a135 : [post n° 414423]

direzione lavori materiali

Sono un privato, tramite un impresa qualificata, a causa di un infiltrazione d'acqua, stiamo ristrutturando i lastrici solari del mio immobile e del mio vicino, impermeabilizzazione del lastrico solare, ripristino parti strutturali, muretti divisorio, pavimentazione, ecc...
Abbiamo affidato all'architetto con contratto l'incarico di, redigere il capitolato dei lavori, fare le pratiche edilizie, direzione dei lavori e responsabile dei lavori.
l'architetto direttore dei lavori, ha il compito di norma di accettazione e assicurarsi che i materiali portati in cantiere ed utilizati sia conformi a quanto pattuito dalla committenza, ho chiesto all'architetto di inviarmi via email la documentazione che attesti che concretamente é stata posata una guaina di qualita di resistenza al gelo -15 gradi anziche la classica -5 gradi come pattuito.
l'architetto mi riferisce che la documentazione dei materiali la committenza la puo visionare durante il sopralluogo in cantiere che si terra in settimana.
io sono fuori Regione per motivi di impegno personali non posso partecipare al sopralluogo.
É corretto il comportamento dell'architetto che non vuole inviarmi la documentazione tramite l'email?
faccio presente che tutte le comunicazioni tra direttore dei lavori e la committenza avviene sempre via email.
Grazie, in attesa di un Vs cortese risposta.
Saluti.T.A.
ponteggiroma :
da quanto riferisce non mi sembra che l'architetto le stia negando la documentazione. Le ha spiegato dove può trovarla e a mio modesto parere, se gli chiede cortesemente di inviarle una foto o un documento per email successivamente alla data del sopralluogo, sicuramente sarà disponibile.
a135 :
Grazie della risposta.
Purtroppo l'architetto non risponde, per adesso sono riuscito a farmi avere una parziale documentazione delle guaine dal titolare dell' impresa.
Mi domando , se Il comportamento dell' architetto é un comportamento come DL irregolare ed é inquadrabile anche come violazione deontologica?
ponteggiroma :
certo che si, ma il consiglio è di non prendere le situazioni di petto e cercare sempre la via del dialogo
davide :
Non c'è nessun illecito deontologico in quanto la DL sembra aver svolto il suo compito, come daltronde afferma lei stesso.
Intuisco che, con questa sua richiesta, sta affermando che non si fida dell'architetto, giusto? Non mi sembra un buon approccio quello di andare a cercare la violazione deontologica (che, ripeto, non sussiste). Come suggerisce ponteggiroma, basta poco per avere una risposta. Se l'architetto non risponde può darsi sia impegnato in altri lavori (fortunatamente, non abbiamo mai un unico committente).
Comunque si faccia mandare una foto dell'etichetta dell'imballo dall'impresa, con quello ha la certezza che quel materiale è quello realmente posato. Poi può benissimo andare a cercare la scheda tecnica sul sito del produttore.

Consiglio spassionato: dal testo del suo post, mi sembra che lei è uno di quei committenti che vogliono sostituirsi all'architetto, all'ingegnere, all'impresa, ecc. .... cambi atteggiamento e lasci lavorare i professionisti del settore.
a135 :
grazie delle risposte...
per Ponteggiroma:
il "si", é riferito che é un comportamento irregolare del DL, o che puo essere anche una violazione deontologica?
per Davide:
io ho pagato costi maggiori per un certo tipo di guaina, e pattuito una certa qualita dell'opera, ho pagato un incarico per il DL, non mi pare che voglio sostituirmi all'impresa o l'architetto ecc.. o non mi fido dell' architetto, ma sto chiedendo solo una di sapere se realmente hanno posato il materiale pattuito e che il DL ha fatto il suo lavoro x quello che stato pagato, ma l'unica cosa che mi interessa é solo sapere se sul terrazzo cé il materiale che avevo scelto e pagato.
l'architetto purtroppo invia email per altre comunicazioni alla committenza ma sui materiali non risponde.
perché dovrei pagare un DL che non fa parte dei suoi compiti.
l'impresa mi ha fornito solo il D.D.T. cé scritto l'indicazione solo generale del materiale e la marca. l'impresa non é tenuta a inviare foto e svolgere i compiti che sono del DL e poi l'imballo logicamente non ce piu, essendo é stato gia utilizzato e posato il materiale.
