Buon giorno cari colleghi,
non riesco a sciogliere un quesito di carattere Regionale.
Un cliente mi ha chiesto di avviare una pratica, e il primo passo è stato richiedere una visura catastale che ha evidenziato una difformità sostanziale. Avevano effettuato una ristrutturazione nel 2009 e il loro tecnico di allora non ha effettuato il nuovo accatastamento ( necessario per cambio di distribuzione interna) . Mi son chiesta come avesse fatto con la "chiusura lavori" ed è risultato che la allora Dia era stata presentata regolarmente, ma non mai la chiusura lavori.
Al comune mi dicono che il cliente deve pagare la sanzione ma non sanno dirmi a quanto ammontasse nel 2009 di cercarmelo :0. Il tecnico di allora dice che non serviva. Sono confusa, sapete aiutarmi?
Grazie
Caliarch : [post n° 403110]
fine lavori in ritardo liguria 10 anni
Riguardo all'accatastamento, posso confermarti che se non cambiava la consistenza, fino a qualche anno fa si era soliti non rifarlo. Però la fine lavori si presentava... Cmq a oggi la Dia risulterebbe scaduta.
Grazie desnip, rispondo a me stessa per completezza di dati, magari può essere utile a qualcuno. Ai tempi per i lavori svolti veniva richiesta una CAA, che poteva prevedere chiusura lavori ma non la richiedeva obbligatoriamente. Il riaccatastamento era invece necessario causa cambio distribuzione interna. L'equivoco è nato dal fatto che il comune ha sbagliato la registrazione del documento archiviandola come DIA. che non era. Quindi tutto risolto , si fa riaccatastamento e la pratica ha fatto il suo iter.
Grazie
Grazie
Solo per uno scambio di opinioni: fino a qualche anno fa, anche se variava la distribuzione interna, non era obbligatorio riaccatastare se non cambiava la consistenza catastale.
Poi è arrivata la norma che richiede la conformità catastale per gli atti di trasferimento e il fatto che i notai richiedono la perfetta conformità con la planimetria, e quindi oggi risulta più semplice "convincere" i clienti che quando si varia la distribuzione bisogna SEMPRE fare variazione catastale.
Poi è arrivata la norma che richiede la conformità catastale per gli atti di trasferimento e il fatto che i notai richiedono la perfetta conformità con la planimetria, e quindi oggi risulta più semplice "convincere" i clienti che quando si varia la distribuzione bisogna SEMPRE fare variazione catastale.