af1972 : [post n° 332569]

accertamento di conformità per fusione immobiliare

Buon Epifania a tutti.
Mi trovo ad eseguire un accertamento di Conformità per una fusione di un appartamento al 2° piano con una porzione di uno contiguo (1 stanza comprata dall'appartamento del vicino), con opere in quanto venne realizzato un vano nel muro per permettere la fusione in un unico appartamento; la situazione è stata aggiornata al catasto ma non urbanisticamente, che dovrò sanare per garantire una compravendita.
Avevo le idee chiare fino a quando ho consultato il sito del comune di Napoli , dove per questo tipo di intervento (accertamento di conformità) se non sbaglio è richiesto il P.d.c. mentre inizialmente ero orientato con una scia in sanatoria, con la doppia conformità e con l'oblazione della sanzione minima di euro 516, oltre ai calcoli strutturali (il vano aperto è in un muro di spina).
Chiedo eventualmente a chi si è imbattuto in un caso analogo qual'è la via da proseguire e se bisogna intervenire con il P.d.c. se questo secondo voi è oneroso.
Premetto che il fabbricato è regolarmente licenziato.
Resta inteso il passaggio obbligatorio all'Ufficio tecnico per eventuali delucidazioni, anche sulla base dei vostri consigli .
Grazie
GeoAlessio :
...A Napoli non so...Ma a Roma l'iter da seguire in questo tipo di pratica è quello di una scia in sanatoria ( e deposito al genio civile nel tuo caso), con la penale da pagare, oltre ai diritti di segreteria...Ma anche perchè una fusione di questo tipo non prevede oneri concessori da riconoscere al comune...Verifica poi la possibilità dell'intervento congiunto, poichè in questo tipo di situazioni serve l'assenso di entrambi i proprietari...
af1972 :
ciao GeoAlessio,
per l'assenso di entrambi i proprietari il committente mi aveva già informato della indisponibilità del vicino, per cui avevamo valutato di procedere singolarmente (certo è che non lo si può costringere o quantomeno non sono vincolato alla sua decisione, o no?).
Grazie ancora.
GeoAlessio :
...Quando fu fatto lo scorporo del vano che poi il tuo cliente, attraverso l'atto (?), ha acquisito, dici che a livello urbanistico e comunale non esiste un titolo che permettesse lo scorporo e la fusione del vano con l'attuale proprietà...A rigor di logica, per la pratica edilizia, ci dovrebbe essere l'assenso del proprietario che cede il vano (scorporo), e del proprietario che annette il nuovo vano alla sua proprietà...O i proprietari dell'unità immobiliare a cui si scorporò il vano non sono gli stessi?
af1972 :
Infatti, venne effettuato l'atto di compravendita senza pratica edilizia di scorporo e annessone del vano;
l'acquirente è l'attuale richiedente della pratica, ma non so dirti se il venditore sia lo stesso dell'epoca delo scorporo.
GeoAlessio :
...A questo punto solamente le sapienti menti sottratte all'alta finanza dei tecnici comunali a cui andrai a chiedere lumi circa la situazione potranno derimere l'intricata matassa...Good Luck!
af1972 :
Speriamo bene...........
Grazie 1000.
Salvatore :
Salve, mi trovo in una situazione analoga (porta creata in muro portante per aggiungere un vano ad un appartamento) ed al comune di Napoli hanno avviato un accertamento di conformità.
Quindi credo che serva questo anche a te.
Solo che è saltato fuori che bisogna depositare il progetto della piattabanda al genio civile, e non so se basta dare al comune l'avvenuto deposito o servirà un provvediemnto formale.
Hai quanlche novità in merito alla questione genio civile.
Graie e ciao
af1972 :
effettivamente vanno depositati al genio civile i calcoli strutturali in sanatoria inerenti la cerchiatura del vano da aprire, predisponendo alle spalle dell'apertura degli HE e doppio IPE in orizzontale opportunamente bullonati e dimensionati. Bisogna protocollare la pratica al comune e poi il deposito al genio e quindi integrare la pratica comunale con i calcoli depositati
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