marcop : [post n° 441017]
dubbi e chiarimenti
Salve, sono una matricola del politecnico di milano e sto avendo forti dubbi riguardo il proseguire o meno. Mi sono iscritto a questa facoltà perchè la vedevo come unica scelta. Mi interessava specialmente la parte artistica e di ricerca progettuale. In ogni modo, dopo aver frequentato il primo semestre di lezioni, mi sto rendendo conto che la parte tecnica ( disegno tecnico, matematica, fisica...) , che pensavo di superare con impegno, supera la parte artistica e di progetto che tanto mi interessa. Infatti l'unica materia che studio con piacere e approfondisco è storia dell'architettura. Inoltre, andando avanti con le lezioni, mi sento non abbastanza portato per questa materia in quanto ,in più occasioni, le mie idee vengono bocciate dai miei professori molto spesso e ,rispetto ai miei compagni di università, mi sento abbastanza indietro e un gradino al di sotto ( ho frequentato il liceo classico mentre la maggioranza dei miei colleghi viene da licei scientifici). Molti mi hanno consigliato di concludere la triennale con fatica e, per la magistrale, di cambiare settore e buttarmi sul design o sul mondo real estate( anche per questa "versatilità" ho scelto architettura). Il mio dubbio è questo: conviene davvero andare avanti e concludere la triennale in fretta ( anche con un voto non esattamente brillante) per avere una laurea "seria" per poi gettarsi su di un altro campo oppure conviene cambiare strada finchè sono ancora in tempo? Grazie in anticipo
Io ti consiglierei di resistere, almeno fino alla triennale! Sicuramente nel triennio c'è una parte tecnica importante e nel secondo anno / terzo incontrerai anche statica e scienza delle costruzioni ben più toste di matematica! Ma se riesci a uscire da queste materie ostiche, poi verrai ripagato dalla parte più artistica/progettuale dei laboratori ( molto fanno anche i professori con cui scegli di fare i laboratori -te lo dice una che ha fatto il Polimi ). In fin dei conti l'architettura rappresenta un compromesso tra questi due mondi ( uno più scientifico e uno più artistico ) e se fossimo tutti tecnici saremmo tutti geometri e non esisterebbero bellezze come il Guggenheim o Ville Savoye .
studiare architettura deve essere in primo luogo una passione, anche perchè, sempre piu oggi, gli sbocchi professionali sono quel che sono.
Architettura deve piacere.
quel deve è da intendersi come la somma delle varie circostanze che si devono affrontare durante il periodo di studio, a partire dalle materie che piacciono, passando per quelle che piacciono meno, quelle che proprio non digerisci, e per finire davanti ai mille muri che si pareranno tra te e la tua passione. La passione ti fa andare avanti, e se non sei sicuro della tua passione, è meglio che cambi strada.
Se sei sicuro della tua passione, testa bassa e affrontare le difficoltà.
Se non sei sicuro del livello della tua passione, mettiti alla prova ancora. non mollare alla prima difficoltà, ma non accanirti.
Se non hai passione (o ti sei semplicemente accorto che vuoi fare altro) saluta architettura e ricomincia da zero.
L'unico consiglio che ti do, però, è quello che se rientri nelle due ultime categorie, non portare a casa una triennale tanto per avere un pezzo di carta, altrimenti perderai almeno tre anni, che tra qualche anno probabilmente ti torneranno buoni.
Architettura deve piacere.
quel deve è da intendersi come la somma delle varie circostanze che si devono affrontare durante il periodo di studio, a partire dalle materie che piacciono, passando per quelle che piacciono meno, quelle che proprio non digerisci, e per finire davanti ai mille muri che si pareranno tra te e la tua passione. La passione ti fa andare avanti, e se non sei sicuro della tua passione, è meglio che cambi strada.
Se sei sicuro della tua passione, testa bassa e affrontare le difficoltà.
Se non sei sicuro del livello della tua passione, mettiti alla prova ancora. non mollare alla prima difficoltà, ma non accanirti.
Se non hai passione (o ti sei semplicemente accorto che vuoi fare altro) saluta architettura e ricomincia da zero.
L'unico consiglio che ti do, però, è quello che se rientri nelle due ultime categorie, non portare a casa una triennale tanto per avere un pezzo di carta, altrimenti perderai almeno tre anni, che tra qualche anno probabilmente ti torneranno buoni.