lo so che basta poco per avere una risposta ma se il DL non risponde nessuna risposta si puo avere.
si vorrei lasciare lavorare l'architetto ma se non lavora che dobbiamo fare noi committenti?
davide :
Uno dei compiti della DL è quello di verificare la conformità di quanto realizzato al progetto e, quindi, al capitolato che prevede un certo tipo di guaina. Se lei vuole verificare "se realmente hanno posato il materiale pattuito e che il DL ha fatto il suo lavoro x quello che stato pagato" (cito le sue testuali parole) significa che vuole controllare che la DL abbia svolto il suo lavoro. Che come ragionamento ci sta tutto, visto che lei paga la DL. Tuttavia la DL ha risposto che la documentazione la trova in cantiere e la potrà visionare al suo rientro. A quanto pare la guaina è stata posata quindi verificare ora la documentazione o verificarla fra una settimana non cambia nulla.
Nel DDT non c'è, oltre alla marca, anche il modello? se c'è questo può andare sul sito del produttore.
Comunque ribadisco che la DL, per come ha descritto la situazione, ha svolto il suo dovere.
Come suggerisce ponteggiroma, cerchi sempre e comunque la via del dialogo. Si ricordi che tutte le persone coinvolte (dal committente al progettista alle diverse imprese) stanno lavorando per lo stesso obiettivo e a nessuno conviene remare contro.
Buona fortuna
a135 :
Pero ce da dire che il committente non é obbligato a presentarsi in cantiere, ma il DL si almeno qualche volta (dipende dai lavori), quindi non mi pare corretto che devo fare un viaggio fino al cantiere e fare un sopralluogo quando non è un mio obbligo, spendendo soldi e tempo di viaggio e scomodità quando il puo inviarmi un email, non mi pare corretto e leale il comportamenti del DL in quanto lei le sue fatture e le pratiche edilizie da me firmate possono essere inviate via email , ma io non posso avere via email il documento delle guaine e mi tocca andare fino in cantiere a mezza gionata di viaggio.
Purtroppo nel ddt é indicato solo "plana4-guaina plana 4 M" e la marca, nessun codice o dettagli
ponteggiroma :
ma una telefonata?
o voi comunicate solo per email?
Lei non ha idea di quanti problemi si possano risolvere con una cordiale chiacchierata.
davide :
non posso che essere d'accordo con ponteggiroma, una telefonata può risolvere molto.
Comunque lei sostiene che il DL ha un atteggiamento scorretto in quanto non le manda una mail con le informazioni sulla guaina. Se il DL però svolge i suoi compiti (fra cui non mi risulta che ci sia il mandare via mail le schede tecniche dei materiali al committente) che problema c'è? ripeto: la sua è mancanza di fiducia ed anche questo atteggiamento nei confronti con la DL è scorretto. La questione non è di "vita o di morte", perché insiste tanto?
a135 :
Per davide:
É vero non ce scritto che deve inviare documenti tramite rmail, ma sembra che viene imposto una limitazione al committente , quella di utilizzazione delle comunicazioni telematiche, perché allora il professionista indica l'email nei suoi contatti validi sia pec e normale. Oggi é consolidato il valore legale e sostanziale sia di una email pec che normale per la corrispondenza.
La Deontologia indica "...correttezza lealta diligenza perizia..", questo comportamento potrebbe essere percepito come intralcio al committente di ricevere le dovute informazioni sul corretto operato e compiti del profesionista.
Resta il diritto di risoluzione del contratto e/o non corresponsione del onorario, se non solge i compiti il professionista (assicurarsi egarantire utilizzo materiali pattuiti, e conformità del contratto pattuito).
Non é una questione di fiducia visto le guaine sono state gia posate e pagate é una questione penso di risultati non di fiducia, se no come faccio a sapere quali sono le guaine se sono murate sotte la piastrellatura.
davide :
Senta, siamo al limite dell'assurdo. Si rilegga ciò che sta scrivendo e la coerenza nelle sue affermazioni. L'impressione è che sta cercando in tutti i modi di trovare una pecca nell'operato dell'architetto: a che pro? vuole forse trovare il modo di non pagare il professionista? e questo solo perché non ha risposto ad una mail?
