desnip : [post n° 472690]

Demolizione massetto di pendenza

E' manutenizone ordinaria o straordinaria???
Archifish :
Direi straordinaria o ordinaria in base alle fattispecie e ad a cosa succede in seguito, ma potenzialmente attuabile in edilizia libera. Più che altro per analogia con altri interventi.
Ad esempio, se per rifare completamente un bagno, demolisco anche tutti i massetti e sottofondi per la posa dei nuovi impianti, magari spostando i sanitari, ecc., è assodato che trattasi di M.S., ma non si sconfina dall'edilizia libera (anche se, invero, i singoli interventi, sarebbero tutti catalogati come M.O.)
Se, invece, intervengo semplicemente su pavimentazioni esterne o interne il glossario recita: "Riparazione, sostituzione, rinnovamento (comprese le opere correlate quali guaine, sottofondi, etc.)" ed include tali opere in M.O. (voce n°1 della tabella).
Tutto ciò premesso, se ho ben interpretato il concetto di "massetto in pendenza" e se l'eventuale rifacimento non varia i carichi sui solai.
desnip :
In effetti sono stata troppo ermetica... L'intervento in questione è il rifacimento dell'impermeabilizzazione di una copertura. Per me è chiaro che si tratta di edilizia libera, questo non si discute. Mi chiedono però se possono usufruire di bonus... Il rifacimento dell'impermeabilizzazione non è detraibile su immobili privati quando riguarda la sola sostituzione di guaina... ma se si rifà anche il massetto?
archspf :
Un'opera di "ripristino" deve considerarsi assimilata nell'Edilizia Libera: nel caso di specie si rientra proprio nelle voci di glossario indicate da @Archifish, pertanto non sono lavori detraibili per le motivazioni che già sappiamo.
Archifish :
In un'ottica di tutela, direi che non siamo nel campo delle opere per cui si possa serenamente usufruire di un incentivo.
Il glossario classifica come M.O le opere di "Riparazione, rinnovamento, sostituzione nel rispetto delle caratteristiche tipologiche e dei materiali (comprese le opere correlate quali l’inserimento di strati isolanti e coibenti)" afferenti i manti di copertura (punto 11).
Resterebbe da capire se l'intervento rimanga nei confini delle stesse "caratteristiche tipologiche e dei materiali", ma si rischierebbe comunque la forzatura interpretativa.
L'unico dubbio che mi rimane è se si possa effettivamente parlare di massetto o se si tratti, in realtà, di un getto in CLS di pochi centimetri per così dire "collaborante" o di finitura (per capirci, quello che a volte si faceva, altre no, sui classici solai in laterocemento). Anche in questo frangete, però, rimane questione d'interpretazioni e per giunta, si rischia di sconfinare nel campo strutturale, magari complicandosi la vita.

PS
urbanisticamente parlando, ad esempio, nonostante le mie perplessità, ho avuto via libera da parte di un ufficio tecnico comunale a presentare titolo edilizio per inserimento di coibente "presagomato" per la posa di apposite tegole (facenti parte del medesimo sistema), poichè variavo sia i colori/materiali (da marsigliesi in laterizio e tegole in cemento), che lo spessore del pacchetto ed carichi in copertura (restando nel range esente da verifiche strutturali). In questo frangente, risultando dovuta/accettata la SCIA, ho lasciato che il cliente "rischiasse" ad usufruire degli incentivi.
Andrea :
Per poter eseguire queste lavorazione è necessario tutto ciò che il glossario non prevede, innanzitutto competenza ed esperienza: si tratta di manutenzione straordinaria difficilmente interpretabile viste le demolizioni, utilizzo cannellino per guaina, e forse (visti i lavori in quota)
piano di sicurezza. I lavori si possono eseguire con pratica edilizia e sono detraibili
Archifish :
Perdonami Andrea, ma la necessità di adempire agli obblighi in tema di sicurezza, non implica necessariamente l'esecuzione di un intervento di M.S.
Ci sono svariate opere classificabili come edilizia libera o M.O. che imporrebbero notifica, coordinatore e PSC solo per la compresenza di 2 o più imprese.
desnip :
Ringrazio tutti per i pareri, anche Andrea, con il quale non concordo per le motivaizoni già illustrate da Archifish.
Andrea :
Mi spiace per i vostri clienti
ponteggiroma :
no, ma poi non ho capito una cosa, in base a quale interpretazione del glossario: le demolizioni, l'utilizzo del cannello e i lavori in quota caratterizzerebbero la MS anziché la MO?
archspf :
@Andrea, la classificazione che consolida le tipologie di intervento di cui all'art. 3 comma 1 lettera b) e successive del testo unico, fa riferimento a tutte fattispecie che incidono su trasformazione dell'esistente e che sono significative dal punto di vista urbanistico.
Non c'è peraltro alcuna attinenza con le regole del testo unico sulla sicurezza in merito a lavori in quota, necessità di notifica, necessità di coordinamento ecc, che prescindono da qualsivoglia classificazione e si attuano secondo le conosciute regole.

Un'opera di mero rifacimento di finiture/sottofondi se non cambiano le caratteristiche preesistenti (es. aspetto/materiali) sono nell'alveo dell'edilizia libera: che cosa centra l'utilizzo di un "cannellino per guaina" con parametri di carattere urbanistico?
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