Emm : [post n° 470167]

Iscriversi in ingegneria edile-architettura a 27 anni

Buongiorno, se potete darmi qualche preziosissimo consiglio, sono iscritto al quarto anno fuoricorso alla triennale in ingegneria elettronica, percorso che ho affrontato a rilento a causa di varie vicessitudini personali, ed ora all'età di quasi 27 anni mi sono reso conto che non amo più quello che studio e mi mette molta frustrazione l'idea di lavorare in questo ambito! Da tempo ho maturato sempre di più invece l'interesse verso l'architettura e l'edilizia, premetto che sono consapevole dell'attuale crisi di questo settore, ma mi entusiasma molto l'idea di progettare la forma di un edificio, anche a costo di trascorrere intere nottate davanti ad un software di modellazione. Aggiungo inoltre di cavarmela nel disegno, sia ornamentale che tecnico, disegno continuamente schizzi di edifici o particolari forme geometriche e al liceo ottenevo ottimi voti in disegno tecnico, consegnando tavole dalle linee pulitissime. Mi sento bloccato in un labirinto perchè ho difficoltà a capire quali tra le seguenti alternative perseguire:

1) finire l'attuale corso di laurea, dove sono riuscito a dare metà delle materie (e che garantisce una grande sicurezza lavorativa) iniziando a lavorare per poi iscrivermi ad ingegneria edile-architettura, dove potrebbero convalidarmi alcune materie, ma finirei intorno ai 32-33 anni

2) finire sempre il corso di laurea ed iscrivermi ad una più breve triennale come in scienze dell'architettura, ma non so se mi soddisferebbe a livello didattico e lavorativo

3) lasciare la facoltà (dove studio con molta fatica), lavorare in questi mesi e iscrivermi con un anno di anticipo in ingegneria edile-arch., convalidando sempre le materie (se resto in ing. elettronica non ho tempo di laurearmi per poter fare il test già quest'anno)

