in data 09 dicembre 2019 è stato stipulato in presenza di un notaio un atto di avvenuta suddivisione del giardino confinante con due propietà ben distinte. La controparte è attore nella messa in opera della divisione del giardino per sua esplicita richiesta. Precedentemente all'atto notarile, nello specifico mese di maggio 2019, una volta certificato la giusta attribuzione dello spazio di terreno spettante ho provveduto a separare le due parti con mattoni tufo partendo dalla linea di confine e posizionando il tufo nella parte dell'altrui proprietà con assenso e accettazione del propietario. Oggi 23 maggio 2020 la controparte mi contesta che invado illecitamente una parte della sua proprietà e quindi devo togliere i tufi. A questo punto la mia domanda è la seguente: può la controparte una volta firmato l'atto notarile con il quale si certificata l'accettazione in essere dello stesso nello stato in cui si presenta attualmente, recriminare e non riconoscere quanto da lui stesso accettato esottoscritto fra le parti?
Grazie!
Distinti saluti
Rosi
Lele : [post n° 432581]
divisione porzione di area scoperta adibita a giardino
La esatta divisione e rispetto del confine (frazionamento e riconfinamento) dovrebbe scaturire dalla cartografia del Catasto che identifica concretamente le proprietà . Non rileva se inizialmente il vicino, anche tacitamente, non abbia manifestato dissenso nell'occupazione dello spazio di sua proprietà.
Qualora lei abbia rispettato la "linea" di confine come in atti, dalle parti firmate e accettate consenzientemente e dinnanzi al Notaio, invece, non può esservi recriminazione.
Deve dimostrare eventualmente la buona fede, attraverso il riscontro tra la rilevazione dello stato di fatto e quanto indicato nel mappale, tenuto conto dei punti fiduciali e/o delle misurazioni precedentemente individuati.
Domanda: ma l'operazione di picchettamento non è stata fatta? Da quel che cita sembrerebbe di no...
Qualora lei abbia rispettato la "linea" di confine come in atti, dalle parti firmate e accettate consenzientemente e dinnanzi al Notaio, invece, non può esservi recriminazione.
Deve dimostrare eventualmente la buona fede, attraverso il riscontro tra la rilevazione dello stato di fatto e quanto indicato nel mappale, tenuto conto dei punti fiduciali e/o delle misurazioni precedentemente individuati.
Domanda: ma l'operazione di picchettamento non è stata fatta? Da quel che cita sembrerebbe di no...
