Salve, vorrei un consiglio su delle opere da realizzare su bene storico.
Nel caso specifico le opere da realizzare sono la demolizione di un tramezzo, della pavimentazione e successivo ripristino, rifacimento degli intonaci e tinteggiatura. L'unità immobiliare appartiene a privato ed è sita all'interno di un palazzo Marchesale, ma al suo interno non c'è nulla di ''storico''. Gentilmente Vi chiedo se secondo Voi dovrei richiedere comunque parere al Soprintendente o potrei ritrovarmi in nelle opere escluse ai sensi del D.P.R. 13 febbraio 2017, n. 31, art.2 comma 1 - Allegato “A” ). Grazie
GeomDe Padova : [post n° 433107]
opere interne su bene storico privato
Il quesito non è chiaro!
Si parla di bene storico ma poi si cita il regolamento inerente l'autorizzazione paesistica.
Se il vincolo è storico serve il n.o. della Soprintendenza anche per opere interne.
Al contrario, se si tratta di vincolo paesistico, per lavori interni che non modificano l'aspetto esteriore del manufatto, non occorre nessun parere preventivo dell'autorità competente.
Verificare bene la natura del vincolo.
Si parla di bene storico ma poi si cita il regolamento inerente l'autorizzazione paesistica.
Se il vincolo è storico serve il n.o. della Soprintendenza anche per opere interne.
Al contrario, se si tratta di vincolo paesistico, per lavori interni che non modificano l'aspetto esteriore del manufatto, non occorre nessun parere preventivo dell'autorità competente.
Verificare bene la natura del vincolo.
Se il bene è vincolato ai sensi del D.Lgs 42/2004 e s.m.i. (immobili di interesse storico-artistico-culturale) secondo l'art. 10 (vincolo diretto) o l'art. 45 e successivi (vincolo indiretto), va interpellata comunque la Soprintendenza per qualsiasi tipo di intervento.
Diverso il caso di vincolo paesistico per il quale si possono avere almeno due opzioni («Ope Legis» art. 142 e da PTP/PTPR) ma che, come spiegato già dal collega che mi ha preceduto, in caso di semplici opere interne non richiede l'autorizzazione (D.P.R. 31/2017 Allegato “A”, come già da lei stesso individuato).
Diverso il caso di vincolo paesistico per il quale si possono avere almeno due opzioni («Ope Legis» art. 142 e da PTP/PTPR) ma che, come spiegato già dal collega che mi ha preceduto, in caso di semplici opere interne non richiede l'autorizzazione (D.P.R. 31/2017 Allegato “A”, come già da lei stesso individuato).
Salve, la ringrazio per la delucidazione. Trattasi di bene di interesse storico e quindi per le opere da effettuare dovrò richiedere il n.o. alla Soprintendenza. Saprebbe dirmi, data la mia poca esperienza, se per le opere da effettuare ci sia bisogno di ditte edili con particolari requisiti (ad esempio OG2)? Grazie
Il requisito è obbligatorio per gli appalti pubblici, ma la Soprintendenza lo consiglia anche per i privati. Se c'è presenza di apparati decorativi pittorici o scultorei serve restauratore. Attenzione che in caso di bene culturale il progetto deve essere redatto da un architetto
Nell'unità immobiliare nn vi è presenza di apparti decorativio o altro, quindi le lavorazioni potrebbero essere effettuate anche da una ditta che non abbia l'OG2? e magari per il caso specifico non dovrebbere essere obbligatorio che la pratica sia redatta da un architetto? Grazie ancora
Giovanni, in sintesi:
- lavoro pubblico su bene culturale: OG2 obbligatoria
- lavoro privato su bene culturale: OG2 non obbligatoria ma consigliata da Ministero (sentire Soprintendenza)
- qualsiasi intervento, di qualsiasi portata, sia pubblico che privato, su bene culturale: progetto redatto e firmato da architetto
- lavoro pubblico su bene culturale: OG2 obbligatoria
- lavoro privato su bene culturale: OG2 non obbligatoria ma consigliata da Ministero (sentire Soprintendenza)
- qualsiasi intervento, di qualsiasi portata, sia pubblico che privato, su bene culturale: progetto redatto e firmato da architetto