Mi rendo conto che è tardissimo, che dovrei superare un test di ingresso, e frequentare poi i vari laboratori e lezioni, facendo combaciare tutto con un eventuale lavoro, ma l'altra alternativa sarebbe quella di rimpiangere di non aver mai seguito la mia vera passione!
etabeta :
mi sà che ti sei già risposto da solo...
comunque sappi che ci vogliono anni di esperienza per riuscire a lavorare in questo campo...
a meno che tu non sia stra "fortunato" naturalmente...
quindi prima di fare un salto nel vuoto parlerei con amici o conoscenti che lavorano già in questo campo...
almeno te ne fai una visione piu' realistica.... (sappi che la visione dell'architetto che progetta cose fantascientifiche non è reale....o almeno riguarda lo 0,00001% degli architetti...)
Emm :
Grazie per la risposta, purtroppo non conosco nessuno del settore e posso cercare aiuto solo online.
Ovviamente cerco di non idealizzare troppo l'architettura ma già l'idea di saper modellare sui vari software i propri progetti mi affascina al di la della questione lavorativa, so che esistono vari concorsi tra l'altro in cui proporre le proprie creazioni! Forse mi converrebbe finire la facoltà e poi iscrivermi alla triennale, dove finirei a 31 anni, per concretizzare almeno in minima parte questo desiderio
Archifish :
Premesso che chi lavora nel settore ha (spesso) più rimpianti di aver fatto tale scelta di quanti tu possa averne in futuro per non averci provato, sappi che oggi, il mestiere dell'architetto, non corrisponde quasi mai a progettare la forma di un edificio e, magari, a vederlo realizzato.
Se ti appassiona la rappresentazione dell'architettura, potresti trovare soddisfazione nel campo della modellazione 3D e del rendering (non faccio menzione al BIM, perché ritengo sia questione per tecnici e specialisti sia dell'edilizia che degli stessi software). Ovviamente sempre che tua sia disposto a finire a fare lo sguattero che deve concretizzare graficamente le idee di altri, con buona probabilità sfruttato e sottopagato (a meno di botte di fortuna e/o grandi capacità imprenditoriali/relazionali).
Emm :
Ti ringrazio, in ogni caso non mi dispiacerebbe lavorare anche nel settore ingegneristico dell'edilizia, anche per questo pensavo ad ingegneria edile-arch.! Posso chiederti ad esempio di cosa ti occupi attualmente dal punto di vista lavorativo? Ho capito che si resta facilmente delusi, vorrei capire comunque se varrebbe almeno la pena laurearsi (magari studiando solo per una triennale) per poter avere poi anche un diverso tipo di occupazione, e nel frattempo coltivare come passione personale la modellazione 3D e il rendering! Ad esempio molti studenti di car design modellano continuamente numerosi prototipi di auto pubblicandoli poi nei social.
ArchiFra :
mi sembri molto acerbo nelle tue valutazioni, perso dietro un'idea romantica del lavoro e in particolare del nostro. se la modellazione è solo una passione, puoi benissimo approfondirla a tempo perso senza fare l'università. valuta bene quanto detto da archifish perchè mi sembra la strada più logica rispetto a quello che traspare dalle tue parole: fare il modellatore autonomo per commesse esterne.
Giancarlo P. :
Prima di avventurarti in un Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico che include gli insegnamenti di non uno, ma due Corsi di Laurea (Ingegneria, ed Architettura), come sei messo ad Analisi Matematica I e II (arrivare allo studio di limiti di integrali, studio di funzioni a 3 o più dimensioni), Campi Vettoriali (serviranno per Idraulica), Analisi Matriciale (servirà per alcune dimostrazioni di Scienza delle Costruzioni II)? Se la triennale di Ingegneria Elettronica ti ha permesso di comprendere e superare agevolmente questi argomenti, allora per la parte Artistica (Composizione Architettonica I-II-III, per esempio) e Artistico-Normativa (Urbanistica I e II, Progettazione Sostenibile) si tratta solo di darci dentro allo studio di progetti ed autori di riferimento, e mantenersi molto aperti alle idee dei colleghi di gruppo. Vista l'età do' per scontato che non puoi più far domanda di Borse di Studio, sicché considera che suppergiù al 3° e 4° anno l'orario settimanale del Tempo Pieno può sforare le 38 ore, a cui aggiungere quelle per terminare i lavori di gruppo in casa altrui, studio personale, eventuale partecipazione ad un seminario: o ti iscrivi part-time (cercando di terminare in 9 anni), o ti conviene lavorare alcuni anni per mettere da parte sufficienti finanze per poterti dedicare allo studio almeno 10 mesi all'anno durante 6-7 anni (durata media* reale del percorso, contro i 5 teorici: vedasi statistiche Almalaurea), limitando le fasi lavorative a 1-2 mesi all'anno. Infine considera l'abbondanza di Geometri, Periti, Architetti Iunior, Architetti, Ingegneri Iunior ed Ingegneri che cercano di accaparrarsi la stessa Torta (piccoli lavori con infinità di pratiche), visto che il Piatto Forte di Esclusiva Competenza di una sola figura - sia essa Architetto o Ingegnere - è appannaggio di una ridotta élite che può contare o su decenni di esperienza, o su rapporti stretti con il decisore di turno, o capacità eccezionali per entrare in quelle poche imprese italiane che superano i 150 dipendenti e vincono progetti milionari (WeBuild, Italferr, ecc).
L'altra opzione è l'Estero, che sia durante gli studi o al cercare uno sbocco lavorativo: se in Italia è ancora difficile arrivare a fine mese con una mansione Junior in uno studio con non più di 20 collaboratori (zero progettazione, 60% modellazione, 40% pratiche), in alcuni paesi esteri è possibile divenire Specialisti Modellatori, Specialisti Renderizzatori, o Architetti Junior "Senior" (Progettazione, Modellazione e Pratiche di Progetti Semplici in quanto a Struttura e Dimensioni), ed al contempo avere una vita modesta ma decente. In tal caso, sarebbe pertanto possibile iscriversi alla Triennale.
Considera anche lo sfondo culturare: la prassi che ho visto in Italia è di Studiare prima (Triennale e Specialistica/Magistrale), e Lavorare poi, senza dimenticarsi i crediti per Formazione Continua; mentre in alcuni Paesi Extra-Europei è più normale entrare nel mercato del lavoro come Triennali, e dopo 5-10 anni di esperienza nel campo, iscriversi ad una Specialistica Aziendale (16-20 ore sincrone nel weekend o serali/notturne, ed il resto del carico di lavoro completamente asincrono) col fine di rafforzare le conoscenze teorico-pratiche accumulate durante l'arco lavorativo, senza la necessità di licenziarsi.

