spike : [post n° 219256]

Maledetta chiostrina

Devo ristrutturare un appartamento: la cucina affaccia sulla chostrina. L'art.32 del Regolamento edilizio su Roma dice che la chiostrina serve a dare luce ed aria a scale, bagni, corrido, ma non alla cucina quindi l'appartamento e già fuori norma (penso). Ora se decidessi di spostare la cucina in un altra stanza che affaccia sulla chuiostrina non posso farlo vero? Le colonne di scarico per posizione mi impediscono di posizionare la cucina con affaccio opportuno.
Cosa posso fare (oltre a lasciare la cucina li dov'è) ci sono dei pareri da chiedere per spostare la cucina in un altra stanza che affaccia sulla chiostrina? GRAZIE mille
luca :
Senza vedere la pianta e' difficile dare un opinione, io proverei a spacciarla per un angolo cottura, nelle nuove costruzioni a roma spacciano per angolo cottura gli sgabuzzini (che hanno una dimensione di 2-3mq). Prova anche ad andare dal tecnico del comune e senti cosa ne pensa
Ily :
Se la cucina è già esistente e la modifichi solamente dovresti essere in regola: fai in modo che, anche se non rientri nella norma, le modifiche sono comunque migliorative. Ad esempio potresti restringerla leggermente in modo che migliori il RAI.
Per gli edifici già esistenti di norma infatti sono ammesse delle precise deroghe: sennò dovremmo abbattere tutti i centri storici d'Italia (immagino che il tuo edificio sia storico, visto che parli di chiostrine interne).
spike :
Ti ringrazio per il prezzioso consiglio.
spike :
Purtroppo il committente vorrebbe spostare la cucina nella sala di fianco che da sempre sulla chiostrina.
Perdona l'ingnoranza di un tecnico alle prime armi cos'è il RAI.
Ti ringrazio
Ily :
Si certo: Rapporto Illumino Ventilante.
Fai così: telefona all'ufficio tecnico e chiedi un appuntamento, vai all'appuntamento e spiegherai che non si può fare altrimenti, e che la cucina nuova è comunque migliorativa di quella vecchia. Portati un elaborato della DIA comprendente sia lo stato di fatto e il tuo progetto (completo di intestazione, mi raccomando) e, se il tecnico del comune ti dice che la tua soluzione è fattibile, fagli firmare il tuo disegno come "presa visione". Quella poi sarà la copia che presenterai al comune.
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