Buongiorno a tutti,
chiedo consiglio su una questione che non so bene come gestire.
Sto aiutando il proprietario di un immobile a presentare una sanatoria. L'immobile è vincolato come bene di interesse culturale per cui dovrò presentare sanatoria alla Soprintendenza e successivamente al Comune.
L'abuso in questione è il taglio di una parete per l'allargamento di un vano porta, da 77 cm a 130 cm (fatto dall'ultimo inquilino, senza comunicazione al proprietario.. sorvoliamo). La parete su cui è fatto il taglio ha uno spessore di circa 18 cm e regge la trave di colmo della copertura in legno (si tratta di un piccolo edificio di inizio '900, a due piani con pareti in pietra e copertura in legno). Per cui direi che l'abuso fatto interviene anche da un punto di vista strutturale.
Come devo comportarmi in questo senso? Devo presentare anche una sanatoria al Genio Civile? Questa deve essere fatta prima della richiesta di sanatoria alla Soprintendenza o è sufficiente farla prima della richiesta al Comune?
Faccio presente inoltre che è intenzione del proprietario ripristinare la vecchia apertura (quindi ridurla e riportarla alla misura originale). Ha senso fare tutte queste sanatorie?
Grazie mille a chi mi saprà aiutare
Camilla : [post n° 409178]
Problema con sanatoria
secondo me se il proprietario ha intenzione di riportare il tutto allo stato di fatto non conviene fare richiesta compatibilità paesaggistica (516 euro di multa con tempistiche fino a 180 gg) pratica edilizia in sanatoria (1000 euro di multa) variazione docfa (50 euro) e non so bene come funziona al genio civile, in più per ripristinare devi rifare tutta la trafila con i costi dei diritti di segreteria e tempistiche varie...secondo me non ne vale la pena, fai ripristinare il tutto e basta. ovvio questo è quello che farei io, sentiamo altri colleghi... :-)
Grazie intanto Valy per la risposta.
Giusto per capire, faresti ripristinare l'apertura come quella originaria senza farlo risultare sulla carta?
Ci ho pensato anche io, ma, non so sono eccessivamente scrupolosa, mi pongo il problema sul fatto che è stata fatta una modifica a un elemento che comunque collabora nell'assetto strutturale dell'edificio, che di conseguenza dovrebbe essersi modificato, non ti pare? Se un domani succede qualcosa, tipo un sisma?
Giusto per capire, faresti ripristinare l'apertura come quella originaria senza farlo risultare sulla carta?
Ci ho pensato anche io, ma, non so sono eccessivamente scrupolosa, mi pongo il problema sul fatto che è stata fatta una modifica a un elemento che comunque collabora nell'assetto strutturale dell'edificio, che di conseguenza dovrebbe essersi modificato, non ti pare? Se un domani succede qualcosa, tipo un sisma?