fuji : [post n° 278116]

agevolazioni del 36% chi se ne occupa?

Buonasera,
sto seguendo una ristrutturazione con scia e il mio cliente ovviamente vorrebbe scaricare il più possibile; so che nel caso di ristrutturazione si può scaricare il 36% ma la mia domanda è questa: chi se ne occupa di tutto l'iter? lo deve fare l'architetto o il commercialista? nel caso se ne debba occupare l'architetto mi potete dire l'iter burocratico da eseguire?
grazie
maxxx :
Non devi fare niente: un tempo potevi occuparti di inviare la comunicazione a Pescara, ma ora non è più richiesta.
L'unica cosa che puoi fare è dire al cliente quali sono i documenti da conservare, poi per il resto ci penserà il commercialista quando farà la denuncia dei redditi.
Kia :
il cliente deve solo preoccuparsi di pagare con bonifico sia l'impresa sia il professionista (anche quello vale ai fini del 36%) utilizzando i moduli corretti che gli daranno in banca (quelli dove c'è riferimento di legge al 36%).
La comunicazione a pescara prima dell'inizio dei lavori non è + obbligatoria. Cmque se guardi il vecchio modulo ci sono le cose che il cliente deve conservare (tipo ricevuta avvenuto pagamento dell'ici, ecc.ecc). Poi ovviamente deve conservare il riscontro dei bonifici e portare tutto o al caf o al commercialista per dichiarazione redditi.
L'architetto, quindi, deve fare ben poco.
fuji :
grazie!!! almeno a questo ci penserà qualcun'altro!!!
john :
Sul fatto che l'architetto debba fare ben poco, purtroppo per me, devo dissentire, io mi sto occupando di una sostanziosa manutenzione straordinaria di un appartamento con opere in detrazione al 55% per il risparmio energetico e al 36% per la riqualificazione del patrimonio edilizio e oltre a seguire il cliente per la comunicazione di inizio lavori fatta a Pescara (che ora non serve più) ho dovuto combattere quasi giornalmente per spiegare come direttore lavori alle più imprese presenti tutte le indicazioni per le fatturazioni e spiegare ad amministrazioni poco competenti il perché i SAL erano di un importo complessivo e poi la fatturazione invece sarebbe risultata frazionata nelle varie opere detraibili. Oppure spiegare che l'oggetto fattura in acconto è differente dalla fattura a saldo che dovrà contenere la descrizione e gli importi precisi delle singole opere detraibili. Un caos indicibile, con il cliente nel panico e il commercialista che non sapeva assolutamente nulla su come suddividere le opere, le descrizioni sulle fatturazioni, la manodopera etc etc che continuava a delegare ME tecnico verso il committente che poi ovviamente ha richiesto il supporto, convinto che, essendo il mio incarico di DL anche incentrato sulla contabilità, il tutto fosse di mia competenza. Insomma te ne puoi anche lavare le mani, ma non sempre il tecnico fa ben poco...anche se la colpa di questa condizione è del tecnico stesso.
fuji :
Il fatto è che credo che debba valere "ad ognuno le sue competenze"!! è inutile che io mi imbarchi in qualcosa di cui non sono esperto, quando dovrebbe esserlo il commercialista...prima di dover fare confusione o danni è meglio delegare...a proposito mi viene allora un'altra domanda in merito alla direzione lavori: se l'arch progetta ma non fa la direzione dei lavori, la contabilità a chi spetta? al DL? e se il committente tratta direttamente lui con l'impresa, e i vari artigiani?
Kia :
x John:
si, effettivamente è capitato anche a me una cosa del genere per un grosso lavoro di restauro. Ad un certo punto eravamo più al telefono col commercialista e con lo studio dei termotecnici che in cantiere . Ma questi sono casi estremi dove il 36% si mescola col 55% e bisogna fare tutta una distinta delle voci, ecc.ecc. Per piccoli interventi però ho visto che una volta dati gli input giusti (bonifici su moduli corretti) al proprietario è stato molto semplice ed è filato tutto liscio. Dipende da caso a caso.
john :
X fuji:
se è una piccola ristrutturazione e non sei DL sinceramente credo proprio che i conti spettino al committente, anche perché il contatto è tra loro due e se non sei nominato non è tuo compito, mi è capitato più di una volta.

x Kia:
Già, è proprio così, da caso a caso, è che sono rimasto scottato dall'incompetenza di commercialisti sia del cliente che dell'impresa nonché delle amministrazioni interne delle imprese. pochi pochi sanno veramente come fare bene il proprio lavoro. Imparerò anche io a delegare maggiormente sopratutto quando siamo a "confine" con le strette competenze che già di per se sono retribuite poco e male.
fuji :
grazie a tutti!
desnip :
Il fatto è che ci sono commercialisti a cui non capitano quasi mai clienti che richiadano le detrazoni, per cui non hanno necessità di prepararsi sull'argomento. E' il caso del commercialista di mio padre che ha delegato tutto a me e mi ha passato anche un altro cliente.
Invece, se uno ha tanti clienti che le richiedono, giocoforza deve studiarsi la materia.
Per quanto riguarda le imprese, poi, non ne parliamo... neanche il modulo per la richiesta dell'iva al 10% sanno cosa sia...
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