ARP : [post n° 397150]

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Buongiorno colleghi/e
Vorrei porre un quesito in merito ad un lavoretto (il mio primo) che mi è stato commissionato.
Trattasi della riqualificazione attraverso poche opere di una piccola casetta in campagna di dimensioni 4x4 con copertura ad un'unica falda. Il cliente vorrebbe poter realizzare una nuova copertura sull'immobile riproponendo una falda oppure due ma con un ampliamento della stessa su un lato per poter avere una veranda/tettoia dove poter mangiare all'esterno. La tettoia risulterebbe comunque aperta su tre lati e di dimensioni non esagerate, circa 4m x 3/3,50m.
Il mio quesito riguarda proprio la fase di regolare richiesta presso il comune di appartenenza; ovvero vorrei capire se un'opera di questo tipo che dovrà essere realizzata in legno, aperta su tre lati e costruita su un'immobile regolarmente accatastato in zona agricola (vigneto), distante da strade e senza edifici confinanti; deve essere presentata su progetto allegato ad un Permesso di Costruire PdC o basta una domanda semplice?
RIPETO, premetto di essere alla mia prima esperienza lavorativa da libero professionista per cui vorrei orientarmi nel modo corretto in tutti i vari step necessari.

Altra cosa che potrebbe anche cambiare la situazione precedente è l'indecisione del committente nell'apportare alcune piccole modifiche alla struttura dell'immobile.
Sarebbe "forse" intenzionato ad aprire una nuova finestra su uno dei lati della casetta per avere vista sullo splendido panorama colline/mare di cui gode, optando per chiudere metà di un'altra finestra esistente su un'altro lato della casa, per avere una parete utile alla realizzazione di un bagnetto esterno a ridosso della casetta. Il bagnetto risulterebbe coperto dalla nuova tettoia e non risulterebbe come superfetazione.
In quest'altro caso, porgo lo stesso quesito precedentemente proposto.
Premetto anche che si tratta di un'immobile sito in Sardegna, zona collinare.

Gradisco e apprezzo consigli utili....
Grazie
ArchiFra :
devi innanzittutto studiarti bene i rego,amenti comunali e le nta. poi se hai dubbi prendi appuntamento e vai dal tecnico dell'edilizia del comune e valuti.
devi vedere se ci sono vincoli, se fare l'aggetto della tettoia incide sulla percentuale di superficie scoperta ammissibile, se puoi aprire una finestra, se puoi costruire un bagno nuovo fuori dall'area di sedime..
insomma, non sono cose cui rispondere via forum.
in bocca al lupo
ARP :
Grazie per la tempestiva risposta, infatti avevo già preso contatto con il tecnico del comune per farmi avere il regolamento edilizio e potermelo vedere per bene. Un'altra cosa che mi piacerebbe sapere è se dovessi prendere l'incarico per l'opera, prima di firmare e redigere il disciplinare d'incarico; ho l'obbligo di emettere un preventivo?
Premetto di non avere ancora aperto p.iva......essendo il primo lavoro, sin'ora non l'ho aperta per niente!
Comunque Crepi il lupo....
Grazie ancora
ArchiFra :
mi spiace, ma senza partita iva e senza assicurazione professionale (entrambe obbligatorie per esercitare) non puoi assolutamente lavorare come architetto e fare tutto ciò che attiene alla professione
ARP :
Ovviamente lo so, infatti la aprirò per svolgere questa prestazione professionale. La mia domanda però era un'altra!
biba :
Premesso che è giusto sentire il tecnico comunale, non ci si può aspettare però che sia lui a fare il lavoro per noi. Per cui ti segnalo che: rifare il tetto di un edificio è un'opera strutturale che va progettata da un tecnico competente oltre che autorizzata a livello sismico in base alle norme della tua regione, per cui ci vuole perlomeno una SCIA; stessa cosa la tettoia, a meno che non sia veramente molto piccola; stessa cosa se apri delle finestre su muri esterni portanti; se l'edificio è riscaldato, il tetto è una struttura disperdente che va isolata termicamente con relativa Relazione ex legge 10; se realizzi un bagno esterno stai facendo un ampliamento, il che a mio avviso richiede un PdC. Ad ogni modo la differenza grossa per me non è se ci vuole una scia o un permesso di costruire, ma se pensi di avere le competenze che servono (scusa ma la tua domanda se serve "PdC o basta una domanda semplice" mi fa dubitare, perché la "domanda semplice" non l'avevo mai sentita). Nel caso fatti affiancare. Il preventivo di solito lo fai prima, il cliente lo valuta e poi, se ti incarica, gli fai la lettera di incarico.
ARP :
Ciao biba, ti ringrazio per la risposta....hai ragione sono stato poco chiaro sulla "domanda semplice", intendevo la SCIA; che non prevede la stessa forma del PdC. Ammetto anche di non avere ne l'esperienza ne tutte le conoscenze che richiede il caso, proprio perché ho specificato di essere alla mia prima occasione lavorativa (che oltretutto non è neppure certa, visto che il cliente risulta essere molto insicuro sulle cose da fare) e proprio per questo motivo ho chiesto consiglio qua.
Ti ringrazio comunque per le tue delucidazioni e per il consiglio sull'affiancamento; ci stavo già pensando. Ad ogni modo vorrei specificare che la casa è un semplice ricovero attrezzi di campagna, non so se vi sia l'obbligo dell'isolamento termico della copertura, anche perché la casa ha un solaio piano di copertura su cui risulta realizzato un cordolo per la pendenza in blocchetti di cls su cui a sua volta poggia la vera (vecchia) copertura in legno. Quest'ultima molto danneggiata andrebbe sostituita con una nuova a falda più ampia, in modo da formare la tettoia
Aspetto risposta dal tecnico del comune per un incontro e poi valuterò il da farsi....grazie ancora per i consigli.
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