E con questo ho detto tutto, non proseguo nella discussione che è evidentemente ormai avvelenata e senza alcun principio di buon senso.
a135 :
Mi dispiace se si é risentito di quel che ho scritto, se lo offesa non era mia intenzione, era solo un confronto di opinioni non certo per demonizzare il mio professionista.
Rispondendole:
"A che pro?"- é solo come ha detto anche lei allo scopo di verificare la conformità al progetto e i compiti dell' architetto svolti, " Uno dei compiti della DL è quello di verificare la conformità di quanto realizzato al progetto e, quindi, al capitolato che prevede un certo tipo di guaina. Se lei vuole verificare "se realmente hanno posato il materiale pattuito e che il DL ha fatto il suo lavoro x quello che stato pagato" (cito le sue testuali parole) significa che vuole controllare che la DL abbia svolto il suo lavoro. Che come ragionamento ci sta tutto, visto che lei paga la DL."
Solo xche non ha rispisto a una email?- io non ho la possibilità di andare in cantiere ne ho l'obbligo di andarci, tuttalpiu in studio potrei e dovrei recarmi( potrebbe essere che il cantiere sta a in luogo molto lontano e lo studio in città).
lo stato per il cemento armato se non sbaglio ha una procedura per i provini ecc molto arguta che il DL deve assicurare e verificare anche se é x motivi di sicurezza, comunque chiedere al DL di garantirmi e assicurarmi in qualche modo che realmente é stato utilizzato il materiale pattuito mi pare sia una cosa che ha senso.
Comunque il DDT non é sufficiente essendo solo un documrnto di trasporto, bhe vedrò se mio fratello ha fatto le foto con le guaine gia posate dove si legge marca e tipo ecc....
Grazie delle risposte davide..
Fabry :
Personalmente concordo con i colleghi che questa discussione ha assunto i toni dell’assurdo, e che si stia ingigantendo un problema da niente (credo, a differenza di davide, che questo venga fatto in buona fede).
Concordo comunque che non si configura nessun illecito deontologico, casomai possiamo parlare di una mancanza di cortesia da parte dell’architetto, personalmente se il committente mi chiede la cortesia (cortesia e non obbligo, specifico) di fargli avere copia via mail di un documento di cui sono in possesso o che posso facilmente reperire non ho nessun problema a farlo, anche solo per i buoni rapporti.
Ma ripeto, come le hanno già detto i colleghi, dire che questo mancato invio della documentazione via mail, sia un illecito o che possa addirittura portare alla risoluzione del contratto mi pare paradossale.
Mi sorge peraltro una curiosità: da quanto il suo architetto non risponde alla mail? Parliamo di un paio di giorni o di un periodo più lungo? E inoltre non mi è chiaro se il sopralluogo in cantiere durante il quale il suo tecnico le farebbe visionare la documentazione che lei richiede fosse una cosa già programmata o se deve andare in cantiere apposta per vedere questi documenti.
Concludo questo mio lungo post ricordando il consiglio di ponteggiroma: a volte basta una telefonata per risolvere tanti problemi.
a135 :
non intendevo supporre un risoluzione del contratto o il non pagamento della parcella (forse una riduzione) per un solo possibile errore dell'architetto.
ho richiesto la documentazione 12gg fa, ma ha risposto solo l'impresa inviandomi il DDT (che non basta per accertare che realmente é stato utilizzato il materiale pattuito).
come ho detto in precedenti post, i sopralluoghi settimanali sono stati istituiti dall'architetto senza l'approvazione del sottoscritto (siamo 6 committenti), per chiedere chiarimenti dubbi ecc.... (tuttavia il sopralluogo il DL lo deve fare comunque),
pertanto l'arch. per telefono non risponde a chiarimenti o dubbi ecc...ne per email, tramite email l'architetto ci aggiorna sui lavori o problemi, invia fatture, e richiede documenti atti e domande alla comittenza.
Purtroppo anche con una telefonata non risolvo il problema, non ho un fax.
io considero che dovrebbe dare una prova al committente che é stato utilizzato il materiale pattuito (foto,provino,ecc..), anche in virtù del fatto che la deontologia dice anche "...perizia...".
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