cher : [post n° 400203]

ci sono ancora motivi per studiare architettura?

ho frequentato il primo anno di ingegneria ma a settembre proverò il test di architettura.
Sono veramente molto indecisa riguardo al mio futuro universitario.
da una parte la sicurezza lavorativa che comporta una laurea in ingegneria dall'altra lo studio di materie che ho sempre sentito mie: progettazione, disegno, storia dell'arte... (ho frequentato il liceo artistico)
il problema fondamentale è la situazione lavorativa per architettura, so bene che sono tempi difficili e da quello che leggo sembra che ormai non abbia più senso studiare architettura, è veramente così?
d.n.a. :
cher, per citare qualcuno piu alto di me... va dove ti porta il cuore... non so che ingegneria frequenti, ma tra ingegneria civile/edile, e ingegneria elettronica/informatica, esiste una consistente differenza in termini di sbocchi professionali, quindi se studi civile o peggio edile, beh, non è che la sicurezza sia così maggiore rispetto a studiare architettura, alla fine il mercato di sbocco è sempre quello edile, che come sappiamo soffre assai da una decina di anni a questa parte.
Vero è che architettura sforna laureati in quantità abbondante, e onestamente se siano troppi o pochi non lo so, per chiudere la risposta ti porto un'altra citazione da un altro film...
"Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno."
cher :
grazie della risposta!
il corso di studi che sto frequentando è ing. gestionale (scelto forse più per convenienza che passione). mi trovo dunque a decidere tra due cose completamente differenti, ci sono pro e contro da entrambe le parti...
biba :
Hahaha! D.n.a. vedo che le ferie ti hanno rigenerato, quanta poesia! :-)
Gestionale è un lavoro sicuro, almeno in questo periodo storico: pensaci molto bene prima di cambiare per architettura. Anche perché fare l'architetto non assomiglia tanto a "progettazione, disegno, storia dell'arte"..... la realtà è molto più becera e somiglia piuttosto a gavetta infinita, sfruttamento e frustrazione (scusate l'ottimismo!).
cher :
ne sono consapevole, per questo motivo non sono ancora giunta ad una decisione.
quindi voi non consigliereste di intraprendere la facoltà di architettura? non c'è veramente più speranza per questa figura professionale?
d.n.a. :
Se vuoi fare i soldi, no.
se vuoi avere un lavoro sicuro (a meno che non entri nella pubblica amministrazione) no.
se hai passione e ad ingegneria proprio non riesci a stare, vai ad architettura.
col senno di poi, tornassi indietro, rifarei comunque architettura, anche se, col senno di poi, sarei matto a rifare tutto quello che ho fatto sapendo quello che mi aspetta... ma la soddisfazione di arrivare all'ultimo esame, quella non ha prezzo, se hai un minino di orgoglio personale e di onestà per dire che ce l'ho fatta con le mie forze..
desnip :
Non si tratta di "fare i soldi"... qui architettura non ti garantisce nemmeno il minimo sostentamento.
Roby :
...e' veramente cosi'?... Si', in Italia non ha senso investire in questa laurea perche' non dà sbocchi lavorativi validi. Tanto piu' mi spiace dirlo se si e' donne.
lori :
Si. E' proprio come dicono desnip e Roby. Qui hanno chiuso pure alcuni studi che negli anni passati avevano parecchio lavoro. Conosco figli "d'arte" che hanno cessato l'attività (=studio) ereditata dal papà.
Il lavoro vero e proprio non ha nulla di poetico o di creativo: si passano giornate a compilare relazioni, modelli e a lottare contro la burocrazia, per non parlare di quelle impiegate nella lettura di normative e regolamenti alla ricerca di cavilli per sbrogliare matasse.
Sono stata un pò dura. Mi auguro che qualcuno possa tessere le lodi di questo mestiere per bilanciare questo mio commento un pò buio.
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