luca : [post n° 210473]

e se diventassi mediatore immobiliare?!

lo so che non è il momento giusto per un lavoro del genere...in realtà nn è il momento giusto per fare niente...però, per curiosità, volevo capire cosa significasse diventare mediatore immobiliare. Ho letto che bisogna fare un corso e poi fare un esame alla camera di commercio. Superato quello si diventa mediatore a tutti gli effetti. Quel che non so è cosa significhi il tutto da un punto di vista fiscale. Nel senso: una volta che uno s'iscrive alla camera di commercio che tasse paga? Come le paga? C'è un fisso da pagare ogni tot di mesi a prescindere dal guadagno reale come ho sentito in giro? La nostra partita IVA va bene anche per questo o bisognerebbe agire diversamente?

grazie!
sandra :
Informati bene perchè io sò che chi svolge la professione di architetto non può fare il mediatore immobiliare (che poi dovrebbe essere il venditore in sostanza)
alinger :
L'iscrizione ai due albi (professionale e mediatore immobiliare) è vietata, per cui dovresti scegliere.
Se pensi che nel secondo caso sarai costretto a portare la cravatta con mega nodo 24h su 24h mi sa che la scelta è solo una....
matteo.s :
ahaha alinger, ormai gli agenti immobiliari si riconoscono dal nodo della cravatta (rigorosamente largo quanto la testa) e le scarpe orribili a punta quadrata. Mica che al corso insegnano pure come vestirsi? :))

comunque per rispondere alla domanda:
-per diventare agenti bisogna seguire un corso in aula, a frequenza obbligatoria, e poi passare un esame;
-l'iscrizione all'albo dei mediatori ti preclude di essere iscritto pure all'albo degli architetti (la legge vieta di poter essere iscritto contemporaneamente a due albi differenti).
-in quetso periodo gli scambi immobiliari sono ridotti veramente all'osso e quei pochi agenti che sono rimasti hanno provvigioni molto basse.
-molti agenti che conosco lavorano a partyita iva, pertanto sono di fatto liberi professionisti ed immagino come funzioni.
- se lavori per una agenzia potresti avere un fisso mensile (molto basso) e una percentuale variabile che dipende dalle tue capacità di concluder contratti.

consiglio personale: rimani architetto e continua a cercare in questo campo.
amapola :
io ho fatto un colloquio in una agenzia immobiliare, per pura curiosità, sarei stata trattata come una neo diplomata 18enne senza esperienza, come se i miei anni di esperienza lavorativa contassero nulla, così come la laurea e l'abilitazione. mi hanno detto, oltre tutto che avrei dovuto seguire dei corsi di formazione aziendali per imparare a relazionarmi con la gente e anche corsi di immagine, per come "apparire"!!! tutto per 600€ mese, con orari 9-20.30, sabato compreso! Ovviamente contratto a progetto....
arch''it :
quoto matteo.s
e ti racconto in breve la mia esperienza.
in un periodo non troppo facile
mi lascio convincere da una conoscente e partecipo al corso alla CCIAA, (all'epoca era così adesso fanno tutto le agenzie e posso imaginare quello che ci sia sotto)
affronto prima una selezione preliminare, eravano troppi, quindi cultura generale + balle varie, poi arriva lo scritto e poi l'orale...
ebbene proprio in quella sede un agente imm titolare di un'agenzia della città con atteggiamento tipo boss non solo si è permesso di fare i vari commenti ma ha avuto la faccia tosta di negare una risposta ESATTA per il gusto di massacrare l'eventuale concorrenza in sede di ESAME !!
era da vedere lo sconcerto nella faccia del responsabile della CCIAA
In Italia è tutta una farsa conta il cognome che hai e basta.
Lasia perdere quel mondo lì ci puoi trovare di tutto...

...sull'abbigliamento e i "macchinoni" poi ci sarebbe da farsi più che enormi risate
luca :
Sì, è vero: non ci si può iscrivere a 2 albi contemporanemanete. Grazie per le risposte. Solo 1 curiosità (è da lì che nasceva la mia domanda): ho lo studio con vetrina su strada, se lì metto qualche foto di case (in costruzione o già realizzate, magari della mia città o fatte altrove, magari di lusso o no) posso cmq fare da intermediario ed essere pagato, magari a percentuale, con relativa fattura (pagata ovviamente da chi vende) o rimane sempre una cosa fuori dalla norma?
arch''''it :
fare il mediatore in Italia comporta come già detto corso+esame+iscrizione al ruolo della CCIAA (altra stortura tutta italiana: chi è diplomato ragioniere o ad esempio laureato in scienze politiche può saltare la frequenza obbligatoria al corso e accedere all'esame direttamente pur non sapendo NIENTE di edlizia e quant'altro)
dicevo, le regole sono queste nella realtà se all'interno del tuo studio hai un cliente che cerca casa e un altro che la vorrebbe vendere va da se che tu puoi far concludere l'affare ma la questione diventa delicata se in sede di rogito il notaio chiede ai convenuti se c'è o no l'intervento del mediatore (nella dichiarazione dei redditi si può scaricare 1.000 euro) con relativo numero di iscrizione al ruolo...
Quindi buon senso, occhi aperti e attenzione a chi si ha davanti tutti sono molto carini e disponibili quando hanno bisogno di un qualcosa, diventano cani inferociti quando devono DARE un qualcosa...
Insomma in teoria nella tua prestazione non deve risultare la voce mediazione, perchè purtroppo troppa gente la fa senza essere nessuno, quindi hanno messo una regola che non si potrebbe fare nemmeno come evento occasionale.
(in realtà sò che ci sono stati titolari di attività di ristoro che con questa attività hanno pagato il mutuo di casa...)
VIVA L'ITALIA !
cillage :
La mia esperienza. In realtà esiste questa possibilità perchè l'agente in mediazione è un ruolo e non precisamente un albo. A me è stato consentito: si può restare iscritti dichiarando la non attività in uno dei due. Che poi si concretizza nella possibilità di fatturare anche per quello non attivo ma "una tantum", una volta l'anno per importi bassi. Questo è quello che mi ha fatto fare il commercialista ormai 4 anni fa e fin'ora...
Invece per la questione delle foto in vetrina, puoi effettuare la mediazione come procacciatore di affari, figura atipica, che non comporta alcuna iscrizione ed è minimamente regolamentata. Il problema vero è riuscire ad ottenere il pagamento, perché difronte ad un diniego non hai alcuna garanzia né sostegno per ottenere i soldi in via giudiziale.
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