L'idea di questo lungo post è duplice:
a) Se avevi solo una mezza idea di passare ad Architettura, convincerti a non farlo, e piuttosto far confluire le tue passioni in qualcosa di extra-lavorativo: Gaming (Modellazione e Render di scenari di gioco, usando Blender o altri software), Calendari ed Inviti (Disegni a Mano Libera e Texture). Pagato ovviamente da un lavoro nell'ambito dell'Ingegneria Elettronica, dove solo ti dovrai sforzare ad applicare una possibile interpretazione della Legge di Pareto (sforzarti in quel 20% dei compiti che ti garantiscono l'80% dei risultati, e per il resto, scaldare la sedia e timbrare il cartellino). [Soluzione non inclusa tra le tue opzioni 1-2-3]

b) Se eri tremendamente convinto che questa era la tua strada, e che Ingegneria Elettronica è stato solo un sassolino - o un macigno - sul cammino: sapere quanto duro è il cammino che ti aspetta, ed essere veramente convinto che continui a valerne la pena. In ogni caso, penserei ad una Opzione 3b: Chiedere uno Studio del Caso, per convalidare quanti più Esami possibili di Ing. Elettronica, per iscriverti ad una Triennale in Scienze dell'Architettura. Il vantaggio? Ti permette di aggiustare il tiro: se la Triennale ti facesse capire che volevi essere Paesaggista o Curatore di Beni Storici, avrai ancora tempo per cercare una Specialistica/Magistrale che tratti maggiormente di tali temi; o se alla fine ti sentissi più Strutturista che Architetto, sarebbe abbastanza fattibile un ennesimo trasferimento, ma alla Triennale di Ing. Civile (mentre con una Quinquennale: o ti laurei, o non ti laurei).

Hai ancora un mezzo semestre a disposizione: approfittane per chiedere consiglio anche in Facoltà, a parenti ed amici che son passati per qualcosa di simile (non essere nella media: che sia per fuoricorso, o che sia per lavorare in qualcosa che non piace).



*Significa che vi sono persone come me che ci hanno messo 8 anni e mezzo, altri che hanno finito in 10 anni, ed un manipolo di geni che ha finito in 5 anni + X mesi per tesi, ottenendo i 6-7 della media Almalaurea; mentre in corsi di studio più vicini alla realtà, la Media Reale si discosta di uno o massimo due semestri rispetto alla Durata Teorica.
Emm :
Grazie mille per questa risposta molto esauriente!! Avevo proprio bisogno di avere un quadro bel delineato su tutto ciò che mi aspetterebbe, io ho escluso innanzitutto la quinquennale di Architettura a priori, poichè il numero di materie convalidabili sarebbe molto più esiguo rispetto ad Ingegneria edile-arch, facoltà dove potrebbero convalidarmi in tutto o in parte le seguenti materie da me date: Analisi I e II, Chimica, Fisica I e II, Algebra lineare e Geometria, (Economia?), e forse potrebbero trasferirmi/iscrivermi direttamente al secondo anno. Per quanto riguarda le triennali di architettura, guardando i vari piani di studio la convalida di questi esami avrebbe grossomodo le stesse difficoltà di architettura (per questo ho preferito l'idea di una più breve triennale rispetto ad Architettura quinquennale). In un questo ultimo periodo di crisi ho dato alcuni di questi materioni nonostante avessi uno stato mentale molto provato dall'ansia, e a parte le varie difficoltà che incontrerei lungo un nuovo percorso universitario, (obbligo di frequenza, lavoro ecc.) non mi spaventano tanto ad essere sincero materie pratico-artistiche che peraltro studierei pure con passione!!
Ad essere sincero non avrei intenzione di laurearmi intorno ai 36 anni, e non sono per nulla appassionato di gaming o grafica/disegno su carta, al limite ho un vago interesse per il design di veicoli o oggetti (forse potrei soffermarmi anche su questa alternativa).
L'ultima opzione che mi hai consigliato è in effetti piuttosto concreta, ma sono combattuto dall'idea di lasciare il corso in Ingegneria elettronica a metà percorso, per poi non avere in questi mesi la sicurezza di trovare un lavoro (senza laurea) che mi dia una certo contributo economico per affrontare le spese future dell'università! Se invece mi riuscissi a laureare nell'attuale corso entro un anno, avrei più possibilità lavorative ma inizierei ad esempio una triennale a 28 anni, quindi in tal caso resta da capire se varrebbe la pena iscrivermi con un anno in più di ritardo
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