Buonasera.
Sto ricoprendo attualmente l'incarico di DL per un condominio dove stiamo rifacendo le facciate del fabbricato con regolare CILA. Ora è stato appaltato un nuovo lavoro per il lastrico solare (impermeabilizzazione superficie di calpestio e ripristino torrino con intonaco e pittura) ad un'altra ditta diversa da quella che sta eseguendo ancora i lavori di ristrutturazione delle facciate ed il condominio mi chiede di fare la DL su computo metrico redatto da altro tecnico. Secondo voi occorre presentare un'altra CILA? E' possibile avere 2 CILA aperte sullo stesso condominio essendo l'unico committente che affida i suoi lavori a due ditte distinte? Ovviamente occorre anche il CSP e CSE essendoci due ditte che lavorano in contemporanea...Attendo i vostri consigli.Grazie a tutti
NAP : [post n° 443165]
lavori condominiali - CILA e DL
La pratica andrebbe aperta solo in considerazione del fatto che l'intervento che si intende eseguire è in integrazione o "variante" alla Cila presentata: se non richiede titolo, non bisogna presentare nessuna altra pratica, fatti salvi i principi già richiamati sulla pluralità di imprese e obblighi della sicurezza.
la CILA attualmente è aperta solo per la ristrutturazione delle facciate. Il mio dubbio è: inizio il lavoro sul lastrico solare dello stesso fabbricato senza CILA pur dovendo ristrutturare anche il torrino vano scale rifacendo l'intonaco in aggiunta all'impermeabilizzazione dell'intera superficie? In caso affermativa un Condominio può tenere aperte 2 CILA sullo stesso fabbricato per lavori differenti per giunta con 2 ditte che lavorano in contemporanea?
Dato che la normativa non prevede varianti alla CILA, devi per forza presentare in Comune una seconda Comunicazione ad integrazione della prima oppure completamente scissa dalla stessa.
quello che voglio dire è che dalle mie parti questi interventi sono classificabili come manutenzione ordinaria e non serve la cila
Riguardo all'aspetto di tenere aperte due pratiche, ancorché per distinti scopi, non vedo motivi ostativi, considerando peraltro quando giustamente evidenziato da @gioma: semmai è un "problema" di sicurezza e logistica del cantiere. Sollevo piuttosto il dubbio che per quel che sin intende fare occorra un "titolo".
Come giustamente ha indicato @ponteggiroma, è pacificamente condiviso che il solo rifacimento delle finiture (intonaco compreso, aggiungerei), tra cui anche pavimentazioni, rivestimenti (ivi inclusi strati impermeabili e sottofondi), nell'ipotesi di "conservare" (ovvero riproporre) le caratteristiche preesistenti, ai sensi del combinato disposto del Glossario Edilizia Libera e del Decreto Scia 2, sarebbero M.O.
Come giustamente ha indicato @ponteggiroma, è pacificamente condiviso che il solo rifacimento delle finiture (intonaco compreso, aggiungerei), tra cui anche pavimentazioni, rivestimenti (ivi inclusi strati impermeabili e sottofondi), nell'ipotesi di "conservare" (ovvero riproporre) le caratteristiche preesistenti, ai sensi del combinato disposto del Glossario Edilizia Libera e del Decreto Scia 2, sarebbero M.O.