Sere : [post n° 460348]

Richiesta progetto comune di Roma

Buongiorno, in qualità di promissario acquirente di un appartamento (proposta già accettata) devo richiedere il relativo progetto. Ho visto che posso fare richiesta tramite SIPRE ma vorrei delucidazioni a riguardo.
1) posso fare io la domanda, o è meglio che la faccia il proprietario attuale (non so se cambia qualcosa a livello di tempistiche)
2) ho la possibilità di selezionare: visura fascicolo progettuale, licenza edilizia, certificato di agibilità, copia fascicolo di agibilità. A me serve il progetto, quindi cosa devo scegliere?
3) il costo è quello che compare in sede di inserimento della domanda (es 30€ x visura fascicolo progettuale) o ci sono costi successivi che scoprirò in fase di ritiro presso l'archivio, sempre che trovino qualcosa?
4) il palazzo è stato costruito ante 1967, serve comunque il progetto per predisporre l'ante operam da cui partire nella Cila? Io non so se lo stato di fatto corrisponde o meno al progetto. Secondo i proprietari si, ma vorrei averne la certezza, per evitare discrepanze tra l'ante operam fatta in base allo stato di fatto e il progetto.

Grazie mille
archspf :
1)La domanda può essere fatta avendo la delega della proprietà.
2)visura fascicolo progettuale
3)pagherà il costo delle eventuali riproduzioni o scansioni
4)deve incaricare un tecnico abilitato che effettuerà gli accertamenti e se necessario redigerà una relazione (due diligence).
Ogni sua certezza va appunto riposta nella mani di esperti che peraltro devono possedere un titolo d'abilitazione professionale.
Sere :
Grazie, ovviamente mi affideró a un tecnico, la mia paura è solo che il comune non trovi il progetto, visto che non conosco neanche il protocollo ma soltanto il numero di licenza edilizia. A quel punto come si fa l'ante operam? Per quanto riguarda il costo delle riproduzioni/scansioni parliamo del costo di una fotocopia o di più? Giusto per capire se impuntarmi e far richiedere tutto al proprietario attuale.
john :
Per quanto riguarda l'ante operam, in caso di Manutenzione straordinaria da eseguirsi in CILA il tecnico asseverante non verifica più la legittimità della preesistenza che (in teoria) sarebbe in carico al Comune(ma che a mio avviso non farà mai); semplicemente nell'elaborato grafico il tecnico disegnerà uno "stato di fatto" in base al rilievo eseguito prima dei lavori che verrà poi modificato in uno stato di progetto legittimo. Rimane il fatto che se si volesse avere la certezza di acquistare un immobile già legittimo dal punto di vista urbanistico l'accesso agli atti andrebbe fatto. Le tempistiche non sono brevi e quindi molto spesso si rinuncia. Tutta questa trafila, così come eventuali sanatorie e/o allineamenti catastali, e/o ricerca dell'agibilità etc. etc. vanno richieste esclusivamente al proprietario a sua cura e spese e non sarebbe una "impuntatura" ma un sacrosanto diritto di chi compra.
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