Möbius Strip : [post n° 415026]

Idee di Design: Cucina Modulare Portatile?

Salve a tutti, apro questo thread per chiedervi un consiglio progettuale.
Ho una parete di 170 cm nella quale dovrei cercare di inserire un angolo cottura completo, laddove, però, non è consentito avere un punto gas. In rete ho visto che esistono molti esempi di cucine modulari (e.s. IKEA) realizzate sulla base di strutture tubolari. In questi casi c'è solo il punto acqua (consentito) e poi dei fuochi ad induzione di natura elettrica.

Mi interesserebbe avere il vostro aiuto per capire come muoversi, in termini proprio di "acquisto" e "realizzazione" del succitato pezzo di arredo (cosa che, in fin dei conti, sarebbe).
Nonostante le piccole dimensioni di 170 cm, non vorrei rinunciare a:

- almeno due fuochi (uno grande ed uno piccolo)
- un lavello con gocciolatoio
- un piano di appoggio
- dello spazio in basso per poter inserire un mini-frigo da incasso (solitamente larghi 55 cm)

Una cosa di questo genere è realizzabile? A titolo di esempio inserisco una immagine:

https://www.google.it/imgres?imgurl=https%3A%2F%2Fwww.ikea.com%2Fms%…

Ovviamente io avrei più spazio a disposizione rispetto a quello fotografato, quindi la cosa dovrebbe giocare a mio vantaggio. Oltretutto questa parete di 170 cm forma un angolo di 90 gradi (cioè, un angolo ad "L") con un'altra parete più lunga, nella quale si potrà destinare ad esempio un piano d'appoggio per elettrodomestici et simili (microonde, caffettiera...) o eventualmente delle dispense per alimenti e stoviglie.
FranzArch :
La scelta dei materiali per la realizzazione è fortemente dipendente dal budget e dall'ambiente in cui andrai a collocarla.
Se industriale si potrebbe studiare il tutto con metallo acidato e una pietra per il top (naturale o artificiale sarebbe da studiare bene) lasciando tutto a vista, facendo un qualcosa di simil ikea ma con i fuochi incassati e non in appoggio.

In caso di ambiente più minimal e pulito senza dubbio si potrebbe studiare il tutto come opera da falegname, coprendo anche la zona bassa che per me è molto più funzionale ed igenico del tutto a vista che è si accattivante da vedere, ma poco pratico.

Per quanto riguarda le dimensioni ragionando con fuochi ad induzione verticale che occupano un 27/30 cm ed un lavello con gocciolatoio da 90 scarsi ti rimarrebbero circa un 50 cm di appoggio, non moltissimo ma sufficienti per una cucina minimal come quella che immagini.

Va comunque studiata molto bene e ripeto le scelte sono troppo dipendenti dal budget.
Möbius Strip :
Ciao @FranzArch, ti ringrazio per la pronta e celere risposta.

Vengo subito al sodo: la realizzazione di questa cucina è destinata ad un appartamento da affittare (attività commerciale) nel quale c'è maggiore esigenza ad avere più posti letto piuttosto che destinare una unica stanza (grande) alla sola cucina. Nonostante ciò la cucina è comunque indispensabile, sebbene non sia una cucina di abitazione principale... quindi qualche compromesso lo può avere: mancanza di forno, di lavastoviglie, di due vasche per il lavello e così via.

Rimanendo, quindi, dell'idea che si tratta di una cucina "provvisoria nei materiali e nella struttura, ma completa dal punto di vista funzionale"... non ci sono particolari limitazioni di budget in quanto si tratterebbe di una attività (si spera) remunerativa in un certo senso.
Certo. Non parliamo di budget astronomici a cinque cifre, ma al massimo qualcosa a quattro cifre. Diciamo realisticamente non spenderei per tutta l'operazione più di 1.500€-2.000€.
Da IKEA ho realizzato una cucina ad L completa con soli 700€, dotandola di fuochi, gocciolatoio a due vasche e 3 moduli abbondanti da 60 cm come piani di appoggio... più chiaramente i "mobili" sotto per il deposito stoviglie.

P.S. Anche io sono dell'idea che "chiuderla" sotto sia meglio, non solo esteticamente ma anche funzionalmente. Bisogna, però, far sempre sì che si tratti di un elemento di arredo... perché dal punto di vista "burocratico" resta il fatto che una cucina lì non può stare.
davide :
Caro Mobius Strip,
qui si tratta di fare un progetto ad hoc. Gli spazi minimi vanno studiati molto bene perché siano efficienti ed esteticamente gradevoli. La progettazione ti consente anche di stabilire esattamente il costo.
Dare dei consigli, senza fare un disegno è abbastanza complicato.
Cerca un professionista oppure cerca un'azienda che possa assisterti anche nella progettazione.
FranzArch :
Guarda se il problema è burocratico fai attenzione, soprattutto se parliamo di una idea imprenditoriale o di business.

