malva : [post n° 199265]

rapporto con il cliente

Ciao a tutti,
avevo un po’ di remore a scrivere un post a riguardo… poi ho dato un’occhiatina ai precedenti e mi sono convinta a procedere.

Premetto che sono al settimo mese di gravidanza, e dunque è probabile che i miei ormoni mi facciano vedere le cose un po’ distorte, e forse è anche per questo che mi rivolgo a voi per un parere, un’opinione, un consiglio.
Si prospetta all’orizzonte un nuovo lavoro dopo alcuni mesi di inattività (dovuti anche ai malesseri ormai risolti dovuti al mio stato) e sono piuttosto perplessa sul da farsi. Mi sono sempre occupata prevalentemente di ristrutturazioni di interni, rare volte di arredi, spesso finiti un po’ a tarallucci e vino con i miei disegni in un cantuccio ed il cliente che mescolava orrendamente e stravolgeva tutto… ma in fondo a casa propria… no?

Sono stata contattata per una ristrutturazione/arredo, prevalentemente su misura, ed ho incontrato queste persone tre volte per un paio d’ore in tutto (questo solo per farvi capire il mio grado di conoscenza dei clienti in questione). Al secondo incontro ho portato con me la lettera d’incarico che è stata letta e messa via dicendo che volevano leggerla con attenzione (giustissimo, ok), al terzo incontro il marito non si è presentato con una scusa banale.
Sono una coppia di una certa età, con mille case sparse per l’Italia, quindi da quello che intuisco e fanno intuire, con una certa esperienza in fatto di arredamento/rapporto con architetto-arredatore.
Durante questi incontri io, per iniziare un po’ a capire il loro gusto e le loro esigenze ho portato una buona quantità di riviste con selezione di foto precedentemente raccolte per vedere dove andare a parare… prima di prendere in mano la matita e sparare nel mucchio mi è sembrata la cosa più sensata e meno dispendiosa.

All’ultimo incontro (quello solo con la moglie) la lettera d’incarico firmata non si è vista, così come un assegno di acconto, e la signora si è quasi ‘lamentata’ di me: lei si aspettava subito delle soluzioni, era quasi scocciata dal fatto che io mi stia preoccupando di capire cosa potrebbe incontrare il loro gusto… una delle più grosse è stata “ma no, questa soluzione è troppo celebrativa!” ed io “ah… ho capito vuole mantenere un profilo basso?” e lei “si, esatto! Un profilo basso… però alto!”

voi, al mio posto come interpretereste tutto questo?
Procedere sulla fiducia e prendere in mano la matita o tenere duro fino alla firma, rischiando di perdere il lavoro?

grazie a chi vorrà rispondermi,
saluti
sara :
Non saprei davvero consigliarti, a me è capitato di peggio. come donna posso dirti che nel tuo stato non devi prenderti particlari arrabbiature, architettura a parte.
Ciononostante in questi casi sarebbe meglio, alle prime avvisaglie di reazioni fumose e n on idonee alla situazione, dirgli, con tono secco: Mi scusi, ma lei, il lavoro, lo vuole fare.... O NO?
se hai bisogno assoluto di questo incarico, dal punto di vista monetario, devi abbandonare questa strada e metterti a tappeto, ammesso e non concesso che il tuo stato ti permetta una simile acrobazia. sono convinta che noi tutti che stiamo tribolando per un lavoro, campiamo anche quando non ce l'abbiamo, in un modo o nell'altro. magari perché ci mantiene a fatica un maritino o perché mamma ci fa le lasagne. Devi scegliere. ma per poter rischiare, bisogna poterselo permettere. buona fortuna per tutto. Penso che accettare un incarico è sempre un rischio. Io se fossi te gli direi che per procedere hai bisogno di una lettera di incarico che li vincoli. Facci sapere.
alinger :
Per come descrivi la situazione sembra la classica anteprima di fregatura.
Alla fine solo tu puoi sapere se valga la pena o no rischiare.
In bocca al lupo
dina :
Sono daccordo con sara. Visto che si tratta di persone con case sparse in Italia ecc.dovrebbero essere abituate a certi rapporti, e per non perdere tempo fai patti chiari prima, tutelati.
In bocca al lupo per il tuo stato e per il tuo lavoro.
desnip :
Per quanto riguarda la lettera d'incarico, non devi prospettargleila come un optional, ma come una cosa obbligatoria. Poi, se sono abituati ad avere rapporti con altri architetti, fagli credere che sono loro ad avere un comportamento irregolare. solo così potrai tutelarti davvero.
tia :
Non ho avuto moltissime esperienze coi clienti, ma da quel poco ho potuto capire che i più facoltosi sono sempre quelli che cercano di tirare di più possibile la cinghia e a volte cercano di svignarsela quando è il momento di pagare.Tieni conto che se i tuoi appartengono a questa categoria di daranno molte gatte da pelare anche per i preventivi dei fornitori, che cercheranno di tirare al minimo anche quando tu hai già fatto di tutto per ottenere il prezzo più basso. Pretendere una lettera d'incarico mi sembra un buon modo per fare una selezione, se sono veramente intenzionati non ti opporranno problemi. Ciao e in bocca al lupo
malva :
ringrazio tutti per le risposte e per gli in bocca al lupo!

mi ha fatto davvero piacere leggere i vostri post e mi trovo in linea con quello che mi scrivete! :)
questo mi fa sentire meno sola, GRAZIE!

aggiornamento:
stamattina mi ha chiamato il marito dicendomi che rientravano prima dal ponte per 'evitare il traffico' (ma guarda...) e che ci aggiorneremo nelle prossime settimane
(questa casa che dovrei risistemare e arredare si trova in un posto di villeggiatura - diciamo così - ...anche se io continuo a chiedermi che caspita ci viene a fare la gente... :)))

io non ho battuto ciglio e l'ho salutato molto cordialmente.
riconfermo a me stessa la mia posizione: credo di aver fatto proprio bene a non farmi suggestionare troppo dal loro snobismo.

riguardo a desnip: hai colto nel segno!
ho omesso per brevità che il progetto della ristrutturazione avrà la firma di una loro nipote architetto (che io ho conosciuto al primo appuntamento e mi è sembrata una bravissima persona) che spesso e volentieri li ha seguiti in passato ma che stavolta non può vista la distanza del cantiere (almeno questa è la versione ufficiale)...
mi viene da pensare che in vita loro non abbiano mai visto una lettera d'incarico e che la nipote si sia finalmente svincolata da due zii ricchi e scrocconi che magari se ne uscivano con una cena pagata...

x tia: è VERISSIMO quello che dici e ho preso in considerazione anche questo aspetto, non da poco.
purtroppo i clienti più sono ricchi più 'si dimenticano di pagare'... perchè secondo loro i soldi non sono importanti. come se uno lavorasse per hobby...
a fronte di questo il mio preventivo è stato calcolato in osservanza delle tariffe professionali, mi sono detta:
dovrei mettermi in maternità e invece mi lancio in una una nuova impresa + sono dei facoltosi rompi palle = ne deve valere DAVVERO la pena!!!

adesso vediamo come va a finire, so di essere una persona estremamente puntigliosa e se dovesse andare in porto farò i salti mortali pur di dare il massimo.
se non dovesse andare lo prendo come un segno: devo dedicarmi anima e corpo al mio bambino che sta per arrivare e che merita tutta la mia attenzione.
ma buttarmi a capo fitto in un lavoro super stressante, togliere tempo a mio figlio e non avere nemmeno la garanzia di una lettera firmata... questo no.

un caro saluto a tutti!

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