Raffaele : [post n° 474747]

Come rendere due locali commerciali comunicanti

Grazie della disponibilità. Ho un ristorante a Napoli,nel centro storico,che prima era take away. Ho poi acquistato un locale ad esso perimetrale e facente parte dello stesso palazzo,e presentato la scia al comune per avere il servito. Il comune mi ha rigettato la scia poiche’chiede che i due locali siano comunicanti con tale dicitura
“I locali oggetto di scia devono essere funzionalmente collegati dall’interno e da planimetria si osserva che i locali sub 1 e 2 non sono comunicanti, pertanto occorre presentare pratica edilizia di fusione e collegare dall’interno i due immobili”.

Dei due locali uno è di mia proprietà,
È possibile renderli comunicanti? Il muro che li perimetra è un muro portante.
È sufficiente una piccola finestra per uscita piatti? Va fatto un calcolo strutturale? Che tempi ha una eventuale procedura?
Grazie mille
Albo :
Bisogna incaricare un tecnico del luogo che conosce la normativa, in particolare sismica di Napoli.
Ti rispondo in linea generale. Si devi creare un'apertura di passaggio tra i locali, per farlo devi creare delle cerchiature, sostanzialmente elementi acciaio lungo i tre lati del perimetro.
Si va fatto un calcolo strutturale con deposito. Dove opero io un'apertura in muro portante rientra in intervento locale ma non sapri dirti a Napoli.
Oltre la pratica strutturale devi fare una pratica edilizie e al fine lavori la fusione catastale.
Secondo me tempi almeno 3 mesi tra rilievo, pratica, ricerca impresa, deposito strutturale, lavori e catasto.
ArchiFra :
La finestra non basta, serve almeno una porta interna affinché siano funzionalmente collegati internamente. Per il resto ha risposto il collega.
Archstatis :
Può unire i locali ai soli fini commerciali per la sua attività ma devono essere fisicamente comunicanti altrimenti risulta difficile pensare che svolga l’attività contemporaneamente in entrambi. Ciò non ha nulla che vedere dal punto di vista dell’urbanistica e catastale con la fusione. Quest’ultima comporta l’accorpamento e costituire una unità immobiliare (Comune), identificata con un solo subalterno (Catasto).
Operazione non ammissibile nel suo caso perché non appartengono al medesimo proprietario.
Può solo procedere con l’unione di fatto comunicando al Comune l’intervento in manutenzione straordinaria per apertura di un varco per il collegamento funzionale tra le unità immobiliari, lasciando per ciascuna l’autonomia fiscale e reddituale distinte. Nel suo caso una SCIA, per la parete portante + la pratica strutturale descritta da Albo. A fine lavori, invece della fusione, presenterà due DOCFA distinte di variazione, scrivendo nelle note di ognuno “Porzione di u.i.u. unita di fatto con quella di Foglio xxx Part. xxx Sub. xxx. attribuendo la rendita di competenza associata a ciascuna di dette porzioni. Mantenendo l’autonomia fiscale infine, restano invariati il subalterno e rendita delle unità e pertanto resta valido l’attuale contratto di locazione dell’unità confinante.
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