Vorrei sapere la vostra opinione sul ricorso per superbonus a un general contractor con sede tipo in Liechtenstein o in Cina...
Ma non è una misura pensata per la fiscalità italiana?
desnip : [post n° 467144]
GC con sede all'estero
puzza di fregatura, non so per chi ma per qualcuno di sicuro, lontana 8km e con il vento contro..
Lo penso anch'io, ma non ho elementi "concreti" per sconsigliare a questo condominio di accettare la proposta. Anche perchè i cassetti di tutti i GC italiani sono chiusi.
Magari loro non rischiano niente e a rischiare è solo il fisco italiano, mah...
Magari loro non rischiano niente e a rischiare è solo il fisco italiano, mah...
il general contractor magari non rischia niente, il fisco italiano, può darsi (ma anche no) ma mi preoccuperei dei condomini, che magari tra x si trovano a rimborsare i crediti ceduti allo stato...
Ecco, allora non sono io che sono paranoica... :-)
Come si suol dire, "condominio avvisato è mezzo salvato", poi fanno come vogliono.
Come si suol dire, "condominio avvisato è mezzo salvato", poi fanno come vogliono.
@desnip
Se ci fosse una giustizia divina o se vivessimo in un mondo ideale, non ci sarebbe nemmeno da porsi la problematica. Si fa il lavoro dell'architetto, lo si porta a termine e si viene pagati. C@zzi dei clienti come detrarre le spese o a chi cedere i crediti e/o quale incentivo usare. Purtroppo, in un mercato del lavoro viziato, la nostra figura è ormai travisata. Siamo sempre più costretti, nostro malgrado (o nostra stupidità) a fare i burocrati, gli avvocati, i commercialisti, gli economisti, i consulenti finanziari, gli psicanalisti, ecc.
Personalmente, sto cercando di autoconvincermi a non fare nemmeno/più menzione a certi argomenti non attinenti la professione e svincolarmi (o divincolarmi) se la committenza chiede lumi. Proverò a limitarmi ad un "sì, ha diritto al tale incentivo, si rivolga al suo commercialista", anche se temo che per lavorare dovrò in qualche misura cedere ai miei propositi.
Anche perchè, diciamolo, il cliente a cui devo inventare uno slalom tra i bonus per permettergli di fare un opera, è palesemente qualcuno che sta facendo il passo più lungo della gamba e per esperienze, a lavorare per quelli senza soldi, si finisce per ritrovarsi come loro.
PS
perdonate il delirio, ma in questa corsa a staccare il biglietto per mettersi in coda al supermercato del 110%, inizio ad essere saturo del "sistema" e ad odiare il prossimo.
Se ci fosse una giustizia divina o se vivessimo in un mondo ideale, non ci sarebbe nemmeno da porsi la problematica. Si fa il lavoro dell'architetto, lo si porta a termine e si viene pagati. C@zzi dei clienti come detrarre le spese o a chi cedere i crediti e/o quale incentivo usare. Purtroppo, in un mercato del lavoro viziato, la nostra figura è ormai travisata. Siamo sempre più costretti, nostro malgrado (o nostra stupidità) a fare i burocrati, gli avvocati, i commercialisti, gli economisti, i consulenti finanziari, gli psicanalisti, ecc.
Personalmente, sto cercando di autoconvincermi a non fare nemmeno/più menzione a certi argomenti non attinenti la professione e svincolarmi (o divincolarmi) se la committenza chiede lumi. Proverò a limitarmi ad un "sì, ha diritto al tale incentivo, si rivolga al suo commercialista", anche se temo che per lavorare dovrò in qualche misura cedere ai miei propositi.
Anche perchè, diciamolo, il cliente a cui devo inventare uno slalom tra i bonus per permettergli di fare un opera, è palesemente qualcuno che sta facendo il passo più lungo della gamba e per esperienze, a lavorare per quelli senza soldi, si finisce per ritrovarsi come loro.
PS
perdonate il delirio, ma in questa corsa a staccare il biglietto per mettersi in coda al supermercato del 110%, inizio ad essere saturo del "sistema" e ad odiare il prossimo.
