Isil : [post n° 402811]

Annullare la pratica di un altro tecnico?

Salve,
sono alle prese con una questione spinosa che non saprei come risolvere.
Una mia cliente mi chiede di regolarizzare dei lavori che hanno fatto all'interno di una appartamento di loro proprietà. Mi faccio dare tutta la documentazione in loro possesso, compresa una CILA del 2016 con la quale, attraverso piccoli lavori, avviavano su questa proprietà una SCIA per attività ricettive di tipo non imprenditoriale che poi è stata chiusa a fine 2016, quindi ad oggi non esercitano. Procedo con il sopralluogo e noto delle difformità rispetto al progetto presentato nella CILA 2016. La difformità in questione non è però un tramezzo ma una porzione di casa della mia cliente (che per comodità chiamerò DEPOSITO, visto che il vicino la usa come deposito). In poche parole nella CILA 2016 questo DEPOSITO è stato dichiarato appartenente alla proprietà della mia cliente mentre in realtà è ad uso del vicino e inaccessibile dalla casa della mia cliente. Allora tiro fuori la planimetria di impianto della mia cliente ('39) e qui il DEPOSITO appartiene alla mia cliente. Mi affaccio dal vicino e lui ha presentato nel 2015 ( quindi prima della mia cliente) una cila per dei lavori di ristrutturazione dove questo DEPOSITO è rappresentato come facente parte della sua del proprietà. Quindi mi trovo con due pratiche, su appartamenti adiacenti, che dicono cose diverse (fantastico davvero non mi era mai capitato!), ma soprattutto dicono che questo DEPOSITO appartiene ad entrambe. Ora, visto che lo stato di fatto e la sequenza temporale delle pratiche danno ragione al vicino, come regolarizzo la cosa? Annullo la CILA 2016? Come si annulla una pratica edilizia?Che cosa comporta?Qualche idea?
Ci tengo a precisare che l'edificio è ante '42.
d.n.a. :
più che delle difformità sulle pratiche mi preoccuperei di capire chi sia il vero proprietario del deposito.
se le modifiche all'appartamento sono state eseguite, al di la della SCIA commerciale, e i lavori sono stati fatti, non li puoi annullare, erano regolari, ora magari, senti prima il comune, ma direi che puoi aggiornare gli elaborati con idicato l'appartamento senza il deposito.
Isil :
Come la dimostro la proprietà se dagli atti di proprietà non si capisce a chi appartiene questo deposito? Gli atti sono abbastanza vecchi.
d.n.a. :
Eh, appunto. Questa è la parte più complicata.
Intanto servono entrambi gli atti (quello del "tuo" appartamento e quello del vicino) poi si scartabella in catasto per verificare gli accatastamenti precedenti, e poi ci si inostra nella ricerca di qualsiasi altro documento, per poi arrivare a constatare che se quel deposito è da piu di 20 anni in uso al vicino di fatto è suo, salvo che deve comunque portare a termine un'azione di usucapione. Non è una questione molto semplice da definire, ma sarebbe utile farlo, per l'interesse del tuo committente.
InGeoAlessio :
impianto del ‘39 del vicino?...se nel “tuo” ‘39 v’è la presenza di questo tugurio non può essere presente anche in quell’altro...aggiungo ulteriormente che la sopracitata documentazione ha validità urbanistica in mancanza di regolare licenza-permesso-abitabilità...solo dovrai accertarti del buon senso del vicino che dovrà autorizzarti ad estrarre eventualmente copia della “piantina”...
Isil :
Dalle planimetrie del '39 di entrambi gli appartamenti (cliente e vicino) il deposito appartiene alla mia cliente. La cliente riferisce però che l'immobile acquistato nel lontano '59 (dalla suocera poi oggetto di successione) è identico a quello attuale. Ergo la modifica è stata fatta tra il '39 ed il '59.
InGeoAlessio :
...ripeto...se non v'è traccia di licenza edilizia (annessione deposito al vicino della tua cliente) reperibile e/o atto di compravendita che attesti questo vano frazionato e fuso con altra proprietà...stiamo parlando di aria fritta...abusivo era il passaggio e abusivo lo è tuttora...
annarch :
Ciao!
il catasto (a meno che tu non sia nella provincia di Bolzano o Trento) non è probatorio. Quindi non dà legittimità alla proprietà. Il proprietario si deduce solo da atti notarili depositati e registrati (es. rogito). Sono quindi i rogiti dei rispettivi proprietari l'unico documento affidabile per determinare di chi è la proprietà. Una volta chiarito questo si regolarizzeranno di conseguenza le altre cose (catasto e comune).
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