Valter_degas : [post n° 205591]

Piano Territoriale Paesistico Regionale - Lazio

Nel P.R.G Comunale una determinata località rientra, ad esempio, nella zona c.d. Agricola. Il PTPR prevede per quella stessa località area agricola identificata della campagna......tal de tali...ect.

Domanda.
il sig. Verdi possiede un appezzamento a vocazione agricola, può edificare (escludendo l'edificazione per residenza agricola e pertinenze ect) fabbricati, civili-industriali o altri manufatti e/o parcheggi ?

Ringrazio anticipatamente.
eli :
generalmente in zona agricola l'indice di fabbricabilità è talmente basso che è praticamente impossibile riuscire a sviluppare la volumetria idonea per un capannone a meno che il proprietario dei suoli non abbia ettari ed ettari di terreno! ammesso poi che si possa realizzare tale volumetria, generalmente essa è da utilizzarsi per usi legati all'attività agricola a meno che non ci si trovi in una zona agricola speciale che prevede anche la realizzazione di capannoni per attività artigianali etc... conviene dunque richiedere all'u.t.c. del comune. un certificato di destinazione urbanistica della particella che individua il terreno, in modo tale da conoscerne gli indici e soprattutto le destinazioni d'uso ammesse. Ultima cosa, ma non meno importante, è necessario anche individuare precisamente l'ambito in cui tale terreno ricade nel ptpr per eventuali ulteriori prescrizioni di piano.
Valter_degas :
Grazie Eli.
Sebbene il PTPR e il PRG del Comune tal de tali dicono che l'area X ricade in ambito agricolo, quindi ribadisco che l'area è a vocazione agricola, si possono deleggittimare due strumenti Urbanistici ? Personalmente credo di no, a meno che non si utilizzi lo strumento dell'esproprio per pubblica utilità. Avoi ogni commento.......che è ben accetto.

Grazie
eli :
Ma certo che si può! con un bell'accordo di programma! ma devi avere molti, ma moooolti "amici"!
valter_degas :
Vedi, a tutto c'è una soluzione "ALL'ITALIANA". mi era sfuggita, eppure di recente....La Gabbanelli (ops)....

grazie di nuovo....ma sei architetto eli?
eli :
essendo un forum di architetti davo per scontato che lo fossimo tutti con più o meno esperienza e/o competenza.
tornando al discorso dell'accordo di programma (e dalla tua risposta mi pare di capire che tu non sia un tecnico o sbaglio?), esso nasce come accordo tra enti pubblici (regione, provincia, comune) mirato ad un intervento pubblico di particolare importanza e/o urgenza che per tali motivi "PUO' " andare in deroga agli strumenti di pianificazione territoriale.
L'inchiesta fatta a "report" metteva in evidenza come tale strumento attuativo sia stato poi di fatto utilizzato per pure speculazioni edilizie.
L'accordo di programma non è una soluzione all'italiana per ovviare agli strumenti di pianificazione; sono gli italiani che lo hanno usato per "risolvere" altre questioni, ovviamente legate al lucrare anche sui suoli dove si coltivano i pomodori.
saluti
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