paoletta : [post n° 474424]
lavorazioni non autorizzate dalla d.l.
salve a tutti, nella mia ultima visita in un cantiere ho trovato una lavorazione che non ho mai autorizzato né progettato. in pratica un cappotto di xps da 2 cm sul lato interno verso le pareti disperdenti. mi conviene scrivere subito alla committenza, oppure sollevo dalle mie responsabilità in fase di collaudo?
Pec con verbale all'impresa ed al committente, interrompendo anche le lavorazioni sino a chiarimenti da parte di entrambi...
L'xps è un pannello che presenta un'ottima tenuta allo schiacciamento, usato solitamente laddove serve un materiale particolarmente resistente e imputrescibile.
Non averlo autorizzato non esclude la possibilità possa essere, un intervento utile è opportuno. Se è una ristrutturazione, può essere stata un'attenzione dell'operatore per garantire un buon risultato al termine delle opere di rasatura … trattandosi di parete disperdente forse ha notato fenomeni sparse a rischio o soggette a umidità e condensa. Ovviamente ciò non toglie, prima di ogni modifica, L'OBBLIGO di confrontarsi con la DL.
Prima di mandare verbali a ventaglio a committente e impresa parlerei con l'impresa e capire il motivo della scelta ma soprattutto accertarmi se l'intervento non è idoneo per la parete specifica, per contesto, materiali ecc. e rischia di presentare con il tempo vizi …, alcune volte in cantiere ci sono anche artigiani in gamba … Non escludere potrebbe risultare alla fine, un errore non averlo previsto all'inizio durante la progettazione. Sempre meglio ascoltare le parti prima di ogni azione. Chiarirei piuttosto la condotta corretta da seguire in cantiere con la DL.
Non averlo autorizzato non esclude la possibilità possa essere, un intervento utile è opportuno. Se è una ristrutturazione, può essere stata un'attenzione dell'operatore per garantire un buon risultato al termine delle opere di rasatura … trattandosi di parete disperdente forse ha notato fenomeni sparse a rischio o soggette a umidità e condensa. Ovviamente ciò non toglie, prima di ogni modifica, L'OBBLIGO di confrontarsi con la DL.
Prima di mandare verbali a ventaglio a committente e impresa parlerei con l'impresa e capire il motivo della scelta ma soprattutto accertarmi se l'intervento non è idoneo per la parete specifica, per contesto, materiali ecc. e rischia di presentare con il tempo vizi …, alcune volte in cantiere ci sono anche artigiani in gamba … Non escludere potrebbe risultare alla fine, un errore non averlo previsto all'inizio durante la progettazione. Sempre meglio ascoltare le parti prima di ogni azione. Chiarirei piuttosto la condotta corretta da seguire in cantiere con la DL.
In fase di progetto era stato previsto dalla sottoscritta, isolamento delle pareti disperdenti con altro materiale che rispettava il dm 2015 per quanto riguarda la trasmittanza e la verifica di condensa e muffa. Inoltre superficie disperdente maggiore del 25% --> ristrutturazione importante di 2 livello. La committenza non ha voluto procedere in tal senso e quindi si è deciso di non modificare la stratigrafia della muratura in oggetto.
Può presentare tutte le caratteristiche allo schiacciamento che vuoi ma non è quello adeguato e che io devo collaudare.
Se nei tuoi cantieri lasci spazio agli artigiani come scrivi... beh in bocca al lupo.
Può presentare tutte le caratteristiche allo schiacciamento che vuoi ma non è quello adeguato e che io devo collaudare.
Se nei tuoi cantieri lasci spazio agli artigiani come scrivi... beh in bocca al lupo.
Io invece francamente mando verbali "a ventaglio" in base a mia coscienza e responsabilità e suggerisco lo stesso. Imprese e committenti sono edotti da subito (come se non bastasse la prassi in materia) del fatto che non possono prendere "iniziative" e pertanto a loro rischio e pericolo se cambiano carte in tavola (opportunità o meno, ma questo non lo decidono loro ed in ogni caso "l'errore" progettuale è altra cosa di aver fatto delle valutazioni condivise con la committenza la quale ha approvato un intervento), si assumono al responsabilità di andare contro le indicazioni progettuali e della DD.LL., circostanza sufficiente ad agire di conseguenza.
Se il pensiero era voler giudicarti, a giustificare il tono della tua risposta e visto che, contrariamente a quanto dedotto, abitualmente non lascio spazio a niente e nessuno in cantiere, è evidente che mi sono espresso piuttosto male, Per essere chiaro, era una semplice opinione personale a dire che anni di cantiere dimostrano (al sottoscritto) a differenza del verbale, affrontare inizialmente una situazione con il dialogo, risulta essere lo strumento miglio per guadagnare un vantaggio utile per gestirla con maggiore facilità e garanzie.. infatti escluse le risposte a sostegno della tua tesi non riceverai risposte concrete perché sono convinto sono sbagliate le domande. Detto ciò, ti ringrazio per gli auguri, ma pensare che trasmettere un verbale e mettere al corrente il committente o addirittura in alternativa, comunicare l'intenzione (pensando di avere la facoltà) in fase di collaudo tenere escluse le opere non autorizzate, possano per miracolo sollevare da ogni responsabilità il DL. non posso che contraccambiare gli auguri per un in bocca al lupo.