Buongiorno e buona domenica!
Per un cliente che ha richiesto di poter accedere al bonus facciata entro fine anno, sarebbero da eseguire i seguenti lavori: tinteggiature facciate esterne (tutte visibili da strada), sostituzione lattonerie, ripresa modanature, ergo tutti interventi in edilizia libera, di cui in sostanza mi chiede il computo. Inoltre mi chiede di aggiungere delle cornici intorno alle finestre ed agli spigoli laterali dell'intero edificio. Poichè trattasi di un edificio del 1934 circa ma al di fuori del centro abitato, ho controllato sulle mappe dei Beni culturali, se ci insistono vincoli, non trovandone. Ora, il mio dubbio è se l'apposizione di queste nuove modanature sia da considerarsi o meno un intervento di edilizia libera (nei vari testi di normativa si parla di ripristino), se devo controllare qualcos'altro per comprendere se queste modanature si possono aggiungere (è sufficiente quel controllo o devo fare un accesso agli atti in comune incluso indagini foto storiche?) e se in alternativa posso raggiungere in edilizia libera delle cornici di sola pittura (riquadrature in colore differente) senza richieste o controlli particolari. Grazie!
AngyDi : [post n° 454222]
Aggiunta modanature prospetti
Pur costituendo elementi decorativi, i nuovi "partiti architettonici" vanno a variare il prospetto e di conseguenza siamo in SCIA art. 22, in senso strettamente urbanistico e senza considerare eventuali vincoli storico-testimoniali.
Stessa cosa dicasi per le riquadrature di colore, seppur in regime di maggior prudenza interpretativa, poichè per effetto di residualità non c'è indicazione più precisa di che tipo di intervento possa trattarsi: se lo valutiamo nel senso astratto della norma, costituirebbe quantomeno cambio della coloritura di facciata.
Una chiacchiera con l'ufficio tecnico del comune è quantomeno consigliata.
Attenzione ad eventuali restrizioni o piani del colore vigenti. Va altresì verificata l'esistenza di vincoli paesaggistici poichè, anche qualora l'intervento fosse di M.O., è richiesto il parere dell'ente (si vedano le circolari Mibact per edifici ante 1945).
Stessa cosa dicasi per le riquadrature di colore, seppur in regime di maggior prudenza interpretativa, poichè per effetto di residualità non c'è indicazione più precisa di che tipo di intervento possa trattarsi: se lo valutiamo nel senso astratto della norma, costituirebbe quantomeno cambio della coloritura di facciata.
Una chiacchiera con l'ufficio tecnico del comune è quantomeno consigliata.
Attenzione ad eventuali restrizioni o piani del colore vigenti. Va altresì verificata l'esistenza di vincoli paesaggistici poichè, anche qualora l'intervento fosse di M.O., è richiesto il parere dell'ente (si vedano le circolari Mibact per edifici ante 1945).