Ale : [post n° 452659]

Aiutatemi

Buongiorno, mi serve un informazione .
10 anni fa ho ereditato una casa dopo la scomparsa di mio padre. Sto cercando di aggiustarla burocraticamente ma non riesco a trovare strada
Qualche documento in comune l ho tirato fuori e provo a spigarlo.
Ho un documento da parte del genio civile dove mio nonno (il padre di mio padre morto nel1990) presenta nel 1989 la domanda dove ha il permesso, di un fabbricato rurale, la ristrutturazione ed ampliamento di piani 2 + seminterrato.
Nel documento c'è l'obbligo di presentare, prima della costruzione, la relazione tecnica integrativa!
*E questo documento non riesco a trovarlo* perché o non è stato presentato o è andato perso.
Nel progetto risulta un piano primo abitabile, nel piano terra una rimessa agricola e un seminterrato.
Il seminterrato è molto più grande del progetto e nella rimessa agricola è stato pavimentato ( sicuramente abusivamente). Non c'è l agibilità, la conformità e nel catasto risulta poco...
Sono venuto a conoscenza di tutto ciò qualche anno fa che ho deciso di venderla.
Spero di essermi spiegato bene, perché in materia non so proprio da dove iniziare e spiegarvelo.
Ho dato in mano ad un ingegnere che sta provando a risolvere il tutto, ma la mia mente sta cercando di capire se tutto ciò si può aggiustare.. grazie
archspf :
Purtroppo all'infuori di un contesto che preveda un incarico non c'è modo di darle una risposta in quanto l'argomento richiede quantomeno la disponibilità della documentazione e l'analisi dello stato di fatto. In definitiva la consulenza per il quale ha già incaricato il collega ingegnere.
Ale :
Ma la relazionetecnica integrativa di dettaglio delle opere da realizzare, se il genio civile dice che si deve allegare obbligatoriamente prima di ristrutturare e io non ce l ho come si fa? C'è un modo per farla?
archspf :
Se il Genio civile nel 1989 ha richiesto una integrazione e questa non è stata esaudita, il titolo abilitativo (permesso/licenza/concessione ecc.) che dipendeva da quella dichiarazione potrebbe essere inefficace.
A posteriori e soprattutto dopo 32 anni non si può fare nulla se non verificare le condizioni per una sanatoria.
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