Buongiorno a tutti.
Sono alle prime armi e mi trovo in una situazione a mio avviso particolare e non so quale possa essere la cosa migliore da fare.
Dei clienti vivono in un appartamento, di una palazzina residenziale, acquistato su carta negli anni '90.
Durante i lavori di costruzione, fecero richiesta per lo spostamento di due setti, rispetto alla planimetria originaria.
Questa modifica non ha comportato un cambio del numero di vani e ha interessato parti non strutturali. Ad oggi per opere di questo tipo è necessaria una Cila, ma l'appartamento in questione fu oggetto delle modifiche descritte già durante i lavori di realizzazione dell'intera palazzina.
Il fatto è questo: La planimetria catastale non riflette lo stato di fatto. Nonostante sia un documento non probatorio, i proprietari vorrebbero comunque riaccatastarla.
Come è possibile che sia stata accatastata in modo sbagliato quando i lavori sono stati richiesti proprio durante la fase di realizzazione?
Secondo voi dovrei fare richiesta di accesso agli atti e verificare che durante la realizzazione siano state effettivamente depositate delle varianti ?
Nel caso invece che le varianti non fossero state fatte i proprietari rischiano la sanzione vero?
Grazie a tutti
Silvia_ : [post n° 441492]
Accesso agli atti per riaccatastamento
Domanda che forse non troverà mai una risposta (perchè): è stato fatto così, probabilmente sbagliando (non si possono conoscere le "ragioni") e basta...
Purtroppo è un caso frequente: a maggior ragione, proprio perchè il catasto riflette solo un dato fiscale e non è probatorio della legittimità urbanistica, si deve prima sincerare che lo stato dei luoghi attuali corrisponda, prima di tutto, all'ultimo titolo assentito.
Ciò verificatesi, potrà presentare una variazione castale facendo riferimento a quel titolo.
Nel caso di variante mai presentata anche dal punto di vista delle pratiche edilizie, occorre una Cila in sanatoria e relativo accatastamento.
Purtroppo è un caso frequente: a maggior ragione, proprio perchè il catasto riflette solo un dato fiscale e non è probatorio della legittimità urbanistica, si deve prima sincerare che lo stato dei luoghi attuali corrisponda, prima di tutto, all'ultimo titolo assentito.
Ciò verificatesi, potrà presentare una variazione castale facendo riferimento a quel titolo.
Nel caso di variante mai presentata anche dal punto di vista delle pratiche edilizie, occorre una Cila in sanatoria e relativo accatastamento.