Barbara : [post n° 464118]

Tolleranze nei condoni e nelle sanatorie

Ciao a tutti, vi espongo un dubbio al quale non ho trovato ancora una risposta certa. Nei condoni e nelle sanatorie in presenza di lievi difformità ci si può appellare alle tolleranze? possono rientrare solo come errori materiali di rappresentazione?
Grazie
archspf :
A prescindere che appare bizzarra la richiesta dal momento che sia i condoni che le sanatorie nascono proprio per eliminare difformità e non per crearle (anche se per la mia esperienza spesso capita l'esatto contrario), l'unico appello è quello all'art. 34-bis DPR 380/2001, comunque con esplicito riferimento alla singola unità immobiliare e non all'intero edificio o complesso.
Diversamente siamo di fronte alla più comune delle casistiche ove porre rimedio, generalmente ed ove possibile, attraverso la "sanatoria della sanatoria".
Sul discorso dell'errore materiale ci sono tante pronunce e sentenze: la mia personale opinione è che dal momento che l'elaborato rappresenta compiutamente la consistenza di quanto si va a sanare e ne determina pertanto i parametri, non è possibile parlare di semplice "errata rappresentazione grafica", salvo casi rari ed eccezionali.
La casistica molto frequente è anche tra le più complesse da risolvere: immaginiamo se fosse liberalizzata la possibilità di appellarsi a tale motivazione, questa diverrebbe l'espedinte perfetto per sanare difformità (divenute) insanabili.
Barbara :
Sì condivido il pensiero in toto e pertanto non ero convinta che la tolleranza si potesse applicare anche a quanto rappresentato in sanatorie o condoni. Nel mio caso ho un tramezzo di un ripostiglio spostato rispetto a quanto rappresentato nel condono, mentre nel piano superiore "gemello" posizionato correttamente. Il proprietario sostiene che è sempre stato così, ma ovviamente è disponibile a operare la sanatoria se necessario. E' sempre difficile appellarsi agli errori grafici (salvo appunto dove sono oggettivamente dimostrabili). Mi domandavo se la "diversa collocazione opere interne" in questa circostanza è appellabile oppure essendo il condono uno stato "finale" non prevede appunto l'applicazione delle tolleranze.
paola2 :
Condivido il tuo pensiero ma credimi che mi sono ritrovata spesso a vedere condoni sbagliati .
addirittura in 1 caso il proprietario mi confessò , senza grossi problemi, che le misure le dettò al geometra tramite telefono.

Per quanto riguarda le "errate rappresentazioni grafiche", ti dico che e' capitato anche a me.
Ho ripreso in mano una mia sanatoria anno 1999 e con grande stupore, e anche grande rammarico ovviamente, mi sono accorta di avere indicato come portafinestra quella che e' SEMPRE stata una finestra.
Errore certamente grafico, forse legato alla portafinestra del piano superiore che mi ha indotto a riportarne una uguale?
Puo' essere, Chi può dirlo?
Ora devo capire come dimostrare che e' sempre stata una finestra.
Diversamente temo dovrò, ahimè, sanare la sanatoria con esborso di 1000,00 €.... che anche a me suona malissimo..
Barbara :
esatto Paola purtroppo accade in maniera molto frequente e sbagliare può capitare. Nel tuo caso hai anche ben chiara la situazione e spero che possano tenere conto dell'errore grafico. Onestamente non so se con "titolo abilitativo" possano essere ricomprese anche sanatorie e condoni o bisogna fare riferimento al titolo precedente (dove molto spesso la situazione è diversa e quindi è difficile rapportarsi). Però è anche difficile asseverare che si è trattatto di un errore in assenza di testimonianze concrete
BRB :
Se si tratta di errori "grossolani" ...so che esiste la procedura di "rettifica del condono". Chiedi all'ufficio condono del comune esponendo la questione.
paola2 :
ad un collega, tempo fà un tecnico comunale suggerì di fare come se fosse una nuova opera da realizzarsi in quel momento...
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.