Fernandinho : [post n° 397300]
civile o edile e architettura ?
Buon giorno ragazzi sono un ragazzo che si diplomerà a giugno ed è fortemente indeciso se intraprendere il ramo di edile (lm4) o di civile (triennale). Io tutta la mia vita mi sono detto "voglio fare l'architetto" ma poi mi dicevo :"c@zzo pero' vorrei essere ingegnere pure". Insomma non lo so, e scoprire la laurea ingegneria edile e architettura mi sembra colpire due piccioni con una fava , insomma analisi 1 6 crediti e molte altre materie da 6 crediti e quelle che piacciono a me 12 quindi perfetto. Pero' insomma ho un tarlo mi spaventa questa ambivalenza. Sarei ingegnere edile (vengo definito ingegnere proprio come chi sgobba su analisi 1 da 12 crediti ) ma anche architetto... posso dei chiarimenti sono in alto mare SOS
A parte che la laurea non è una raccolta punti.... annamo bene!
Ciò premesso, dici "scoprire la laurea ingegneria edile e architettura mi sembra colpire due piccioni con una fava".
In realtà il detto che ci azzecca di più è un altro: "non essere nè carne nè pesce", perchè questo è alla fine.
Ciò premesso, dici "scoprire la laurea ingegneria edile e architettura mi sembra colpire due piccioni con una fava".
In realtà il detto che ci azzecca di più è un altro: "non essere nè carne nè pesce", perchè questo è alla fine.
Pensa anche a quello che vorrai fare dopo la laurea,perchè con queste lauree a meno che tu non abbia il paparino con lo studio/impresa avviato,dovrai lasciare l'Italia e andare altrove.Valuta anche che ora hai entusiasmo e voglia di spaccare il mondo,ma già a 25/30 anni avrai esigenze diverse,magari vorrai farti una famiglia o fare viaggi senza dipendere economicamente dai tuoi,sicuramente con queste scelte non potrai pagare le bollette della luce,e le rate della macchina.Oggi un percorso di studi oramai saturo come quello afferente all'edilizia apre solo la strada al precariato.Valuta anche che oggi un ingegnere ha ancora un minimo di mercato (ma proprio minimo),ma un architetto ha la stessa utilità di un vaso cinese della dinastia ming nella soffitta impolverata della zia Filippa.Questo purtroppo grazie alle facoltà di architettura dove è evidente lo scollamento tra il mondo puramente accademico e il reale mondo del lavoro(esci totalmente impreparato e non sai fare niente,quindi non sei appetibile,sei solo un peso per chi ti dovrebbe assumere),e grazie ai nostri ordini di appartenenza che fott..no solo soldi e non ci tutelano.Basti pensare a ordini/lobby più grosse come i notai i medici e i farmacisti,questi sono i professionisti fanno i soldi veri dopo aver sgobbato sui libri!Hai un idea di quanto si faccia pagare un notaio per redarre due righe col copia-incolla,e quanto possa (non) guadagnare un architetto facendo una normale pratica edilizia(se gli capita),io avanzo cosi' tanti crediti di gente che non vuole pagare...Sai ai miei tempi non c-era internet e la propaganda di stato(chiamasi ISTAT) ci diceva tramite i giornali la balla che chi si laureava in architettura trovava lavoro vero retribuito entro 3 anni dalla laurea,peccato che ora lo stesso istituto ha cambiato parere mettendo agli ultimi posti la professione di architetto.
Ti sconsiglio ingegneria edile/architettura: io lavoro all'estero e nel mio studio gli ingegneri edili vengono cestinati persino quando si candidano per un tirocinio.. ho provato a spiegare al mio capo che in Italia non sono veri e propri ingegneri, ma lui resta della sua idea e prende solo architetti "puri".