Prescindendo da questo col budget stai stretto per una soluzione da falegname mentre con ikea qualcosa di componibile potresti trovarla.
Altrimenti c'è l'opzione mix di cucina da G.D. da 180cm fatta adattare da un falegname, soluzione che a me non fa impazzire ma che mi è capitato qualche volta di impiegare nei casi in cui le committenze volevano assolutamente mantenere le vecchie cucine di proprietà rimodernandole/sistemandole.
Intendiamoci parlavamo di cucine di pregio in masselli vari (di dubbio gusto ma di indubbia qualità) mentre nel tuo caso parleremmo di cucine di qualità relativa, però diciamo che potrebbe bastarti per prendere i proverbiali due piccioni con una fava coniugando risultato e budget.

Rimane sottointeso che la soluzione migliore è un su misura con progetto studiato a dovere, ma con altri costi per forza di cose.
Möbius Strip :
Ciao @davide ed @FranzArch. Vi ringrazio per la celere risposta e per i consigli. Provo a rispondere con ordine.

Per @davide:
E' vero. Si tratta di fare un progetto ad hoc. Io personalmente non ne sono realmente capace, sebbene un minimo sappia usare AutoCAD e possa lavorare di "fantasia". Purtroppo mi mancano le basi proprio a livello strutturale per poter immaginare un progetto siffatto né ritengo di avere "references" a sufficienza per poter prendere spunto. In tal senso ti sarei grato se potessi indirizzarmi verso qualcosa di simile (che non sia IKEA), così da poter prendere spunto.
Per quanto riguarda un disegno lo ho postato al link qui in calce. Nel link vedi semplicemente la pianta, con l'area destinata alla cucina.

Per @FranzArch:
Il problema, diciamo, che non è pienamente di natura burocratica; o meglio: è stata concessa autorizzazione per fare la cucina (punto gas ed acqua) nella parte "B" (basta che apri il link sotto), ma non nella parte "A" perché quest'ultima non ha una finestra "sufficientemente vicina", sebbene "B" ed "A" siano a tutti gli effetti comunicanti. Oltretutto al momento nell'immobile ci sono dei lavori in atto, pertanto la cosa risulterebbe agevolata dal fatto che è possibile dichiarare a tutti gli effetti una "chiusura lavori" senza cucina.

La questione imprenditoriale non mi spaventa perché difficilmente ci sono controllo in tal senso, sebbene io sia in piena regola dal punto di vista fiscale.

Il budget che ho indicato eventualmente potrà salire un pochino, sia chiaro, se la soluzione proposta sarà sufficientemente gradevole.

Con G.D. intendi G.D. Arredamenti? Se sì provo a dare un'occhiata al loro catalogo.

Ecco la pianta:

https://i.postimg.cc/gJJLtmT2/Screen-Shot-2018-11-21-at-13-42-06.png

La cucina andrebbe nella parte "A", precisamente sulla parete dove ho scritto "angolo cottura".
davide :
Mi spiace, non perdo tempo per cercare qualcosa che possa andarti bene. Questo per me è lavoro, e non dispendio consigli "a gratis"
Möbius Strip :
Ciao @davide. Grazie ancora per la risposta. Mi dispiace che tu ti sia offeso, chiaramente non era mia intenzione.

Al di là di tutto ciò, io volevo semplicemente un consiglio di arredo... non proprio progettuale, tutto qui.
Mi interessava, cioè, capire se era possibile realizzare una "cucina completa" nella prima parte della casa, senza, però, che questa passi dal punto di vista "burocratico" come una cucina a tutti gli effetti. In tal caso non istituendo un punto gas, ma, semplicemente, utilizzando corrente elettrica per la cottura dei cibi.
FranArch :
Tecnicamente ed a livello burocratico vigono i regolamenti locali e nazionali quindi da quanto mi dici no l'autorizzazione urbanistica prevedrebbe la cucina esattamente in B e non in A in quanto l'una conforme agli stessi (in termini di RAI, Volumi, superfici) e l'altra no.
In virtù di questo da professionista ti dico di evitare, poi tu una volta chiusi i lavori, da committente fai quel che vuoi ma personalmente, ti chiuderei il titolo con la cucina in B (come da regolamenti) ed idem farei con l'accatastamento.

Per quanto riguarda G.D. era l'abbreviazione di grande distribuzione.
ponteggiroma :
ah ah ah.... G.D.= Grande Distribuzione!
E io che avevo pensato qualcosa tipo: Gian Domenico arredamenti o similari
ponteggiroma :
Comunque Mobius, non capisco lo scopo del tuo intervento: ti hanno detto che la seconda cucina non si può fare se metti il gas o ti hanno detto che non si può fare e basta?
FranzArch :
G.D poteva anche essere una bestemmia creativa effettivamente.:)
Möbius Strip :
Ciao. Effettivamente non so.
Io sono il proprietario, non il tecnico. Quindi non saprei dirti se mi hanno detto che non si può fare e basta o semplicemente che non si può mettere nè gas nè punto acqua.
L'Architetto che ha fatto il progetto ha semplicemente detto che non avrebbero accettato un progetto con cucina nella parte A per mancanza di finestra. Di più non si è indagato.
ponteggiroma :
e secondo lei possiamo saperlo noi?
Möbius Strip :
No, però conoscendo i regolamenti comunali pensavo che sapeste dirmi se quando si vieta la cucina in un punto... è vietato solo il punto gas o anche il punto acqua.
davide :
Mobius Strip, se ha già coinvolto un architetto, si affidi a lui. Noi da due scambi di parole su un forum, non possiamo aiutarla in modo adeguato
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.