Dag dore : [post n° 443030]

Progetto fuori budget preannunciato

Buongiorno,
come comportarmi con un architetto che mi ha presentato un progetto che necessita di costi notevolmente superiori al budget più volte dichiarato?
archspf :
Fermo restando che senza sviluppare il progetto, non è possibile determinare tutte le circostanze che possono "alterare" la formulazione di una stima iniziale, ancorché dettagliata (altrimenti avremmo la sfera di cristallo), se questo elemento è stato citato nell'incarico, si può fare "appello" sul mancato rispetto delle pattuizioni e chiedere al professionista di uniformarsi. Diversamente la vedo dura poter dimostrare che Lei non abbia semplicemente avuto dei ripensamenti.

In ogni caso, considerando che il progetto deriva da una concatenazione di fattori, tra cui scelte esplicite del committente, non è affatto detto che l'idea di budget sia allo stesso tempo soddisfacente rispetto alle richieste che vengono sviluppate: il famoso detto "la botte piena e la moglie ubriaca" trovo sia calzante quantomeno per rendere l'idea della circostanza abbastanza comune.
Dag dore :
La ringrazio per la risposta
Vero è che nessuno ha la sfera di cristallo, ma (se pur in ambiti diversi) se il cliente mi fa una richiesta che non ritengo fattibile per serietà rinuncio e non mi faccio dare un acconto.
Mi sembra alquanto strano che un professionista non sappia valutare se un progetto può rientrare nel budget di € 50000,00 e mi propone uno non realizzabile con € 300.000,00
Se nn ci si può fidare di un professionista non ce da meravigliarsi che i clienti poi si rivolgano dove risparmiano il costo delle competenze
d.n.a. :
A meno che non stiamo parlando di un giovanissimo professionista, di solito un tecnico ha sicuramente idea di un ordine di spesa dell'intervento che propone.
Certo è che se, come dice archspf, che se vuole ristrutturare da cima a fondo un'abitazione di 200 mq, e impone un budget di 50 000€, può ben essere che un tecnico le abbia proposto un intervento adeguato alle sue richieste, non fosse altro per farle capire che quello che vuole realizzare non coincide con quello che intende spendere.
davide :
Parlatevi. Semplice.
Il professionista ha fatto un progetto e stimato i costi. Se i costi sono alti, deve "solo" rivedere il progetto. .... sottolineo le virgolette del "solo" ... a volte non è così semplice. Non è come comprare un'auto: se lei è consapevole di non potersi permettere un'auto di lusso, dal concessionario non ci va nemmeno, e ne sceglie uno più adatto al suo budget. Nel nostro settore, non è così semplice e lineare. Per questo serve un progetto fatto bene e completo in ogni sua parte. Da qui poi, si discute e si adatta.
ivodivo :
"Parlatevi" è l'unico suggerimento che ritengo condivisibile.
Per quello che si può desumere dalle poche indicazioni dell'autore del post è stato contattato un tecnico per la realizzazione di un progetto relativo a lavori di ristrutturazione, che sarebbero dovuti rientrare all'interno di un budget X (indipendentemente dalla esiguità o meno dell'importo ipotizzato che non possiamo in questa sede stimare). Il tecnico accetta e (spero) formalizza l'incarico (tra l'altro l'importo della parcella è proporzionale all'importo delle opere) e procede con la stesura del progetto. A conclusione dell'iter progettuale il tecnico quantifica i lavori necessari alla ristrutturazione non più X ma 6X.
Se così fossero andate le cose è piuttosto grave l'errore di valutazione del tecnico, che ora immagino pretenda anche il pagamento della parcella (seppur parziale). E' vero che una valutazione preventiva è suscettibile di variazioni ma, soprattutto se non siano intervenute condizioni non prevedibili, non di tale entità.
Il mio consiglio è quindi di parlarne e cercare di trovare un accordo per chiudere l'incarico se, come è presumibile, l'aumento dell'importo dei lavori non è finanziariamente sostenibile e il tecnico chiede comunque il pagamento di una quota parte della parcella.
ponteggiroma :
altra cosa è se il committente aveva inizialmente detto al progettista di voler spendere 50k e poi man mano che il progetto avanzava il committente aggiungeva ed il progettista non poteva fare altro che "attaccare l'asino dove voleva il padrone", magari dovendo aggiornare il progetto n volte. Tutto questo per dire che è molto difficile su un blog poter capire bene cosa sia successo e spesso non bastano due righe per spiegare la realtà dei fatti
Dag dore :
Grazie a tutti, noto che non viene presa in considerazione l’errore e tanto meno che tutti dovrebbero farsi carico dei propri.
In qualsiasi professione se sbagli ti fai carico del tuo errore.
Ho risolto semplicemente facendo togliere tutto quello che mi è stato proposto in più, ci sarà modo per “parlare” . Ho sempre considerato la reputazione il vero capitale !
archspf :
Ogni professione ha delle responsabilità che vengono messe in campo quotidianamente, e ci mancherebbe altro che ognuno non debba assumersi le proprie: come sempre in una conversazione a distanza, a maggior ragione su un blog (cit. @ponteggiroma), mancano però degli elementi oggettivi di "verifica" per dimostrare che l'indicazione fornita era stata chiarita dall'inizio.
L'errore per essere individuato deve essere dimostrato, e l'onere della prova spetta a chi ritiene di aver avuto un torto: mi sembra che aldilà delle parole non ci sia nulla di certo riguardo questo aspetto, che se era già ritenuto determinante sarebbe dovuto comparire in forma squisitamente scritta.
In tal caso più di esprimere solidarietà per l'accaduto altro non possiamo fare se non condividere un lecito dubbio.
"Verba volant, scripta manent"
davide :
archspf: difficile dire meglio di come hai detto tu
desnip :
Sig. Dag dore, in questa sede abbiamo sentito solo la sua campana. In questo modo è facile darle ragione. Ma per esprimere davvero un giudizio imparziale dovremmo sentire anche l'altra.
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