nikosky : [post n° 210417]

società di architettura o 2 singoli professionisti?

ciao a tutti, volevo condividere con voi un forte dubbio che mi attanaglia da tempo.
io e la mia compagna (futura moglie) condividiamo al momento lo stesso studio, siamo entrambi architetti, io con paretita iva ed uno studio da diversi anni.
Lei neoiscritta all'ordine dovrebbe aprire la sua bella partita iva ed iniziare il suo percorso, ma è inevitabile che i nostri percorsi anche lavorativi si intreccino sempre.
A questo punto mi chiedevo se conveniva aprire una società di architettura oppure rimanere con due partite iva, due inarcassa con spese uguali lo stesso mese etc etc.
avete dei consigli validi?

se io avessi un incarico esterno con un ente cambierebbe la mia situazione o solo la fatturazione in caso di società?

grazie.
gg :
che tipo di dubbio?
sulla convenienza economica?
costano meno due partite IVA che tre (due personali + la società).
E per inarcassa non cambia molto.
sui fatturati per le gare?
Società o Associazione Temporanea non cambia più di tanto. Forse c'è un discorso di immagine che fa pendere verso la Società.
Trattandosi di due architetti iscritti a uno stesso Albo, prendi in considerazione anche l'Associazione Professionale.
nikosky :
il dubbio è prettamente economico e di immagine.
insomma siamo due professionisti che lavorano sugli stessi lavori e a livello fiscale / personale mi piacerebbe che la mia compagna abbia le stesse garanzie e "riconoscbilità pur avendo meno esperienza.

insomma una cosa è ul lavoro fatto da TIZIO E CAIO architect, un'altra è lavoro fatto da SEMPRONIO (sempre tizio e caio ma uniti insieme)

con l'associazione professionale apriremmo una sola partita iva? come funziona di preciso?
gg :
Per una questione di immagine l'opzione più efficace è la società. Certo, ha dei costi di gestione aggiuntivi. Ma tutto sommato è una strada più semplice.

L'associazione professionale è un'alternativa meno dispendiosa di una società, ma ha delle limitazioni, come ad esempio che deve riportare i nomi di tutti i partecipanti.
Di fatto è una unione regolamentata di professionisti che devono poter esercitare ognuno per proprio conto.
un esempio di statuto:
www.architettitrapani.it/pro_data/statuto.doc
http://ordine.architettiroma.it/modulistica/fcensap.pdf

ne parlavano anche qui
[post n° 188192]

Ricordo che sul sito del CNAPPC www.archiworld.it c'era qualcosa sulle differenze fra società di ingegneria, di architettura, le associazioni, etc. ma era scritto dall'ufficio legale e quindi di difficile comprensione...
nikosky :
ma infatti abbiamo qualche problema ad entrare in concorrenza con società che fanno il nostro servizio (3d e render) proprio per il fatto che noi andiamo come studio e ho notato un certo distacco...

l'associazione di professionisti, ho letto, non fa per me, anche perchè vincolerebbe alcuni lavori "importanti".

dici che la società ha più spese? devo vedere bene sta cosa...
diddafly :
noi abbiamo lo stesso problema, e il ns commercialista ci fece notare che secondo lui conviene avere 2 P.I. soprattutto se volessimo usufruire del regime dei minimi. Cosi facendo ognuno di noi fuò fatturare fino a 30.000 euro con il R.dei minimi, con un' unica P.I. in due potresti rischiare di superare qs soglia.
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.