare male, soprattutto perchè lui sa meglio di te che ti sta pagando poco. Nella tua situazione piuttosto che aprire subito PI nell'attesa di un compenso dignitoso penserei al riscatto della laurea non avendo PI lo paghi all'INPS, costa circa 20000€ e si può pagare a rate in 10 anni senza interessi. Se poi in futuro passerai ad inarcassa non ci sono problemi poiche il per poter portare i contributi da un ente all'altro dei versare per almeno 5 anni, ovvero la durata legale degli studi universitari.
Non pensare poi che un contratto al progetto ti salvi la vita, poiche il datore di lavoro paga 1/3 e i restanti 2/3 li devi pagare tu volontariamente con il netto che lui ti da(se non paghi da te su un aspetto contributivo e' come se lavorassi 4 mesi l'anno)
Da :
il contratto a progetto, per iniziare è comunque una buona cosa. per darti delle cifre per prendere 1000 euro nette sono lorde 1230 (ho verificato le mie vecchie buste). io ho aspettato ad aprire P.Iva quando ho potuto pretendere di più.
ciao e pretendi di firmare un contratto annuale.
gigi :
ma i 2/3 di contributi volontari tu non li versi? io dal netto che danno in busta detrarrei 2/3 di contributi volontari, perchè altrimenti ai fini pensionistici versi solo le briciole. Inoltre credo che non ci sia senso pretendere una durata contrattuale lunga, perchè ti possono anche dire ad un certo momento che il progetto è finito e sei disoccupato anche con un contratto non scaduto.
nico :
non si risolve tutto.
1500 lordi sono una bella cifra per chi non ha molta esperienza.
sappi una cosa: quando inizi la libera professione vai per forza in perdita perchè sai una minima parte di come si svolgono pratiche, progetti ecc. e devi sempre appoggiarti ad altri.
se poi sei un fenomeno è un altro discorso.
pochi mesi dopo la laurea mi fanno pensare che bisogna essere umili.
oppure se sei forte fai una proposta: fatti pagare a lavoro e fallo con i tuoi mezzi. ma avresti spese, niente più orari, responsabilità e nessuna sicurezza su nessuna cifra.
ma :
ti consiglio o un contratto progetto x 1 anno e vedi come va...........oppure p.i. a regime agevolato.....senti il commercialista o la camera di commercio ....x info..........
Ily :
nel contratto a progetto i 2/3 dei contributi sono a carico del datore di lavoro, solo 1/3 a carico del lavoratore.
Sandra :
... ma io quando ho cominciato come ing. in uno studio (collaborazione) i 1000 euro netti che dice Stefania me li sognavo!!! E ora, dopo 7 anni, studio mio e lavori miei e in service x altri, una bambina piccola da mantenere (il nido costa quasi 500 euro al mese), mi sa che tolto tutto non arrivo neanche a 800-900 euro netti!!! Insomma Stefania, sei da poco laureata, fai un lavoro che ti piace, mi pare che non prendi male! Se vuoi regolarizzare puoi fare P.Iva con il forfettone: loro pagano te 1000 euro, te ne versano altri 250 in ritenuta d'acconto e tu così hai finito di pagare le tasse. Rimane fuori solo Inarcassa (ma i primi 3 anni paghi poco, e cominci a pagare dal prossimo anno), in compenso puoi fare qualche lavoretto tuo alla luce del sole e puoi detrarre qualcosa come spese di attività (pc, cell, corsi aggiornamento, ecc). Io mi accontenterei ....
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