lorieli : [post n° 304243]

distacco da riscaldamento centralizzato

Buonasera a tutti. Ho questo quesito da porre: siamo in lomabardia, ho un'appartamento in condominio con riscaldamento centralizzato e senza contabilizzatore, il condomino vuole staccarsi dall'impianto centrale perchè la casa è vuota (le lo sarà per parecchio tempo) per evitare di pagare il consumo pur sapendo che le spese di gestione dell'impianto sono comunque da corrispondere. E' possibile farlo? A qualcuno è capitato? se sì, come si procede? L'amministratore non mi ha ancora risposto in merito, mentre la cassazione dice che non è richiesto dalla legge un vero e proprio attestato di economicità dell'intervento, ma solo una certificazione energetica o una diagnosi. Secondo voi la certificazione energetica ha senso? Ed è da intenders per tutto lo stabile? Grazie !
Dotting :
- Tutto è possibile, basta motivarlo
- Non mi è mai capitato
- Io procederei come se fosse una ristrutturazione dell'impianto termico, quindi:

1) Verifica dell'efficienza media stagionale dell'impianto, quindi una "ex legge 10"
2) Ace a fine lavori

La diagnosi serve solo per impianto grossi (> 100 kW) o nel caso in cui tutti i condomini decidessero di staccarsi dal centralizzato.

Ora, dato i costi che andranno sostenuti non so quanto economicamente la mossa possa convenire e non è neppure detto che sia tecnicamente possibile.
Tes :
Non vorrei dire una stupidata, ma prorpio qualche giorno fa mi sembra di aver sentito che con la nuova regolamentazione condominiale si possa staccarsi dal centralizzato senza dover avere approvazione condominiale (prendilo con le pinze..) e che resterebbe a carico dell'inquilino che passerà a autonomo, l'onere della manutenzione dell'impianto condominiale, come spesa ripartita...
Spero possa servirti!
luca :
guardando l'investimento immobiliare togliere il riscaldamento dall'appartamento ne abbassa il valore, mentre l'installazione di partitori di calore(e non contabilizzatori di calore come erroneamente spesso di dice), porta ad un aumento dello stesso, considerando che poi tale adeguamento è obbligatorio per tutti gli impianti dal 2013 forse si dovrebbe proporre al condominio la seconda soluzione, nella speranza che non ci siano le solite vecchie che stanno h24 con il termosifoni a 5 che potrebbero opporsi avendone ben pochi vantaggi
Kia :
non ho capito se questo distacco sarà permanente (perchè poi si vuole mettere una caldaia autonoma) o se è solo temporaneo perchè la casa è vuota ma una volta che c'è di nuovo qualcuno dentro intende cmque avvalersi dell'impianto centralizzato.
Anche io ho letto la stessa cosa che ha letto Tes, che è una novità di questi giorni e forse l'amministratore non ti ha ancora risposto proprio perchè si sta informando pure lui.
desnip :
Quoto quanto detto da tes e Kia, solo che la riforma del condominio è stata approvata, ma non è ancora in vigore (mi pare che lo sarà da giugno).

per luca: perchè prendersela con le vecchie? anche quelli che hanno i bambini tengono i termosifoni al massimo h24.
elpianificator :
la riforma deve essere pubblicata in g.u., poi da li ha sei mesi per diventare attiva. Per quanto riguarda il tuo caso loriel, secondo me devi essere più specifica: è solo un distacco temporaneo per non pagare il riscaldamento? Oppure è definitivo? Poi molto dipende dal tipo di impianto...per esempio se fosse a distribuzione verticale, devi valutare come chiudere il tuo per non bloccare anche gli appartamenti sopra...
luca :
xdesnip, nel mio condominio le vecchie hanno fatto ostruzionismo ai partitori, perche' stando a casa sostenevano che avrebbero avuto un costo maggiore di chi come me ci dorme soltanto, in nessun modo si è riuscito a trasmettere che tutto dipende dall'effettivo consumo e che in tal modo l'impianto puo' equipararsi ad autonomo e che tutto dipende da come si usa e dalla temperatura che si vuole. Di fatto i partitori sono stati installati ma le anziane hanno sempre le manopole a 5 e continuano a raffrescare gli ambienti aprendole finestre.........a fine stagione ci sara' l'ennesima riunione-lamentela con accuse sui condomini che hanno i termosifoni sempre spenti sostenendo che la colpa non èdelle finestre aperte ma di chi ha i termosifoni spenti.................in tutto questo la quota fissa è al 40% quindi non è poi cosi' bassa
lorieli :
CIao, innanzitutto vi ringrazio per tutte le vostre risposte. Dunque Kia, il distacco non sarà permanente , adesso la proprietaria è in casa di riposo e il nipote voleva staccarsi dal consumo del centralizzato per non pagare il riscaldamento per una casa che almeno per un anno (o più) rimarrà vuota. In questo momento non c'è nessuna previsione di vendita ma non escludo l'affitto.
x Dotting , pensavo anch'io di procedere come hai detto anche tu, però ho ho tanti dubbi.
x Tes, anch'io ho interpretato nello stesso modo il nuovo regolamento condominiale, riferito però al distacco dal centralizzato per passare all'autonomo. In questo caso si tratta proprio di "sospendere" il riscaldamento in quell'abitazione per X tempo......
x Luca, hai perfettamente ragione nel guardare "avanti" e cioè all'investimento immobiliare. Di sicuro la proprietaria non tornerà più a casa e di sicuro questo appartamento verrà messo in affitto o in vendita e un'immobile senza riscaldamento è certamente deprezzato. come hai detto tu entro il 2013 (o 2014???) sarà obbligatorio avere su ogni calorifero il partitore di calore (erroneamente chiamato anche dalla sottoscritta contabilizzatore.... ), e ciò renderà più facile qls distacco. Quindi forse è meglio aspettare che ciò avvenga magari consigliando il condominio a dotarsi di questi dispositivi in tempi brevi, vista cmq l'obbligatorietà e consigliando il properietario o chi ne fa le veci a pazientare e pagare suo malgrado il riscaldamento dei prossimi mesi invernali (magari meno rigidi dello scorso inverno) . Altrimenti procedo come consigliato da dotting, anche se un mio amico ingegnere me l'ha sconsigliato perchè è una bella responsabilità. poi però mi ha chiesto se mi serviva un preventivo in merito(!!!!!)
luca :
le quote fisse che paghi con i partitori, sono le stesse che si pagano dopo il distacco dalla caldaia, poi fai come vuoi
Dotting :
Potresti metterti d'accordo con l'amministratore di condominio, fai chiudere il riscaldamento completamente e chiedi di pagare una quota più bassa, così tutti guadagnano, il condominio scalda meno volume (e i condomini risparmiano) e il tuo cliente paga una quota ridotta (così lui risparmia).

Faccio presente che l'amministratore non è obbligato ad accettare, ma se si paventa possibile risparmio per tutti l'assemblea potrebbe tenerne conto.

Il mio è il modo di procedere fissato dalla norma, ma ovviamente la fattibilità tecnica (e i costi) vanno valutati con estrema attenzione.

Chiudo dicendo che nonostante questo è il mio ramo non ho mai sentito il termine "partitori di calore", non si finisce mai di imparare ;)
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.