Ciao a tutti,
intervento di coibentazione tetto esistente e sostituzione tegole canadesi, intervento in edilizia libera, nessuna pratica edilizia consegnata al tempo, uso di detrazione al 65%....
Ora dopo 6mesi, per cessione credito l'impresa che ha eseguito i lavori mi chiede dichiarazione data fine lavori, comunicazione asl e dichiarazione conformità edilizia dell'immobile datato prima dell'inizio dei lavori.
La dichiarazione della data di fine lavori posso farla come asseveratore, dato che essendo edilizia libera, in manutenzione ordinaria, non è stata fatta pratica comunale; la denuncia all'asl non è dovuta inquanto i lavori son stati fatti da un'unica impresa; ma la dichiarazione di conformità urbanistica è dovuta se ho fatto un intervento di manutenzione ordinaria???? a me questa cosa non torna....
etabeta : [post n° 466945]
dichiaraz. conformità urbanistica...ma è dovuta?
Scusa ma la coibentazione del tetto è stata sostituita o messa nuova? Perchè in questo secondo caso non mi pare edilizia libera in quanto, se la coibentazione è esterna, cambia lo spessore del pacchetto di copertura e avresti dovuto anche presentare Legge 10/91 a mio parere. Io avrei presentato una CILA.
ciao se guardi sul glossario delle opere in edilizia libera è prevista al punto 11 anche la coibentazione della copertura.... per quanto riguarda le trasmittanze basta rispettare la singola struttura da coibentare dato che la superficie interessata è meno del 25% del totale disperdente...
Non è dovuta la dichiarazione da parte tua specie se nei confronti di una impresa, tuttavia è necessario che vi sia (Non che venga attestata) regolarità/legittimità sia del manufatto preesistente che dell'intervento. Questo in caso di AEL. Laddove invece è necessario un titolo è inclusa nelle dichiarazioni esplicite del titolo stesso.
Sempre in caso di AEL la dichiarazione (sostitutiva di atto notorio) della tipologia di intervento, data dei lavori e della non necessità di formalità amministrative deve essere a cura ed onere della proprietà.
Sempre in caso di AEL la dichiarazione (sostitutiva di atto notorio) della tipologia di intervento, data dei lavori e della non necessità di formalità amministrative deve essere a cura ed onere della proprietà.
Ciao Archspf quindi tu cosa mi consigli di fare?
Io avevo pensato di fare una dichiarazione come asseveratore che non necessitava di notifica asl, (inquanto ha lavorato un unica impresa) e una dichiarazione di data ultimazione lavori.
Per quanto riguarda l'attestato di legittimità urbanistica facevo una dichiarazione dicendo che essendo manutenzione ordinaria (edilizia libera) non vi è l'obbligo di dotarsi di dichiarazione di conformità urbanistica. (secondo te quest'ultima dich. in realtà non dovrei farla?)
Io avevo pensato di fare una dichiarazione come asseveratore che non necessitava di notifica asl, (inquanto ha lavorato un unica impresa) e una dichiarazione di data ultimazione lavori.
Per quanto riguarda l'attestato di legittimità urbanistica facevo una dichiarazione dicendo che essendo manutenzione ordinaria (edilizia libera) non vi è l'obbligo di dotarsi di dichiarazione di conformità urbanistica. (secondo te quest'ultima dich. in realtà non dovrei farla?)
@etabeta
il tema, credo sia da spostare su binari differenti, per lo meno in tema di conformità.
Non è l'edilizia libera o meno ad imporre l'obbligo di conformità, bensì l'accesso a forme di incentivo. La legge parla chiaro, in presenza di abusi o difformità non rientranti in tolleranza, si perde, in teoria, ma soprattutto in caso di accertamento, il diritto all'incentivo (di qualsiasi natura).
L'esempio emblematico sono le decine di bonus facciata che si fondano su una semplice tinteggiatura. In linea teorica tutta edilizia libera, ergo nessun titolo edilizio. In pratica, oltre all'obbligo di PSC e notifica preliminare nel caso di compresenza di più imprese (bastano imbianchini, lattonieri e ponteggisti), serve il requisito della conformità per accedere all'incentivo. Questione presa alla leggera da decine di tecnici disinvolti (non essendo responsabili di alcunché) e trascurata per "ignoranza" da altrettanti committenti, ma che getta potenzialmente nell'incertezza parecchi interventi già realizzati, pagati e parzialmente già "detratti".
A voler essere pignoli, andrebbe verificata la conformità urbanistica anche per un banale cambio di caldaia se si usufruisce di qualsivoglia forma di bonus.
il tema, credo sia da spostare su binari differenti, per lo meno in tema di conformità.
Non è l'edilizia libera o meno ad imporre l'obbligo di conformità, bensì l'accesso a forme di incentivo. La legge parla chiaro, in presenza di abusi o difformità non rientranti in tolleranza, si perde, in teoria, ma soprattutto in caso di accertamento, il diritto all'incentivo (di qualsiasi natura).
L'esempio emblematico sono le decine di bonus facciata che si fondano su una semplice tinteggiatura. In linea teorica tutta edilizia libera, ergo nessun titolo edilizio. In pratica, oltre all'obbligo di PSC e notifica preliminare nel caso di compresenza di più imprese (bastano imbianchini, lattonieri e ponteggisti), serve il requisito della conformità per accedere all'incentivo. Questione presa alla leggera da decine di tecnici disinvolti (non essendo responsabili di alcunché) e trascurata per "ignoranza" da altrettanti committenti, ma che getta potenzialmente nell'incertezza parecchi interventi già realizzati, pagati e parzialmente già "detratti".
A voler essere pignoli, andrebbe verificata la conformità urbanistica anche per un banale cambio di caldaia se si usufruisce di qualsivoglia forma di bonus.
grazie archifish,
la tua risposta è molto chiara in teoria e anche in pratica uno dovrebbe controllare prima di inziare i lavori se l'immobile è in regola o no per evitare poi di perdere la detrazione...da parte mia posso dire che se sono il tecnico incaricato di depositare una pratica asseverata in comune sono anche obbligato a controllare la regolarità dell'edificio su cui devo intervenire.... grazie mille
la tua risposta è molto chiara in teoria e anche in pratica uno dovrebbe controllare prima di inziare i lavori se l'immobile è in regola o no per evitare poi di perdere la detrazione...da parte mia posso dire che se sono il tecnico incaricato di depositare una pratica asseverata in comune sono anche obbligato a controllare la regolarità dell'edificio su cui devo intervenire.... grazie mille