aless : [post n° 218663]

laurea in architettura e iscr. albo ingegneri

Con la laurea in ARchitettura ci si può iscrivere dopo aver fatto relativo esame stato, all'albo ingegneri sezione A?

Ho trovato questo:
"la laurea in Architettura conseguita con il vecchio ordinamento, non permetterebbe l'accesso all'esame di Stato per la professione di Ingegnere, che invece sarebbe consentito, ai sensi dell'art. 47 comma 2 lett a/1 del D.P.R. 328/01, a coloro che hanno conseguito la laurea specialistica in Architettura (nuovo ordinamento) identificata dalla norma richiamata con la sigla 4/S - architettura e ingegneria edile."
Tony :
Si, ti puoi iscrivere all'albo degli ingegneri. dal 2001 i due percorsi di studi sono stati unificati. Stessa classe di laurea. 4/s ora 4/LM
Ily :
A che scopo iscriversi all'albo degli ingegneri se possiamo fare le stesse identiche cose (noi in più i restauri)?
:-)))
Tony :
anche gli ingengere classe 4/s $/lm hanno le stesse competenze degli architetti.
Poi, ti assicuro che un ingegnere in ambito lavorativo è visto in modo diverso.:-)
non gli chiedono di passare a casa per dargli qualche consiglio sulle tende del salone.:-) con tutto il rispetto per chi fa interni.:-)
Ily :
X Tony

Perchè piuttosto che farsi scegliere le tende da un ingegnere molti preferirebbero camminare sui carboni ardenti ;-))) Comunque secondo me è sbagliato che una persona si faccia scegliere le tende da un architetto. I mobili posso anche capirlo, ma i complementi mai e poi mai!!!

Comunque, se segui questo forum sai che mi batto affinchè noi arch impariamo a considerare noi stessi sopratutto come dei TECNICI e non dei creativi mezzi artisti che pensano solo a fare le cose "belle" e "pulite" dal punto di vista formale senza preoccuparsi eccessivamente degli aspetti pratici.
Il problema è che ho constatato direttamente, da miei amici e conoscenti che studiano ingegneria, che spesso un ingegnere, per sua formazione, valuta i materiali solo (o prevalentemente) dal punto di vista economico/utilitaristico, e non estetico o materico, con conseguenti insulti al buon gusto (che comunque a mio parere è innato, può essere soltanto "raffinato" con l'esercizio e non tutti ne sono dotati, anche se architetti progettisti di interni).
Poi secondo me alcuni -non tutti per fortuna- architetti e ingegneri mancano di visione d'insieme: faccio un esempio un po' provocatorio ragionando per stereotipi, che, se esistono, un fondo di verità devono pur avercelo.
Si deve illuminare una stanza: un ingegnere "puro" metterà un neon perchè costa poco e fa molta luce, un architetto "puro" metterà dei faretti incassati nel controsoffitto bellissimi e raffinatissimi, ma introvabili nelle comuni ferramente, costosissimi e scomodissimi da cambiare, o un lampadario particolare che raccoglie tonnellate di polvere. Un tecnico dotato di buon gusto e buon senso cercherà invece il compromesso migliore.
Ily :
Sempre per Tony:

Forse se gli ordini degli architetti cominciassero a pubblicizzare il fatto che gli architetti possono fare le cose strutturali... ad esempio l'ordine degli arch. di Siena tiene un elenco di tutti gli architetti che vogliono fare i collaudi statici, e ci si può rivolgere all'ordine per cercare un tecnico per un collaudo, e una volta ho conosciuto un'architetta, di mezza età, che insegnava scienza delle costruzioni a Firenze, non ricordo se a ingegneria o architettura, e dirigeva il laboratorio delle prove sui materiali della facoltà: per intenderci, quello dove si portano i cubetti di cls per le prove di rottura.
Tony :
x Ily.
Seguo e apprezzo i tuoi interventi. Davvero.
Si, anch'io penso che un architetto debba essere un tecnico. Il primo dei tecnici. Lo dice anche l'origine l' origine greca del nome.
Attenzione: non credo che un architetto ne sappia meno di un ingegnere edile ( ho fatto indirizzo strutturale e nel piano di studi avevo tecnica delle costruzioni, geotecnica e consolidamento). Il corso di edile-architettura 4/LM è identico ad architettura.
Purtroppo gli anni tra il '68 e il '77 hanno sputtanato la nostra facoltà. Nell'immaginario collettivo, noi architetti siamo visto come gli estrosi che non sanno fare una mazza. Io, da esperienza personale credo che sia meglio presentarsi con ingegnere, sei visto come affidabile etc. Ci vorranno non so quanti anni prima che la facoltà di architettura si riprenda. Anzi. è già morta.Specie con le lauree 3+2 del supermercato.Dei crediti.Multimediale:-) allestimentoi:-) ma per favore:-)
Ily :
X Toni

Ti ringrazio molto per l'apprezzamento :-)))
Hai ragione, il problema è che la gente NON SA che un architetto può fare tutto.
Ricordo quando andavo a ripetizione di Scienza delle costruzioni e Tecnica da un ingegnere che mi diceva che i nostri esercizi erano più tosti di quelli analoghi di ingegneria civile. Ingegneria CIVILE.
Avevo un amico che studiava ingegneria civile, tutti 30, beh, non ci crederai, ma io, fresca del mio 27 in Tecnica delle costruzioni, lo aiutaI a risolvere i suoi esercizi, che io trovavo facili.
Certo, io ho fatto il vecchio ordinamento E LUI FACEVA IL 3+2 di ingegneria, ma adesso quando lui sarà abilitato potrà calcolare dighe.
Per ora non ho intenzione di firmare strutture perchè purtroppo ho studiato le tensioni ammissibili, e adesso, con questa nuova legge antisismica è il caos :-(((
Io ho scelto restauro, ma mi è sembrato doveroso inserire Problemi Strutturali dei Monumenti, dove ho imparato un sacco di cose utilissime sui quadri fessurativi, il consolidamento antismico degli edifici storici ecc.
Ho parlato con studentesse di ingegneria civile, ultimo anno, che non capivano il comportamento statico di un edificio storico, proprio perchè spesso ci vuole molto intuito e un'ottima conoscenza delle tecniche costruttive tradizionali, e so di un giovane ingegnere che ha confuso lesioni da copertura spingente con un cedimento delle fondazioni in un cascinale.
Ily :
X Salva:

Qual'è la legge che stabilisce ciò?
Se io mi mettessi solo a progettare strutture con il mio timbro da arch vorrei proprio vedere chi potrebbe impedirmelo (tipica competenza da ingegnere), ovviamente sapendolo fare: avevo due compagni di facoltà che dicevano che dopo la laurea avrebbero fatto gli strutturisti.
E poi, l'ordine degli architetti di Siena ha un elenco di architetti collaudatori statici, ma guarda un po'.
Penso che non sia questione di "competenze" ma di predisposizione personale: a me piacerebbe fare solo restauri e rilievi di scavi archeologici, ad esempio, mentre altri miei compagni di facoltà detestavano il restauro.
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